Scrive Valerio Bianchini sul suo diario Facebook: “Dopo molti anni possiamo dire che la Nazionale azzurra è una “Squadra”. Come spesso capita non si può che essere d’accordo col Vate dopo aver visto l’ottavo di finale con la Finlandia. E per fortuna questa volta sono costretto a smentire una serie di considerazioni negative che avevo fatto all’indomani di Italia-Germania.
Perché allora mi era parso tutto talmente confuso ed approssimativo che la tristezza che mi aveva assalito mi faceva disperare che la Nazionale potesse anche solo sperare di essere dove è oggi, cioè tra le prime otto d’Europa, ancora una volta. Lì dove c’era approssimazione e confusione, ieri pomeriggio ho visto precisione, chiarezza di idee, voglia ed applicazione nell’eseguire il piano partita, concentrazione per 35 minuti. Saggezza e passaggi ben fatti, scelte di tiro logiche ed affidate sempre all’uomo giusto.
Specie nei venti minuti che hanno aperto la contesa con i finnici la Nazionale è stata una macchina perfetta, voglio scriverlo chiaramente. Ed anche nel terzo e quarto periodo quando i nostri avversari hanno cercato di fare qualcosa di più li abbiamo forse lasciati fare, ma il solco scavato in precedenza era stato così ampio che siamo riusciti a difenderlo con relativa calma e prudenza.
E poco importa che loro abbiano avuto poco dalla stellina Markkannen, perché per una volta l’abbiamo limitato con una difesa puntuale che ha annientato anche l’altro uomo pericoloso della “Suomi” (Finlandia nella lingua di quella terra) cioè Koponen.
Insomma nulla è stato lasciato al caso e tutto è stato fatto perché andasse bene. La Finlandia rimane una squadra emergente ma ancora più debole di noi e lo abbiamo dimostrato senza se e senza ma. Questo ci si aspettava e questo abbiamo visto in campo. Ora venga chi deve tra Serbia ed Ungheria – sospetto la Serbia – ci proveremo anche mercoledì sera. Abbiamo una Squadra.
Eduardo Lubrano
@EduardoLubrano