Ci sono ancora poco più di 20 giorni all’inizio degli Europei 2017 in Israele e Turchia ed è forse il caso di dare uno sguardo al girone nel quale è inserita l’Italia, quello B che si disputerà a Tel Aviv. Affronteremo proprio Israele, all’esordio il 31 agosto alle 20.30, poi il 2 settembre alle 17.30 l’Ucraina, il giorno dopo alla stessa ora la Lituania, il 5 settembre alle 17.30 la Germania e il 6 alle 16.30 la Georgia.
A parole e senza conoscere ancora i 12 convocati di ogni squadra – non sappiamo nemmeno quelli italiani – questa presentazione non può che essere uno sguardo veloce, una introduzione ad un appuntamento che il nostro movimento rappresenta una pietra miliare per fermare l’emorragia di brutte figure che abbiamo inanellato tra campionati continentali e qualificazioni olimpiche. Più in là esamineremo meglio ogni avversaria dei nostri.
Date queste premesse, diciamo che la Lituania appare la squadra più forte anche perchè contro di noi sembra avere un conto aperto: nelle ultime due edizioni degli Europei, Mantas Kalnietis (che si esalta quando vede la canotta con la scritta Italia) e compagni ci hanno eliminato ai quarti di finale. L’ultima volta fummo più noi che loro ad eliminarci ma poichè nella storia rimane solo il nome di chi vince e non come lo fa ecco che con la Lituania piangiamo spesso lacrime amare. Sono bravi tecnicamente, sono alti, forti fisicamente sanno correre. a parte il play ex Milano già citato, basta ricordare Jonas Valanciunas sotto canestro che anche in NBA fa la sua parte, ed il figlio di colui che fu “la pallacanestro” Sua Maestà Arvidas Sabonis, ovvero Domantas, classe ’96, che gioca anche lui in America ad Oklahoma. bella mano e fisico importante. E ci fermiamo qui perché questi tre per adesso bastano.
Impossibile mettere da parte la squadra di casa, Israele non fosse altro che per motivi logistici. Noi giornalisti sportivi in particolare abusiamo spesso di luoghi comuni ma in questo caso non si può evitar di dire che il pubblico e l’atmosfera di ogni partita della nazionale israeliana che si giochi sul suolo di David sono davvero un altro giocatore in campo, il sesto, il settimo, l’ottavo fate voi, ma sono lì a fianco dei cinque con la canotta. E condizionano tutti, i propri ragazzi, gli avversari, gli arbitri…Dunque la squadra: è affidabile, all’ultimo europeo l’abbiamo eliminata noi dagli ottavi di finale. I migliori sono senza dubbio Omar Casspi, uno che frequenta da un pò l’NBA, e due giocatori visti con la maglia del Maccabi in Eurolega contro Milano, e cioè Gal Mekel e Yogev Ohayon. Non molto però considerata la premessa basta per mettere paura a tutti. Specie alla nostra Nazionale che talvolta ha mostrato di sottovalutare avversari sulla carta più deboli.
Parliamo della Germania. Che non avrà Dirk Nowitzki che dopo l’ultima competizione continentale per nazionali ha salutato la maglia della Germania. Per nostra fortuna. Ma le basi messe su dai tedeschi sono solide ed oggi si presentano con una squadra interessante. Nulla di eccezionale sia chiaro, ed ampiamente alla nostra portata se riusciamo ad andare con 12 giocatori che abbiano un senso – avendo anche un pò di requie dagli infortuni – ma che dobbiamo approcciare alla tedesca. Sotto canestro sono tosti, Tibor Pleiss e Johannes Voigtmann, da fuori hanno gente precisa come Robin Benzing ed Heiko Schaffartzik e sono guidati da Dennis Schroder il play degli Atlanta Hawks. In più stanno pensando di aggiungere qualche giovane giovane grosso e forte sempre nel settore dei lunghi.
Ed ecco l’Ucraina. Che negli anni scorsi ha fatto molto affidamento sui naturalizzati. Che invece quest’anno hanno dato forfait. Eugene Pooh Jeter infatti si è chiamato fuori la settimana scorsa da Eurobasket 2017 per motivi familiari. Non bastasse l’assenza del leader della squadra, il pivot di Avellino, Kyrylo Fesenko si è fatto male ad un ginocchio e ne avrà per 6/8 settimane. Dunque il potenziale di una squadra già non molto quotata si di molto abbassato. Però nel 2013 a noi l’Ucraina fece fare una delle più brutte figure della storia dunque dovremmo aver voglia almeno di rifarci di quella partita.
Infine la Georgia, teoricamente la squadra che dovrebbe essere la contendente della Germania per il quarto posto, ammesso che nelle prime tre ci siamo noi. I georgiani hanno tanti giocatori cresciuti in Italia e diversi altri in NBA. Il centro dei Golden State Zaza Pachulia e gli ex “italiani” Manuchar Markoshvili, Viktor Sanikidze e Giorgi Shermadini. Anche qui c’è da considerare la componente dei naturalizzati, che al momento non conosciamo ma che sono sempre stati di un certo livello.
A presto per l’esame dettagliato di ognuna…
Eduardo Lubrano