Roseto degli Abruzzi, 21 maggio 2017 – Completa la rimonta la Virtus Bologna che si impone anche in gara 4 sul campo degli Sharks Roseto e vince la serie per 3-1. Partita in tutto e per tutto simile a gara 3, con i bolognesi subito in fuga (massimo vantaggio a +18) grazie a un attacco quasi infallibile (29/37 da due). Roseto di rincorsa, a stringere al massimo fino al -6 in chiusura di terzo quarto. Lì una tripla sulla sirena di Umeh (migliore in campo con 23 punti e anche tanta difesa su Smith) ha rimesso la Virtus avanti di nove all’alba dell’ultimo quarto e, probabilmente, dato il colpo da KO agli avversari. Negli ultimi 10’, infatti, non c’è stata molta storia. Sherrod e Smith hanno fatto un ultimo tentativo, ma la difesa è stata un colabrodo in cui Bologna si è infilata costantemente, grazie anche a due ottime prestazioni di Spissu e Gentile. Vittoria agevole alla fine, in una serie che dopo gara 1 è andata via abbastanza a senso unico.
La serata è stata quella di redenzione di Michael Umeh (23 punti con 8/13 dal campo), bistrattato per le sue percentuali offensive delle prime tre partite che avevano fatto passare in secondo piano il lavoro difensivo su Adam Smith. La guardia nigeriana ha fatto subito vedere di essere in serata con un primo quarto da 14 punti, a cui ha aggiunto la tripla probabilmente decisiva sulla sirena del terzo quarto e 23 punti complessivi. E anche oggi non è mancato il lavoro difensivo di enorme applicazione sul solito Smith. Grande partita anche per Marco Spissu (23 punti con 8/8 da due), quasi infallibile al tiro, sempre sotto controllo e decisivo nell’ultimo quarto dove ha messo tutti i canestri che hanno chiuso la pratica. Positivo Gentile, ormai imprescindibile per questa squadra, che con il compagno di reparto ha formato una coppia devastante: 14 punti con 5 rimbalzi in uscita dalla panchina per lui. Discreto in attacco Lawson (13+8), che però in difesa ha sofferto in maniera tremenda Sherrod. Chirurgico Ndoja (12 col 50% al tiro), abbastanza invisibile Rosselli, di cui oggi, obiettivamente, non c’è stato bisogno. Buone cose in 14’ per Bruttini.
Roseto chiude la sua stagione tra gli applausi del suo pubblico. I quarti di finale sono un ottimo risultato, probabilmente non atteso a inizio stagione. La vittoria di gara 1 ha fatto sognare l’ambiente rosetano, ma poi la differenza di qualità tra i due roster è venuta fuori in maniera dirompente e la difesa insufficiente degli Sharks non ha, in sostanza, dato una chance a Roseto di pensare di poter vincere la serie: 94 punti di media subiti tra gara 2 e gara 4 (e in gara erano comunque stati 81) è una statistica che non dà scampo. Brandon Sherrod si è congedato con una prestazione cinque stelle extra lusso (23 e 6 rimbalzi con 10/13 dal campo), Smith ha nuovamente faticato (19 con 4/15), accendendosi solo con una fiammata nel terzo quarto che aveva riportato i suoi in partita, mentre Amoroso ha giocato la sua peggior partita della serie, contenuto, questa volta, dalla difesa che non gli ha mai fatto prendere ritmo (8 punti, 3/8 al tiro, 3 perse). Fultz ha colpito solo da tre (12 con 4 triple) ma è stato travolto dalla coppia Spissu-Gentile. Dalla panchina cose positive solo da Fattori poi.
Bologna così passa il turno, nuovamente in quattro partite. In semifinale c’è già Ravenna ad attenderla, grande sorpresa di questi playoff, che sta giocando senza Derrick Marks e che, nonostante ciò, ha spazzato via Verona per 3-0. Piccolo dettaglio: è l’unica squadra del torneo a non aver mai perso con i bianconeri. Sarà sicuramente una serie appassionante.
La cronaca. Solito copione di tutte le altre partite: le difese non fanno granché per rendere difficile la vita agli attacchi, che allora pasteggiano abbondantemente. Lawson e Sherrod, anche qui come d’abitudine, giganteggiano in area con sei punti a testa. La Virtus ha la buona notizia di Michael Umeh, che sembra aver aggiustato la mira e mette rapidamente sette punti. Roseto, però, trova triple un po’ da tutti (e un paio le sputa beffardamente il ferro), e allora a quota 15 ci si arriva appaiati. Umeh conferma la sensazione e da solo firma il primo break della partita con altri sette punti per il 24-15 Segafredo. Lawson e Sherrod continuano il loro duello fatto tutto d’attacco e di nulla difesa. Così, in una gara piacevole, si arriva al primo mini riposo sul 26-19 per Bologna.
Radonjic e Fattori danno impatto a Roseto uscendo dalla panchina, ma ora la Virtus cerca di alzare il volume in difesa, grazie soprattutto all’ottimo lavoro del miglior Davide Bruttini di questi playoff. In post toglie punti comodi a Sherrod e dall’altra parte del campo si fa anche sentire con cinque punti. Questi, insieme a due triple di Gentile e Spissu, danno il +16 alla Segafredo, ora avanti 40-24. I danni per i padroni di casa cerca di limitarli un ottimo Giovanni Fattori, che segna un paio di canestri molto preziosi. Amoroso in post continua ad attirare raddoppi che liberano tiri aperti sul perimetro per i suoi compagni. Ne approfitta solo Smith, che lima lo svantaggio a 12 lunghezze e forza Alessandro Ramagli a chiamare time out. La Segafredo ne esce rubando subito palla col press a tutto campo e segnando comodo con Spissu e poi riacciuffando il +16 con un tap in di Michelori. Roseto di nervi prova a stare in partita: Fattori e Smith mettono cinque per il -11, ma ancora uno Spissu semi perfetto fissa il tabellone sul 50-37 per una Bologna offensivamente scintillante (17/21 da due punti) dopo 20’.
Rosselli e Ndoja segnano i primi punti per Bologna, che però ora ha di nuovo il problema Sherrod. Lawson in difesa non esiste e il centro rosetano fa i disastri segnando i primi nove punti dei suoi. Una tripla fondamentale di Ndoja blocca il momento positivo degli Sharks che erano tornati al -10. Bologna continua ad essere lucidissima in attacco, trovando quasi sempre tiri puliti. Piazzato di Umeh, tripla di Rosselli: 62-46. Sherrod scollina quota 20 punti, poi improvvisamente si accende Adam Smith, fin lì latente alla partita: fiammata da 12 punti per lui, che da solo riporta Roseto in partita. Ci mette anche l’assist per la tripla di Mei che significa -6 Sharks con 40” da giocare (65-71). E’ la giornata di Michael Umeh però, che sull’ultima azione del quarto trova una tripla sulla sirena fondamentale per ridare inerzia ai suoi. E così, a 10’ dalla fine, ci sono ancora nove punti di vantaggio per gli ospiti (65-74).
Il canestro di Umeh è una mazzata pesantissima al morale di Roseto, che ormai prova a giocare solo di nervi sperando che Sherrod e Smith tolgano le castagne dal fuoco. Ma la Segafredo in attacco continua ad essere esiziale, con Gentile che sale in cattedra con 5 punti per l’81-67. L’intensità degli abruzzessi scema via via. Amoroso prova un’ultima riscossa, ma ora è Spissu che risponde colpo su colpo con un canestro più bello dell’altro. Step back di Ndoja e sono i punti che di fatto chiudono i conti. C’è spazio solo per un po’ di tensione tra Casagrande e Gentile, subito sedata dagli stessi due. Vince ancora Bologna. Roseto tra gli applausi. Per Bologna ora c’è Ravenna.
VISITROSETO.IT SHARKS ROSETO – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 83-97
Parziali: 19-26; 18-24; 28-24; 18-23.
Progressione: 19-26; 37-50; 65-74; 83-97.
MVP: Michael Umeh.
WVP: Valerio Amoroso.
Nicolò Fiumi