Tel Aviv, 3 settembre 2017 – Prima sconfitta per l’Italia vs la bestia nera Lituania nel terzo match del girone di qualificazione in corso a Tel Aviv per Eurobasket 2017. Termina 78-73 a favore dei Baltici la gara e gli Azzurri di Ettore Messina si devono inchinare al cospetto di una squadra che si sapeva essere superiore ma lottano, sudano e giocano con gran coraggio, a tratti anche molto ma molto meglio dei più quotati avversari che alla fine lasciano la sensazione di avere più talento che idee chiare in campo. Per l’amor del cielo, il talento è un qualcosa che non si compra al mercato e che sposta nello sport, però se in questa minuscola popolazione all’estremo nord-est del vecchio continente si riesca a sfornare sempre questi giocatori, a gettito quasi continuo, come si sul dire “Giù il cappello!”.
Già perché oggi il match per i tricolori del Baltico lo ha vinto, ammesso che si possa dire che un solo giocatore possa vincere una gara uti singoli, Adas Juskevicius. Guardia del Lietkabelis, semi-sconosciuto club lituano, chiamato in nazionale solo a causa della frattura del piede del più quotato Lukas Lekavicius, questo insospettabile ragazzo ha letteralmente fatto il bello ed il cattivo tempo in attacco, giocando con una naturalezza ed una scioltezza incredibile, da debuttante all’Europeo pure!?!?
Il suo score dice alla fine ben 20 p.ti, frutto di un 4/4 da due e di ben 4/6 dalla lunga. Fate voi…
E di solito, quando dalla panchina si alzano questi giocatori per sostituire, ad esempio, due veterani un po’ sottotono come Maciulis e Motiejunas, come puoi opporti alla sconfitta? E vogliamo parlare di quel signor giocatore che è oramai Mindaugas Kuzminskas? Nel primo periodo, quando l’Italia ha prodotto un basket ai limiti del paradisiaco, spaziandosi benissimo in attacco e prendendo anche 10 punti di vantaggio (9-19), con una difesa che sta diventando sempre più marchio di fabbrica di questa Nazionale, il suo ingresso ma soprattutto le sue tre triple di fila, consecutive quasi ed anche senza ritmo, hanno tenuto a galla i suoi che, diciamolo subito, non hanno praticato un gioco scintillante e spettacolare (anzi..), come da tradizione nelle prime fasi delle grandi manifestazioni internazionali. Qualcuno di bocca buona potrebbe infatti storcere il naso sul blocco e riblocco in attacco portato sino alla nausea, ma tant’è, se poi si tira come oggi Juskevicius & Co., allora cosa ci resta da dire? E senza dimenticare un certo Valanciunas che, zitto zitto e senza “apparire”, alla fine dice 13 p.ti + 8 rimbalzi, quasi tutti messi nel quarto periodo.
L’Italia, lo sappiamo bene, non ha in questa edizione ed in questo roster (ma forse sarebbe giusto dirlo riferendosi al proprio DNA cestistico a giudicare i 65 p.ti di media all’attivo delle nazionali giovanili questa estate in giro per l’Europa ed il mondo), tantissimo talento in attacco, eccezione fatta per Marco Belinelli (14 p.ti oggi, 4/10 da due e quasi “brutalizzato” da Grigonis & Co. ma sempre nei limiti della leggittimità sportiva), e per Gigi Datome (monumentale Capitan Gigi, 24 punti e tanto su i due lati del campo), pertanto se ci sono dei passaggi a vuoto come è normale che accada, ecco che le gare si mettono logicamente male. E nonostante questa sera i ragazzi di Messina abbiano disputato una gara eccellente per mentalità, tenuta mentale ed applicazione, pur dovendo rinunciare a Nik Melli alla fine del secondo periodo per un malanno si spera lieve, la differenza di caratura in attacco c’è e si è vista.
Attenzione però, perdere vuol sempre dire perdere ma aldilà di Monsieur Lapalisse, mai come questa sconfitta può dare delle indicazioni positive e confortanti nel cammino che separa l’Italia da Istanbul, ecco perché sempre in ordine sparso:
- La difesa c’è. Edificare le proprie vittorie su questo fondamentale è un bell’incedere se non hai un attacco scintillante, specialmente se poi Belinelli viene fatto logicamente oggetto di attenzioni particolari dalle squadre avversarie. E domani c’è la Germania.
- La freddezza e la voglia di non mollare c’è anch’essa. Come ricordato stamane nella presentazione del match di oggi, se nelle due gare vs Israele ed Ucraina l’Italia c’era piaciuta per non aver mollato nei momenti peggiori, oggi ci ha addirittura sorpreso per come chiunque scendesse in campo entrasse consapevole di quello che doveva e poteva fare. La squadra c’è insomma e si vede. Semmai c’è da migliorare nello scoutizzare gli avversari ma possiamo prendercela con lo staff tecnico italiano se Adas Juskevicius ne mette 20 quando ieri ne metteva appena 9 di media?
- La sorpresa vera di questo Europeo al momento è Ariel Filloy. Anche oggi il Guacho ha giocato con una sfrontatezza ed una serenità disarmante, sparando delle triple come lui sa fare, peccato poi che a volte si perda qualche pezzo in difesa ma se Hackett ha un passaggio a vuoto o vuole del riposo, Filloy può dare parecchio. Bene anche il Cuso, umile e silenzioso il centrone ex-Avellino, lottare vs Valanciunas è stato improbo ma ha retto parecchio e bene.
- Le note dolenti arrivano da Pietro Aradori e Christian Burns. Due punti e stop per il neo-Virtus Bologna, zero per il canturino. Ok, sempre bravi in difesa, Aradori quasi migliorato diremmo ma se anche loro non danno un contributo fattivo alla causa in attacco, è difficile pensare in grande.
Domani riposo, poi c’è la Germania. Inutile dire che ora bisogna portare a casa il macinato e che i tedeschi vanno battuti senza “se” e senza “ma” per mantenere almeno la seconda piazza e poter avere ad Istanbul la chance d’incontrare una squadra meno ostica qualora si terminasse terzi o, peggio, quarti. Vedremo ma se l’applicazione e la dedizione è questa, non sarà mai facile battere Schroeder & Co. ma alla fine l’Italia dovrebbe farcela. Forza Azzurri!!
La cronaca
E’ un Italia da sogno quella che inizia la gara, solo 2 minuti ed è 0-8 per gli Azzurri che non sbagliano nulla, anzi, mostrano agli avversari come si fa girare la palla in attacco finalizzando con tiri aperti e lucidi. Ancora Hackett da tre per il +9 (2-11 al 3’), ma a questo punto la Lituania si scuote. Maciulis, Valanciunas e Kalnietis riportano i suoi al -2 (9-11), dominando anche a rimbalzo sul lato difensivo azzurro. Ma il primo periodo dell’Italia oggi è pazzesco, Datome mette la tripla e dopo anche Melli va da due affondando la bimane. Timeout lituano ma al rientro altra tripla di Melli, max vantaggio 9-19 quando coach Adomaitis inizia i cambi pescando quel satanasso di Kuzminskas, è lui che con tre triple senza neanche troppo ritmo tiene in vita una Lituania forse sorpresa da questa ottima Italia. Ancora Gigi e dopo Aradori, ancora sopra +7 ma la Lituania si gasa e chiude addirittura sul 23-23 un primo periodo in cui l’Italia ha incantato, pessimo segnale.
Ed il secondo periodo conferma le sinistre sensazioni contro gli Azzurri. L’armadio Gudaitis da il primo vantaggio della gara alla Lituania (25-23 all’11’), e dopo aver visto un Burns che si mangia un rigore a due centimetri dalla linea di porta con Hackett che rintuzza gli avversari, la gara si mette male per l’Italia nonostante la difesa regga anche discretamente. Sono il redivivo Motiejunas, l’insospettabile Juskevicius, Kalnietis e Grigonis che danno la scossa letale alla gara (38-25 al 16’), ma anche Gigi Datome c’è questa sera, avendo Belinelli un trattamento speciale. Filloy va da tre per 38-31 al 18’ e dopo due triple che beffano gli Azzurri, Kuzminskas impatta all’intervallo sul 41-32. Il parziale è impietoso, 18-9 per la Lituania…
Al rientro in campo dopo l’intervallo lungo in campo c’è Baldi Rossi in campo perchè Melli è out per una botta alla gamba ma l’Italia non molla. Belinelli e Datome tengono botta vs lo scatenato-indiavolato Juskevicius mentre l’ex-Milano Kalnietis penetra al vetro punendo una comunque buona difesa italica. Ma al 26’ sempre Juskevicius, che sembra Paul George, ributta indietro l’Italia al -12 (53-41), che non molla però, non ne vuol sapere. Belinelli è placcato stile rugby ma c’è Capitan Datome ed Ariel Filloy, si chiude sul 57-49 il terzo periodo e la sensazione che si possa fare.
Ultimo periodo, assieme a Super Juskevicius c’è Super Grigonis, è lui che ricaccia ancora indietro l’Italia al 33’ (65-54), quando Messina chiama tempo. Chi si aspettava Valanciunas sarà rimasto male ma la forza della Lituania è proprio questa, se il centro dei Raptors non va, ecco altri al suo posto a far quadrare i conti. Ma l’Italia è viva, ci crede, lotta come può in tutti i modi e gli avversari non riescono mai a rilassarsi. Datome deve spendere un antisportivo proprio su Valanciunas, 68-59 e subito dopo due perse da urlo per gli Azzurri ma la difesa risponde presente, fattore confortante e tocca al Guacho, da tre, portare l’Italia al -6 (68-62), quando Adomaitis chiama tempo al 37’. Al rientro in campo gli errori da ambo i lati sono minimi, gli Azzurri perdono un paio di giri in difesa per delle distrazioni incredibili, ottimi Valanciunas e…Toh, Juskevicius…Si chiude sul 78-73 per la Lituania con una tripla allo scadere di Capitan Datome che almeno attenua lo scarto a soli 5 punti.
Così coach Messina:
“E’ stata una grande partita e sono fiero di come abbiano giocato i miei ragazzi contro una squadra che aspira a una medaglia. Abbiamo perso Melli nel secondo tempo per il riacutizzarsi di una tendinite al ginocchio e il medico lo ha tenuto a riposo precauzionale ma abbiamo continuato a lottare e questo per noi è stato un buon test per capire quanto possiamo competere con squadre di livello. Complimenti alla Lituania per aver tirato benissimo. Purtroppo il secondo quarto da 9 punti ci ha penalizzato ma ora guardiamo avanti alla prossima partita”.
Parziali: 23-23; 18-9; 16-17; 21-24
Fabrizio Noto/FRED