“All’Italbasket darei un voto 7 perché credo che abbia portato il suo potenziale al massimo del risultato possibile. Perdere ai quarti di finale con la Serbia, vicecampione, non mi sembra affatto un brutto risultato, il talento è quello che è ma mi sembra che a livello di organizzazione, di coesione, di atteggiamento, di carattere siano stati assolutamente impeccabili. Non tutti hanno squadre per poter ogni anno arrivare a vincere le medaglie, e molti di quelle che ce l’hanno non le vincono come Francia e Lituania che sono andate a casa alla stessa altezza dell’Italia o addirittura prima e avevano un potenziale molto superiore. Commissario tecnico con il doppio incarico?(nazionale e club n.d.r.)
Dipende da che prospettiva guardi: se fossi un presidente di società farei fatica a concedere questa opportunità al mio coach perché vorrei averlo sempre al 100 per 100 sul pezzo soprattutto in estete che è una fase di mercato, una fase si contatto con i giocatori che vanno convinti, viaggiare per vederli, etc. Da un punto di vista di una Nazionale credo che sia un vantaggio, perché risparmiano soldi, hanno in questo modo la possibilità di accedere ad un mercato ampio di allenatori di livello.
Alla mia Spagna voto 9, con tutti gli infortuni, le assenze, ci siamo ritrovati in un momento in cui 8 giocatori sui 12 portati ai Giochi Olimpici solo una anno fa, erano fuori. Avevo molti ragazzi debuttanti, con pochissima esperienza internazionale e con poca qualità al massimo livello, poi avevamo 3-4 giocatori Nba che hanno fatto bene. Siamo felicissimi per aver vinto un’altra medaglia, 9 medaglie su 10 negli ultimi 10 europei è qualcosa di tremendo“.