Desio (MB), 21 maggio 2017 – Il GSD 4 Mori Porto Torres non riesce ad allungare la serie di finale e la UnipolSai Briantea84 Cantù si aggiudica lo scudetto della Serie A Fipic 2016/17. Dopo aver vinto gara-1, la formazione brianzola si è imposta anche in gara-2, stavolta in maniera più netta, col punteggio di 80-53, conquistando il secondo tricolore consecutivo, sesto della sua storia, e centrando il “triplete” stagionale (Supercoppa, Coppa Italia, Scudetto).
Per il GSD rimane una stagione comunque straordinaria, con la realizzazione del sogno chiamato finale.
Squadre nervose in avvio di gara, poi si inizia a segnare e GSD e Briantea rimangono vicine. Il primo quarto è caratterizzato dalle difese aggressive. In un continuo botta e risposta, la 4 Mori mette il naso avanti con un tiro libero di Bates a 2’12” dalla prima sirena (12-11), poi la frazione si chiude sul 17-15 per i padroni di casa.
Nel secondo periodo Berdun prova subito a spaccare la partita con due triple. Coadiuvato da Sagar porta i brianzoli sul massimo vantaggio della gara, +12, sul 29-17 a 7’05” dall’intervallo. Pratt, Bates e Di Francesco riavvicinano il GSD, Cantù perde un po’ di smalto in attacco, ma una tripla di Bell sulla sirena dei 24” le dà nuova linfa a 3’ dalla fine della frazione, quando il tabellone segna 34-25 per la formazione di coach Bergna. E sullo stesso scarto si va all’intervallo, sul punteggio di 40-31.
GSD Porto Torres in grande difficoltà nel terzo quarto. La squadra di coach Cappellini non riesca ad esprimersi al meglio in fase di attacco e Cantù punisce ogni suo errore. Papi porta i padroni di casa sul +13, 46-33, quando mancano 6’56” dalla terza sirena, poi la 4 Mori tenta la carta del pressing. Bates e Raimondi cercano di riavvicinare i biancoblù sardi, ma negli ultimi 4’ del quarto la Briantea mette a segno un parziale di 7-4 che le dà il 53-40.
Il GSD ha ormai poche energie e l’ultimo quarto inizia male, con il quarto fallo di Scott e, subito dopo, il quinto. Con un attacco già in difficoltà, anche la difesa della 4 Mori ne risente inevitabilmente e la gara si chiude virtualmente. La Briantea84 corregge più volte il suo massimo vantaggio, fino ad arrivare a quello di fine gara.
UNIPOLSAI BRIANTEA84 CANTU’ – GSD 4 MORI PORTO TORRES 80-53
Parziali: 17-15, 23-16, 13-9, 27-13
UNIPOLSAI BRIANTEA84 CANTU’ (29/53, 4/9, 10/19 T.L.) – Raourahi 13 (5/8, 3/4 t.l.), Bell 20 (7/11, 2/5), Santorelli (0/3 da 2, 0/2 t.l.), Berdun 12 (2/5, 2/3, 2/3 t.l.), Sagar 20 (9/11, 2/5 t.l.), Papi 6 (3/5), Schiera, Ruiz Jordan 2 (1/5, 0/1), Morato, Carossino 7 (2/5, 3/5 t.l.). All. Bergna
GSD 4 MORI PORTO TORRES (18/49, 2/12, 11/19 T.L.) – Raimondi 7 (2/4, 0/2, 3/4 t.l.), Pratt 9 (3/13, 1/4), Ion 4 (2/3), Bates 17 (6/16, 5/9 t.l.), Scott 11 (3/9, 1/6, 2/4 t.l.), Conroy n.e, Di Francesco 5 (2/4, 1/2 t.l.), Puggioni n.e., Canu, Falchi. All. Cappellini
Sala stampa
Sara Cappellini
“Quando si tira con percentuali simili, non si può pensare di vincere neanche contro l’ultima in classifica, figuriamoci in una finale scudetto, fuori casa, con Cantù. Onore alla Briantea per essere riuscita a imporre il proprio gioco, per averci fatto perdere la testa mettendo le mani su ogni pallone. Non abbiamo nessuna giustificazione a nostro favore, di fatto abbiamo alzato bandiera bianca a 10 lunghezze di svantaggio. Ci resta un anno emozionante, tante vittorie e poche sconfitte, purtroppo tutte nelle partite che contavano, segno che c’è ancora tanto da crescere e maturare. Sbagliando si impara e prenderemo anche questa finale come una lezione”.
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