Ai campionati Europei 2017 giocheremo contro i nostri rivali storici della Lituania il terzo giorno di gare, il 3 settembre alle 17.30 nella Tel Aviv Arena. La prima novità la troveremo in panchina dove a guidare i nostri avversari non ci sarà più Jonas Kazlauskas che ha lasciato dopo l’Olimpiade di Rio 2016, ma il 43enne Donatas Adomaitis, ex giocatore anche della Nazionale con la quale ha vinto il bronzo all’Olimpiade di Sidney del 2000 ed ex allenatore del Neptunas.
E già questo è un cambiamento che si annuncia epocale per la nazionale baltica, secondo quanto dice Benas Matkevicius, scout internazionale e collaboratore per le strategie della nazionale stessa:
“Sarà un gioco più aperto in attacco, con maggior spazio per la libertà individuale dei giocatori. Un gioco universale, creativo e con più improvvisazione. Ci saranno più giocatori versatili e molte rotazioni in più tra i giocatori“.
E anche se tutto questo va visto sul campo, conoscendo le qualità tecniche e fisiche dei giocatori lituani potrebbe non essere una cosa bellissima per noi come per tutti gli avversari…
Vediamo chi dovrebbe essere nei 12 approfittando di un’intervista rilasciata proprio dal nuovo coach lituano ad un sito del suo paese.
Mantas Kalnietis, 30 anni, play-guardia, capitano, sembrerebbe avere il posto assicurato ed è uno che quando veste la maglia della nazionale e quando gioca contro l’Italia in particolare, lo fa sempre molto bene: le sue qualità migliori sono l’altezza importante per il ruolo,, 1.95, la velocità di esecuzione e di gambe, il contropiede ed il fatto che può difendere su avversari che siano playmaker, guardie o ali piccole.
Sotto canestro a prendere i palloni necessari ad alimentare la velocità dei compagni c’è Jonas Valanciunas, 25 anni per 211 cm , un giocatore che se per caso non produce cifre clamorose è però piuttosto costante nell’apporto che offre alla squadra. E poi è grosso, molto, difficile da superare tanto in altezza che in larghezza dunque è uno con cui fare i conti, anche perché nonostante i 25 anni è già uno esperto.
Un altro che dovrebbe esserci è Mindaugas Kuzminskas, 27 anni 206 centimetri, un’ala forte, ma forte forte, ed il centrone Donatas Motiejunas, che dopo due estati saltate con la nazionale ha una gran voglia di esserci e vincere, Ha 26 anni ed è un altro grosso e forte fisicamente, 2.13 metri .
Fra i leader possibili della squadra c’è il più ‘vecchio” del gruppo, Jonas Maciulis, 32 anni e 2 metri d’altezza, ala piccola, da sempre in nazionale, tiratore mortifero se c’è ne è uno che in coppia col secondo “vecchietto della compagnia” Arturas Milaknis 31 anni, 1.95m, forma una delle coppie di tiratori più devastanti del continente.
Tra i fenomeni va annoverato Domantas Sabonis, 2 metri ed 11, classe ’96, e talento che sembra ereditato dal grande babbo, Arvidas, “il basket”. Mancino, forte fisicamente sfrontato.
https://youtu.be/jOO05CwVRKI
In ritiro con la squadra, che l’11 agosto inizierà la serie di amichevoli affrontando la Polonia, c’è Martinas Gecevicius indicato come cambio di Milaknis, una guardia di 29 anni, 193 cm di altezza con la giusta esperienza tanto in Nazionale (dal 2010) quanto nelle squadre di club europee per far bene al momento in cui viene chiamato in campo.
Il cambio del playmaker se lo stanno giocano in questi giorni Adas Juškevičius, 28 anni per 1metro e 94, Mindaugas Girdžiūnas anche lui 28 anni alto 1 metro ed 88 centimetri ed il piccolo Luca Lekavicius, 23 anni per un metro ed ottanta centimetri.
In ballo c’è Eimantas Bendzius, 27 anni, 2,03 un ala piccola che salta molto e prende tanti rimbalzi, specie in attacco e che dunque esprime in questo modo la sua pericolosità, elemento che al nuovo coach della Lituania piace molto.
Uno che dovrebbe senz’altro trovare posto è Deivadas Gailius, 29 anni, 2,00 metri, ala piccola dal grande palleggio e capacità di penetrazione, con facilità nel trovare punti. Nel 2015 secondo Adamaitis è stato uno dei migliori della Lituania agli Europei.
Infine nella rosa nominata dal coach c’è anche Rokas Giedratis, 25 anni, 198 centimetri, ala piccola capace di giocare in contropiede ad una velocità pazzesca e di tirar molto bene da tre, ma che per adesso non è stato molto continuo nelle sue prestazioni.
Sono 14, uno o più di questi dovrebbe rimanere a casa perché il coach ne ha a disposizione qualcun’altro di cui nell’intervista dello scorso 8 agosto non ha parlato, tipo Paulius Jankunas o Antanas Kavaliauskas. Vediamo…
Certo paragoni col passato sono difficili : coach Kazlauskas ha sempre portato la Nazionale della Lituania molto vicino all’oro con gli argenti del 2013 e del 2015 agli Europei, il bronzo olimpico di Sidney 2000. Ma alla squadra è sempre mancato quello scatto mentale più che tecnico per vincere un titolo che in molte occasioni è sembrato essere alla sua portata. Troppe volte i facili pronostici – legittimi – della vigilia che davano per vincente la squadra di Vilnius si sono sfaldati all’ultimo. A volte per la superiorità degli avversari e ci sta, ma altre per l’inconsistenza psicologica messa in campo dai ragazzi con la maglia verde bordata di giallo. Che hanno spesso deluso i loro fantastici tifosi capaci di arrivare in tantissimi dovunque e di colorare di allegria ogni palazzetto.
Eduardo Lubrano
@EduardoLubrano