Roma, 14 ottobre 2017 – Terza di campionato e Virtus Roma “costretta” a battere domani, alle ore 18:00 al Palazzetto dello Sport, la Givova Scafati di Giovanni “Lo Sceriffo” Perdichizzi. Ma perché “costretta”, direte Voi o chiunque altro? In fondo, siamo alle primissime battute di un campionato lungo, estenuante e soprattutto equilibrato, perdere terreno oggi significa poco, Junior Casale Monferrato dello scorso anno docet o, se preferite, Virtus Roma 2015-16, con la celeberrima partenza 0-6.
“Costretta” perché innanzitutto perdere un’altra volta in casa, dopo l’esordio negativo vs Legnano, non è un modo positivo di procedere nel cammino stagionale. Però il popolo virtussino ha capito, questa squadra non è nemmeno lontana parente di quella dello scorso anno, la scelta fatta da Fabio Corbani è stata precisa: fiducia a Tommy Baldasso come play titolare con De Nicolao (al momento out, al suo posto Basile), a surrogarlo e stranieri con caratteristiche diametralmente opposte ai vari Brown e Raffa. Quindi, nonostante sia passato più di un mese e mezzo dalla fase di preparazione, questa Virtus Roma stagione 2017-18 è ancora un work-in-progress con qualche confortante segnale di vita, al momento non molto continuo ma esistente.
A Reggio Calabria infatti, vs la Viola di Marco Calvani (quanti bellissimi ricordi nel vedere il coach romano seduto, ahimè, sull’altra panchina, ndr), i cenni di “ripresa” dalla tramvata presa in faccia vs Legnano nei 15’ finali di gioco della gara si son visti e se non fosse stato per la solita distrazione nel possesso decisivo, oggi staremmo a parlare in maniera non molto differente, il risultato non è mai stato a mio avviso determinante nella valutazione globale di una prestazione sportiva, ma affrontare domani Scafati da 1-1 nello score delle gare sarebbe stato decisamente meglio.
Una Virtus Roma quindi in crescita? Un fattore molto importante che ha determinato la buona prova di Reggio Calabria è stato il rientro in campo di Massimino Chessa – alzi la mano chi se lo aspettava alla luce di quanto dichiarato Fabio Corbani nel post gara vs la CFL Contract – in quanto si è potuto constatare come questa Virtus abbia bisogno di lui come una pianta dell’acqua. Non tanto per la sua mano sovente precisa dalla lunga distanza, sempre importante e capace di scardinare qualunque arroccamento avversario in area a difesa del proprio ferro (esattamente quanto accaduto due turni fa vs Legnano), quanto anche per quello che riesce a trasmettere in campo con la sua esperienza ad una truppa sempre molto giovane, coadiuvato da Capitan Maresca e da Robert Lee, non proprio due timide educande.
Di conseguenza domani ci si attende una prestazione ulteriormente in crescita da parte dell’Urbe e contro una squadra come la Givova Scafati che, reduce da una stagione scorsa ai limiti dell’inverecondo, è invece partita quest’anno molto ben su sia di tono fisico che agonistico. Un ottimo pre-campionato caratterizzato da un per-niente-affatto-malvagio 3 su 3 nelle sfide vs la Leonis Eurobasket Roma, Lo Sceriffo Perdichizzi sta dimostrando che se gli si lascia un buon margine di manovra sin dall’estate, e non in corsa come lo scorso anno (facendo comunque un mezzo-miracolo veste le premesse in cui intervenne), riesce a scaricare a terra tutta la potenza del suo cavallo-motore fatto di sagacia, intuito ed esperienza a questi livelli come pochi altri in Italia.
Di conseguenza, essendo Il Nostro un uomo che non ama inventare bensì lavorare su quello che sa e che meglio conosce come qualcuno forse invece ama dimenticare, per costruire una buona squadra ha chiesto due buoni perni: un play ed un pivot. E Perdichizzi ha edificato gioco e squadra su Anthony Miles, non un play puro al 100% ma un giocatore che in due gare ha già collezionato 18,5 punti, 5,5 rimbalzi, 3,5 assist e 3,5 palle recuperate di media e sul centro Brandon Sherrod, 18 punti e 12 rimbalzi di media, primo in A2 per rimbalzi offensivi, 8 di media, chiaro o no? Come potrete facilmente intuire, con questi due giocatori in campo per gli avversari son sempre dolori, se poi a loro si sommano i “soliti” Nicholas Crow (13,5 punti) e Marco Santiangeli (12,5), allora capirete come la NPC Rieti per batterli abbia dovuto tirare fuori il meglio di se nel primo match del campionato al PalaSojourner (attenzione a questa Rieti, che sembra essere in “emergenza” ogni inizio anno e che poi invece dimostra temperamento e qualità), e come la neo-promossa Cagliari ne abbia beccato 31 di scarto domenica scorsa al PalaMangano.
Ma la Givova non ha solo questi 4 giocatori nel proprio roster: c’è l’ex-Virtus Roma Gabriele Romeo, uno dei pochi a salvarsi lo scorso anno dalla pessima stagione di Agropoli (e che non si capisce perché qualcuno non lo abbia riportato a casa…); c’è l’ex-Stella Azzurra Emanuele Trapani, ragazzo che deve solo curare meglio il suo tiro da fuori ma di cui se ne parla un gran bene; c’è Alex Ranuzzi, reduce da una stagione in chiaro-scuro con la Mens Sana e desideroso di riscatto; c’è Vincenzo Pipitone, ex-Rieti che l’anno scorso fece vedere qualità e quantità guidato da Luciano Nunzi; c’è Gabriele Spizzichini che dopo la vittoria del campionato con la Virtus Bologna nel girone Est, scalpita per dimostrare le sue qualità; infine ci sono due centri come Marco Ammannato ed Andrea Antonaci, con il primo ormai al 4° anno di Scafati e l’altro al suo primo anno da pro, esattamente come Emanuele Trapani, proveniente dalla Stella Azzurra.
Sarà quindi una sfida molto difficile per la Virtus Roma, un test molto delicato per capire ad esempio se Tommy Baldasso inizierà ad attaccare il ferro non limitandosi solo a quel buon tiro da tre che il giovane ha nelle sue corde tecniche ma che rischia di “limitarlo” nella sua personale crescita tecnico-tattica; per vedere se Gabriele Benetti proseguirà nella sua risalita psico-fisica dopo il brutto e lungo problema dello scorso anno; per vedere se Nicolò Basile sarà riuscito a migliorare intesa e condizione con i compagni ma, soprattutto, se Aaron Thomas a sua volta avrà preso maggiore consapevolezza dei suoi grossi mezzi mettendoli a disposizione del team.
Tutti punti interrogativi che saranno svelati tra poco più di 24 ore sperando che la Virtus abbia anche lavorato molto sul fattore “rimbalzi”, la Givova Scafati ha dei giocatori che non perdonano nel pitturato, sarà questa a mio avviso una chiave di volta importante per vincere il match.
Chiudiamo infine con le dichiarazioni del team campano, dal sito www.scafatibasket.com
Assistente allenatore Alessandro Marzullo:
«Affrontiamo la Virtus Roma, che, nonostante le due sconfitte nei primi due turni di campionato, è una buona squadra, dotata di grande atletismo, soprattutto negli americani, e di grande talento ed esperienza negli italiani, come Chessa, Maresca e Landi. E’ una squadra che non merita la classifica che attualmente occupa. Ha perso le prime due gare in maniera rocambolesca, soprattutto la seconda a Reggio Calabria. Mi attendo quindi una squadra agguerrita e determinata a conquistare la prima vittoria stagionale dinanzi al proprio pubblico. Noi arriviamo a questo incontro dopo una buona partita. Ci siamo allenati bene e siamo pronti a disputare la stessa gara solida dell’esordio a Rieti, magari provando stavolta a completare l’opera, con maggiore precisione e cinismo negli ultimi minuti».
Dichiarazione del centro Marco Ammannato:
«Voglio innanzitutto ringraziare i tifosi per il sostegno che abbiamo ricevuto da loro nell’esordio casalingo, dopo i due punti buttati a Rieti. Ora ci attende la seconda trasferta stagionale contro la Virtus Roma, squadra che cerca sempre il contropiede e tira molto dalla lunga distanza, quindi dovremo essere bravi a contenerli. Stiamo bene, siamo reduci da una buona vittoria, frutto di una gara nella quale abbiamo continuato a difendere forte anche quando eravamo in vantaggio: è questo lo spirito che ci permetterà di arrivare lontano, se continueremo a farlo sempre. Vogliamo riprenderci i due punti lasciati a Rieti dopo un dominio di 38’, sappiamo le difficoltà della sfida, ma vogliamo andare ad imporci: Scafati non ha mai vinto a Roma nella sua storia e vogliamo sfatare questo tabù. Il fatto che i nostri prossimi avversari sono reduci da due sconfitte di fila non deve farci abbassare la guardia, dobbiamo restare in ritmo sia nella testa che nelle gambe, perché in questo campionato le squadre che giocano in casa godono di un grosso vantaggio, quindi dovremo restare concentrati per tutti e quaranta i minuti di gara»
Fabrizio Noto/FRED