Questa piccola Italia di pallacanestro – piccola solo per dati anagrafici – ci sta facendo togliere tante soddisfazioni: nel pomeriggio di sabato 8 luglio ha battuto la Spagna, 63 a 66, e per la seconda volta nella sua storia si giocherà la finale del Mondiale di categoria (l’altra volta fu nel 1991) a Il Cairo, in Egitto.
Bucarelli, Denegri ed Oxilia sono stati gli eroi della semifinale contro le Furie Rosse, così come la nazionale di Andrea Capobianco aveva battuto nei quarti la Lituania (73-68) “vendicando” in modo sportivo le tante delusioni subite a livello di Nazionali senior da queste due squadre negli ultimi due anni.
Poco importa, resta il fatto che Penna, Simioni, Caruso, Oxilia, Okeke,Bucarelli, Denegri, Pajola, Visconti, Mezzanotte, Antelli e Mezzanotte si giocheranno l’oro.
Eppure abbiamo tirato molto peggio degli spagnoli, tanto da due che da tre, preso molti meno rimbalzi e siamo stati sotto per circa 36 minuti su 40. Anche 20 a 4 nel primo quarto. Ma siamo stati, i ragazzi in realtà, super a non scoraggiarsi, ad iniziare a reagire nei secondi dieci minuti, chiusi sotto di uno, 30 a 29. Il secondo quarto è stato di tenuta e di controllo della reazione spagnola fino a 3 minuti circa dalla fine quando prima di una tripla di Denegri ci ha portati al sorpasso sul 40 a 41 e poi un canestro di Okeke ci ha messi sul 41 a 43. Frazione chiusa sul 46 a 45 per la Spagna.
Ultimi dieci minuti con la Spagna subito avanti di nuovo con grande forza, 60 a 49 con 3 minuti e 29″ per chiudere la partita. Qui la partita è cambiata con l’Italia ancora una volta super per tenuta mentale e tecnica: sette punti di Bucarelli e siamo tornati 60-56 ad 1’58”. Denegri ci ha riportati ancora più sotto 60 a 59 prima di una reazione iberica e dei canestri finali di Okeke, Bucarelli e Denegri che hanno chiuso la questione.