A poco meno di 24 ore da Gara3, in PalaFiera che sarà il vero sesto uomo, l’ Unieuro Forlì e la Proger Chieti sono più concentrate nel recuperare energie fisiche e mentale che non a studiare particolari piani di battaglia. Le due precedenti sfide sono state decise sul filo di lana più dai demeriti degli sconfitti che non per i reali meriti dei vincitori. Va da sé che la qualità del basket che si è visto è stata maggiormente influenzata dalla paura di perdere e lasciare la categoria che non dalla voglia di prevalere sull’avversario.
In Gara1 Forlì ha usufruito di due clamorosi errori del miglior giocatore teatino proprio nell’ultimo minuto di gioco, mentre in Gara2 è stata Chieti a usufruire di un innegabile black-out di cui è stata vittima Forlì proprio in prossimità dell’ultima curva.
Adesso la formazione di coach Giorgio Valli ha dalla sua due occasioni d’oro, ovvero giocarsi tutte le proprie chance davanti al pubblico del PalaFiera e contro un avversario che durante tutto il corso della stagione ha palesato evidenti disagi nel gioco lontano da casa. I biancorossi cercano nel pubblico amico, forse l’unica nota positiva della stagione, la spinta e quella benzina che in questo momento nel serbatoio sta venendo meno.
Venerdì 19 e domenica 21 andranno in scena rispettivamente Gara3 e Gara4 di questo estenuante secondo turno di playout 2017 ed in città c’è voglia di riempire quanto più possibile il Palazzetto perché da queste parti una nuova retrocessione sarebbe vista come l’ennesimo incubo sportivo del quale si vuole assolutamente fare a meno.
Sul fronte Pallacanestro Forlì 2.015 coach Valli è tornato sulla bruciante sconfitta in Gara2: “Avevamo la giusta carica agonistica e la giusta umiltà per andare sul 2-0 – dice – ma proprio sul più bello ci si è spenta la luce per mancanza di benzina. È stato letale non aver chiuso la gara sul 74-70 per noi a 2’40” dal gong.
In Gara2 si è risvegliato Cade Davis capitalizzando diversi tiri aperti, mentre noi non abbiamo sfruttato i vantaggi fisici sotto canestro e in attacco abbiamo smesso di servire i lunghi, mentre in difesa abbiamo concesso troppi secondi tiri a Chieti. Purtroppo è una stagione così, non riusciamo a dare continuità alle nostre prestazioni e veniamo risucchiati perché la nostra grande rincorsa ci è costata un enorme dispendio di energie. In vista del doppio turno casalingo confidiamo nella spinta dei nostri tifosi perché dentro al PalaFiera troviamo quelle energie che in questo momento stanno venendo meno”.
Sul versante opposto la Pallacanestro Chieti di coach Pino di Paolo è convinta di potersela giocare nonostante l’ambiente caldo del tempio forlivese e di pareggiare i conti per riportare la serie al PalaTricalle. Lo stesso Luigi Sergio, capitano dei teatini ed ex di Forlì, suona la carica e nonostante la possibile defezione di Marco Allegretti è fiducioso che la sua squadra possa arrivare a festeggiare la salvezza.
Quello che è certo è che vincerà la squadra che sbaglierà meno. Forlì vuole sfruttare il fattore campo e chiudere la serie ben conscia che un’ulteriore fatica in terra abruzzese potrebbe essere letale. Per i romagnoli è fondamentale che la prima bocca da fuoco Melvin Johnson ritorni coi piedi per terra ed eviti quelle uscite di scena palesate in Gara2. Chieti dal canto suo vuole pareggiare i conti e sfruttare la propria maggior freschezza per imporsi sull’avversario.
Arbitri dell’incontro i signori Ciaglia, D’Amato, Maffei