Riparte il campionato di Serie A, dopo la pausa estiva e il tifo per la nostra Nazionale. E lo fa con una partita dai mille spunti di interesse. I vice Campioni d’Italia di Trento, grande sorpresa della passata stagione, contro la Virtus Bologna, matricola che vuol tornare grande.
Un vernissage di assoluto interesse e che subito comincerà a fare un po’ di chiarezza su quelli che potranno essere gli equilibri ai piani alti della classifica. Perché, almeno nei desiderata delle due compagini, l’idea per il 2017/2018 è quella di lottare per una posizione tra le primissime.
Gli uomini di Buscaglia vogliono confermare quanto di eccellente fatto l’anno scorso. Bologna, dopo un mercato estivo di alto livello, ha intenzione di rimettersi nel gruppo delle migliori arrivando direttamente dalla A2.
Si gioca sabato alle 20.45, e sarà anche l’esordio ufficiale delle dirette su Eurosport (Eurosport 2 per la precisione).
DOLOMITI ENERGIA TRENTO
I trentini arrivano all’esordio stagionale senza il proprio nuovo playmaker titolare, Jorge Gutierrez. Il messicano si è infortunato nella semifinale di Supercoppa contro Milano e non sarà disponibile contro Bologna. Largo allora a Toto Forray in cabina di regia, con il 21enne olandese Yannick Franke, che ha avuto lampi interessanti contro l’Olimpia, a dargli fiato.
La Dolomiti si presenta alla stagione con una struttura di squadra del tutto simile a quella della passata stagione. Joao Gomes, Shavon Shields, Dominique Sutton, Diego Flaccadori, Filippo Baldi Rossi e Luca Lechthaler sono confermati. I sostituti di Aaron Craft e Dustin Hogue, Gutierrez e Chane Behannan, somigliano in tutto e per tutto ai propri predecessori. Mentre Franke e Ojars Silins potranno essere le piacevoli sorprese uscendo dalla panchina. L’avvio non è semplice, perché la Segafredo è una matricola del tutto particolare, con ambizioni non certo da neopromossa.
Ma il pronostico è comunque per Trento, che deve far valere il proprio fattore campo e imporre difesa e intensità, che anche quest’anno saranno il marchio di fabbrica. I segnali nella prima partita stagionale con Milano sono stati contrastanti. Buoni brani di partita alternati a momenti a cui si è visto il cartello “Work in progress” ancora in bella vista. Attesa per vedere all’opera Flaccadori, reduce da una stagione positiva, ma che tutti si attendono quest’anno ad alzare ancora il proprio impatto, diventando definitivamente protagonista.
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA
Freme per il rientro nel basket maggiore la Virtus Bologna. Freme il gruppo. Freme la società. E freme un pubblico che ha polverizzato oltre 5000 abbonamenti in una manciata di giorni. Che ci sia entusiasmo come non si vedeva da anni, decenni, attorno alle V Nere non è un mistero.
Ora alla squadra il non semplice compito di dimostrarsi all’altezza delle aspettative. Alessandro Gentile, Pietro Aradori, Oliver Lafayette, Marcus Slaughter. I nomi di un mercato che rispecchia le ambizioni di una proprietà che vuole riportare in alto il nome Virtus. Giocatori che il confermato coach Ramagli dovrà sapientemente mixare ai reduci della trionfale promozione: Stefano Gentile, Guido Rosselli, Klaudio Ndoja, Michael Umeh e Kenny Lawson. La preseason, giocata saggiamente lontana dai riflettori cittadini, è andata singhiozzo. Qualche sconfitta di troppo (cinque in nove partite).
Molte arrivate nello stesso modo: partenze rapide, grandi vantaggi, crollo finale e sconfitta in rimonta. All’appello, al momento, manca un quattro titolare (circola il nome di Justin Doelmann negli ultimi giorni, più un altro paio non ancora resi noti), ma già così la squadra è parecchio insidiosa. Ovviamente tutti i riflettori sono puntati su Alessandro Gentile, chiamato al riscatto dopo la peggior stagione della sua carriera: se tornerà quello degli anni migliori di Milano per la Virtus sarà la notizia migliore della stagione.
Da valutare anche la sua convivenza con Aradori, così come l’impatto con la serie di Umeh (che in precampionato però ha spaccato il mondo) e Lawson. Lafayette e Slaughter, se non altro, dovrebbero essere delle certezze. Partenza non semplice, dopo Trento arriveranno anche Milano e Sassari nelle prime sei giornate. Ma per tornare a brillare la V Nera dovrà inevitabilmente affrontare tanti ostacoli.
Nicolò Fiumi