Zelimir Obradovic. Proviamo a vedere la sua vita da un altro punto di vista. Ognuno si costruisce il proprio futuro e la propria vita con le sue mani e le sue abilità. Vero, ma se nel posto o nel giorno in cui sei nato ci sono dei fatti o sono nati dei personaggi particolari, forse queste ricorrenze inconsciamente ti aiutano ad avere qualcosa di più.
Cominciamo dalla città, Čačak, al centro della Serbia, dove 57 anni fa, il 9 marzo del 1960, è nato il Nostro eroe, Zelimir Obradovic. E’ conosciuta come la “città della pallacanestro” perché lì qualche anno prima di Zeljko, nel 1953, è nato Dragan Kicanovic uno dei mostri sacri del basket jugoslavo quando erano tutti insieme. Un fenomeno anche di carattere. Fu lui, Kicanovic detto il “Cobra” che, come racconta Luca Chiabotti sulla Gazzetta dello sport del 2009, nella primavera del 1991 chiamò Zelimir per chiedergli di andare ad allenare il Partizan Belgrado. Il Nostro era in ritiro con quella che sarebbe stata l’ultima Nazionale della Jugoslavia unita, che poi avrebbe vinto gli Europei di Roma, come giocatore. Alla sua esitazione, Kicanovic rispose “Forse non hai capito se non decidi subito chiamo un altro!”. E lui decise subito.
La città ha una squadra di basket, Borac Čačak dove hanno iniziato a giocare sia Dragan che Zelimir. E’ una città che per la sua posizione è stata spesso al centro di violenti combattimenti, fino alla Seconda Guerra Mondiale, venendo spesso elogiata per la sua capacità di resistere, dai turchi ai nazisti.
Ed eccoci alla data. Il 9 marzo sono nati, prima e dopo altri personaggi di livello mondiale che danno a questo giorno un significato particolare. Il 9 marzo del 1943 è nato il campione del mondo di scacchi americano Bobby Fisher. Scacchi, ragionamento e pensiero portati all’eccesso, preparazione dell’appuntamento agonistico ai limiti del parossismo. Proprio come Obradovic.
Il 9 marzo del 1952 è nato Bobby Sands, uno dei più importanti attivisti irlandesi dell’IRA. Magari questo è un paragone che potrebbe dar fastidio a qualcuno ma qui, in questa specie di “fantastica” ricostruzione della vita pre-destinata di Mister Europa, Sands ci serve per parlare del coraggio, della forza di credere nelle proprie idee a costo di andare a sbattere contro un muro, di andare incontro a qualche sconfitta (Sands è morto giovane in un carcere inglese), di essere tignoso e coriaceo. Proprio come Obradovic.
Qualche anno prima di Zeljko è nata Ornella Muti e qualche anno dopo sempre il 9 marzo è nata Juliette Binoche. Due attrici molto diverse ma accomunate dal fascino, dalla bellezza, dal carisma delle grandi personalità. Ora sulla bellezza di Obradovic lascio il giudizio al gentil sesso, ma quanto a fascino e carisma credo non ci siano dubbi di sorta.
Per chiudere una celia: il 9 marzo del 1562 a Napoli furono proibiti i baci in pubblico. Non una bella cosa ma qualcosa c’entra con il Nostro: guai a lasciarsi andare a gesti di vittoria o di esultanza prima della sirena finale di una partita. Allora, a Napoli si rischiava la pena di morte. Con Obradovic una occhiataccia capace di gelarti il sangue.
Per chi volesse sapere cosa ha vinto questo è il link giusto
Eduardo Lubrano