Vince la prima di campionato Milano con una bella prova sul campo di Cremona. I padroni di casa hanno retto l’urto dei meneghini per 20’ di gioco (avanti di 4 alla prima pausa breve, sotto 36-33 all’intervallo), cedendo poi lentamente nel secondo tempo, dove le Scarpette Rosse hanno dilatato il proprio vantaggio fino a vincere con un largo +16 finale.
Ancora un bella prova di squadra per l’EA7, alla terza vittoria in altrettante partite ufficiali, che dimostra di essere assolutamente già a buon punto nella costruzione di un gruppo e di un gioco di squadra. Se nel primo tempo abbastanza narcotizzato la verve di Sims (18 e 5 rimbalzi ma 7/18 dal campo) aveva impedito agli ospiti di fuggire, nel secondo la crescita di un eccellente Arturas Gudaitis (dominante con 17 punti e altrettanti rimbalzi per 31 di valutazione) e la solidità di Dairis Bertans (15 con 5/7 al tiro) hanno aperto le porte alla fuga. Anche aiutati da una difesa che ha tenuto sistematicamente la Vanoli fuori dall’area, limitandola a 27 punti nella seconda frazione e, in generale, a massimo 15 punti per quarto dopo i 18 del primo. Dato che ha pesato tanto, visto il 6/26 da dietro l’arco degli uomini di Sacchetti, che anche da due non hanno certo fatto meglio (17/38) sbattendo contro i muscoli della frontline milanese.
Milano di fatto non ha mai dato l’impressione di mettere le marce altissime, ma piuttosto ha vinto gestendo lo sforzo e facendo l’indispensabile per portare a casa i primi due punti della stagione senza dover sudare. Certo, avere un attaccante come Andrew Goudelock (16 punti in 30’) che può risolvere qualsiasi attacco con un’invenzione aiuta. Il Mini Mamba ha alternato uno contro uno e punti rapinati in contropiede per garantire continuità offensiva ai suoi, che poi hanno avuto una marea di extra possessi offensivi garantiti dalla prestazione monstre di Gudaitis (8 rimbalzi offensivi) sotto i tabelloni. Così anche percentuali deficitarie da tre punti (6/22) non hanno impedito di prendere il largo.
Sempre prezioso Vlado Micov, anche lui con mano quadra da dietro l’arco (1/6), ma comunque capace di portare alla causa attacco (13 punti) e il solito contributo di esperienza e giocate utili. Impalpabile M’Baye dopo le cose discrete in Supercoppa, briciole di campo per Jefferson e Abass (11’ totali in due), utile gregariato per Cusin e Cinciarini, autore di soli due punti ma che sono stati quelli del probabile KO tecnico. Sempre assente per infortunio Dada Pascolo.
Sconfitta tutto sommato preventivabile per Cremona, che riesce comunque a uscire a testa alta, pur non avendo mai dato l’impressione di poter impensierire Milano. Sacchetti può certamente ripartire dall’ottimo primo tempo dei suoi, che hanno messo per un po’ i bastoni fra le ruote a una EA7 decisamente sotto ritmo. Alla lunga, però, la mancanza di alternative in attacco è stata letale. Darius Johnson-Odom è andato parecchio male nel suo ri-esordio cremonese e, ugualmente, la coppia dei Diener non ha lasciato il segno sulla partita, con Travis che dimostra di essere ancora abbastanza lontano da una condizione ottimale.
Sims ha fatto molto bene nel primo tempo, mostrando di poter essere un protagonista del campionato, ma alla lunga, un po’ come tutti i compagni, è finito divorato dalle braccia chilometriche di Gudaitis. Landon Milbourne ha avuto qualche sprazzo ma niente più, finendo parecchio stanco con 37’ di utilizzo. Nullo Kelvin Martin, Ruzzier e Portannese non hanno demeritato, dando un discreto contributo dalla panchina, anche se non era da loro che ci si aspettava le giocate per sovvertire un pronostico troppo chiuso.
La Vanoli dovrà tornare in palestra per lavorare e inserire al meglio Johnson-Odom, l’uomo, insieme a Sims, con la qualità maggiore e su cui puntare per raggiungere le vittorie necessarie a guadagnare una salvezza non scontata ma certamente alla portata. Per Milano, invece, questo è solo il primo piccolo passo di una stagione lunghissima, se non altro cominciata con un buon piglio.
Vanoli Cremona – EA7 Emporio Armani Milano 60-76
Parziali: 18-14; 15-22; 13-18; 14-22.
Progressione: 18-14; 33-36; 46-54; 60-76.
MVP: Uno spettacoloso Arturas Gudaitis al debutto nel nostro torneo. Doppia doppia (17+17) non semplice da vedere a queste latitudini.
WVP: Travis Diener è stato l’ombra di quello ammirato nei suoi giorni migliori. L’impressione è che la condizione migliore sia ancora lontana.
Nicolò Fiumi