L‘Italia ha vinto la partita d’esordio ad Eurobasket 2017 contro i padroni di casa di Israele a Tel Aviv: 69 a 48. Bene perché temevamo moltissimo questa partita per motivi ambientali più che altro. Israele si è dimostrata una squadra molto debole, quasi incredibile a questi livelli. Ma la nostra Nazionale ha fatto il suo dovere soprattutto in difesa costringendo gli avversari ad un misero 7% da tre, 1 su 14. E mettendo in difficoltà i passatori di palla avversari. In attacco siamo stati bravini nel tiro da fuori, 13 su 27 da tre, ma ne abbiamo abusato nel senso che attaccare il ferro è un’operazione che non facciamo mai. E continuiamo a segnare davvero poco: se le partite fossero tutte ai 70 punti forse saremmo i più bravi ma non sarà sempre così. I più bravi? Belinelli per i primi due quarti, ma Datome e Melli in assoluto per la continuità su tutti e 40 i minuti.
Primo quarto. L’Italia parte con un canestro di Hackett schierato nel quintetto di partenza con Belinelli-Datome-Melli e Cusin. Di fonte i padroni di casa con Mekel-Dawson-Elyahu-Casspi-Howell. E’ proprio Casspi che risponde al canestro del play che giocherà in Germania la prossima stagione ma Marco Belinelli fa subito capire che si sente bene nell’atmosfera della Tel Aviv Arena con una tripla replicata subito dopo per l’8 a 3. Bene cerchiamo di rallentare la partenza dell’azione israeliana e cerchiamo il nostro miglior attaccante: con l’aiuto di Datome e Melli siamo addirittura 13 a 5 dopo 3 minuti e 57 secondi tanto che coach Edelstein chiama il primo time out per la squadra di casa. Che evidentemente fa molto bene ai suoi che approfittano nell’ordine di un canestro di Mekel in penetrazione contro Cusin…di una palla persa di Melli, di un fallo in attacco di Melli di un fallo in attacco di Filloy per mettersi a ruota dei nostri, 13-11. Poi un tiro sbagliato di Datome ed uno del tutto fuori ritmo di Filloy seguito da una tripla sul ferro di Belinelli e Casspi fa 13 pari a 3’30” dalla fine. Per fortuna le scelleratezze italiane finiscono qui e la squadra faticosamente si rimette in riga, anche perché Israele è davvero poca roba e non ci fosse quell’arena a tenerla in piedi dovremmo essere tantissimo a pochissimo. Il primo quarto si chiude sul 21 a 15 perché Biligha stoppa Eliyahu dopo che la palla ha toccato il ferro.
Secondo quarto. Fotocopia del primo con la partenza lanciata dei nostri grazie a 4 punti di Filloy che ci portano al massimo vantaggio, 25 a 15 con 8′ e 25″ da giocare. Casspi ed Elyahu ricuciono al meno 5 prima che Melli (gran partita) e Belinelli rimettano dieci punti sul 30 a 20 a meno 4’10”. E qui nuovo black out dell’Italia che in un minuto subisce un parziale di 0-8 propiziato dai primi canestri di Howell, da una serie di fesserie in attacco, e dalle penetrazioni del più piccolo in campo, Gal Mekel 190 centimetri, che fa quello che vuole contro chiunque dei nostri difenda su di lui. Tutto da rifare con poco più di 3 minuti sul cronometro, 30 a 28 e palla in mano ad Israele. Che la sbaglia banalmente per nostra fortuna ed allora si riaccende Belinelli con due triple, 36 a 30, ma il tempo si chiude con ancora due canestri di Mekel, 36 a 32. E meno male che i nostri avversari da 3 hanno tirato 1 su 7.
Terzo quarto. Possibile che una partita diventi sempre più brutta nel corso del suo svolgimento? Ebbene sì, è il caso di questo esordio italiano. Aiutata anche dall’inconsistenza offensiva dei padroni di casa la nostra Nazionale ha giocato sempre più al rallentatore, cercando di sfruttare tutti i 24″ a disposizione per ogni azione. Fortuna che Gigi Datome e Niccolò Melli giocano con noi e quando si è spenta la luce di Belinelli, si è accesa la loro. Gli 8 punti del capitano nei primi momenti del quarto, che ci portano sul 44-36 sono stati il consolidamento di un vantaggio tutto sommato giusto vista la differenza in campo. Con Melli sotto canestro a contrastare ogni pallone e Cusin a distribuire qualche stoppata, la nostra squadra ha impedito che una partita contro un avversario davvero scarso diventasse pericolosa per l’eccessiva sottovalutazione del pericolo. Così con Belinelli a riposo – di punti e di fiato – ci hanno pensato gli altri a costruire il vantaggio ed il distacco di dieci punti che ci ha introdotti al quarto periodo, 51 a 41.
Quarto periodo. Poverissimo di tutto da una parte e dall’altra, col solo merito dell’Italia di controllare con attenzione che non si sbracasse nel “è tutto finito anzitempo” e nel continuare a dare la palla ai suoi migliori interpreti. Tra i quali, almeno a livello realizzativo c’è stato anche Filloy con due triple, 66 a 48, che hanno definitivamente segnato la partita. Prima però quando c’è stato un piccolo passaggio a vuoto ancora una volta dei nostri è stata necessaria una meravigliosa tripla di Gigi Datome per il 60 a 47. Il capitano ha chiarito che l’Italia voleva vincere la partita ed ha chiamato tutti agli ultimi cinque minuti di concentrazione massima per evitare ogni tipo di possibile sorpresina.
Così coach Messina: “Una bella vittoria. Tutti i ragazzi hanno giocato con calma, determinazione e responsabilità in attacco. Questa sera oggettivamente bene in difesa e in attacco. È solo la prima partita, siamo contenti ma domani si riazzera tutto. Oggi per molti nostri giocatori era un ambiente nuovo. I ragazzi non hanno avuto paura di sbagliare in un campo così caldo”.
Qui il tabellino dell’incontro
Eduardo Lubrano