Come preannunciato da All-Around.net ormai da settimane, la bomba del mercato estivo è arrivata nella notte, come sempre… fonte Wojnarowski: Kyrie Irving ed i Cleveland Cavaliers si separano, destinazione Boston Celtics! Ed è proprio lo scambio in sé a suscitare scalpore, non solo e non tanto perché si tratta di destinazione a sorpresa, alla quale fino all’altro ieri nessuno pensava (ma noi avevamo ipotizzato una soluzione del caso diversa da quelle dai più prospettate), quanto perché i Cavs acconsentono a cedere la propria stella ad una diretta rivale di Conference!
La trade porta in Ohio, in cambio di KI2, nientemeno che Isaiah Thomas, Jae Crowder, la prima scelta dei Nets per il prossimo draft ed Ante Zizic!
Con tutti i se, i ma ed i forse del caso, a caldo, e dando per buone le rassicurazioni degli staff medici di Celtics e Cavs sul recupero di IT4 dall’infortunio patito durante gli ultimi playoff, proviamo a vedere come ne escono i tre attori protagonisti…
Kyrie Irving, come detto a più riprese in passato, lasciando la dorata ma scomoda reggia di Sua Maestà LeBron James poteva sperare solo in un ritorno tecnico: essere la prima donna di una franchigia ambiziosa, giovane e capace di assicurargli un lungo futuro da all star. Il risultato finale sembrerebbe perfino più roseo delle aspettative, visto l’approdo in una potenziale contender, almeno ad Est! All done, well done, Kyrie!
I Cavaliers avevano il dovere di liberarsi di un top player ormai evidentemente scontento e demotivato e la sacrosanta ambizione di ricevere, in cambio, la più corposa contropartita tecnica possibile, capace di limitare le perdite a bilancio, oggi, ma anche di garantire dividendi in futuro. E qui, probabilmente, a nostro modesto parere e con tutti gli scongiuri del caso sul recupero fisico di Thomas, si realizza il capolavoro di Altman e si prefigura il vincitore in pectore dell’intera operazione: Cleveland (e LBJ)! Nel link di cui sopra vi rimandiamo a ciò che, a nostro parere, i Cavs avrebbero potuto e dovuto pretendere in dote, per concedere la mano dell’aspirante prima donna: un valido sostituto di Kyrie, certo, ma anche e soprattutto chi ne implementasse le risorse difensive, corroborasse la panchina e garantisse la ricostruzione futura… Ecco, rispettivamente, “mister quarto quarto”, il bomber, il più temibile avversario, fino a ieri, dell’intera Eastern Conference, Isaiah Thomas; ecco il mastino ed il collante Jae Crowder; ecco, soprattutto, la prima scelta dei Nets del 2018, l’ultima ancora in mano ai Celtics, probabilmente, temo, ancora una chiamata in lottery! Davvero un gran colpo!
E Boston? Danny Ainge, a questo giro, a nostro avviso ha giocato al rischiatutto: già via Bradley ed Olynyk, ovvero due tasselli fondamentali per gli assetti di Brad Stevens, per far posto all’altro gran colpo dell’estate Gordon Hayward, ora rinuncia al proprio top player e ad un altro giocatore-chiave per imbarcare, certo, uno dei migliori giocatori al mondo, ma stravolgendo completamente una squadra capace di arrivare alle finali di Conference e, verosimilmente, ancora dotata di margini di miglioramento! Evidentemente, lui e Stevens avranno valutato che quell’assetto non avrebbe potuto andare oltre i propri limiti e, forse, il campo darà loro ragione. Ad oggi, però, c’è una squadra sempre fortissima, ma con un leader nuovo, un backcourt completamente rivoluzionato, nuovi equilibri e nuova chimica da creare da zero. E, se è vero che le vittorie si costruiscono, soprattutto ai playoff, intorno alla difesa…il sacrificio di Crowder e Bradley rischia di pesare e non poco sulle chance di vittoria dei verdi!
Tanta è, evidentemente, la fiducia in Jayson Tatum (a nostro avviso piuttosto ben riposta, sia chiaro…), ma, ad esempio, e pur tenendo conto della filosofia di gioco del coach, che prevede un concetto di ruoli molto fluido e responsabilità diffuse in entrambe le fasi del gioco, chi sarà la shooting guard titolare?
Al campo, ovviamente, non solo l’ultima, ma l’unica parola che conta!
Marco Calvarese
@MarcoCalvarese1