Pesaro, 15 ottobre 2017 – Vuelle Pesaro e Segafredo Virtus Bologna danno vita ad una grande sfida che ricorda i bei tempi di una volta, sia per lo spettacolo dato sugli spalti da un arena infuocata da ambedue le tifoserie, ma soprattutto per lo spettacolo di agonismo e buon basket visto in campo da parte di entrambe le formazioni.
Se da un lato Ramagli ha potuto sfoggiare un Alessandro Gentile hors categorie che, per il bene di tutto il movimento italiano, sembra che si stia ritrovando, la Vuelle ha messo in mostra ancora una volta un gran carattere ed una prestazione corale con la quale è riuscita a sopperire quanto meno in parte ad un infortunio che a messo fuori causa Dallas Moore dall’inizio del secondo quarto.
Senza il suo alfiere, nonché miglior marcatore nelle prime due giornate del campionato italiano, c’era il rischio che i padroni di casa venissero travolti da una formazione avversaria apparentemente superiore in tutto, invece i ragazzi di Leka si stanno rivelando dei giocatori dal gran carattere, capaci di rimanere in partita fino alla fine e, anzi, facendo temere alla Segafredo una nuova beffa nel finale.
La Virtus Bologna in effetti ha condotto il match dall’inizio alla fine, fatta eccezione per un brevissimo frangente proprio in apertura di secondo tempo, ma non è mai riuscita a chiudere la partita a causa dell’energia con cui gli avversari, soprattutto tra i lunghi, sono riusciti a sopperire al divario tecnico.
Detto di un Gentile junior in versione deluxe, Ramagli può ringraziare nel finale la verve di Lafayette, capace di svegliarsi in tempo per segnare il canestro di fatto decisivo, quando già in precedenza nell’ultimo quarto aveva dato una buona mano al talento italiano.
La Vuelle Pesaro, in contumacia forzata di Moore, ha trovato tante buone cose che l’hanno tenuta a galla, cominciando dall’atletismo di Omogbo, passando dalla buona tecnica di Mika e per finire al solito Ceron tutto cuore nonché ad un Little che finalmente ha esordito distinguendosi per la sua buona mano.
La Segafredo Bologna ha finalmente Stefano Gentile a roster, ma la guardia come previsto non toccherà il campo, non essendo ancora pienamente recuperato; la Vuelle parte con Little in panchina in favore di Bertone, in attesa di farlo esordire a partita in corso.
Come previsto la Vuelle Pesaro parte a briglie sciolte ma l’esito è drammatico. Subito Alessandro Gentile fa capire di essere dentro il match segnando il primo canestro e nel prosieguo, dopo il momentaneo pareggio di Ceron, la Segafredo va in fuga.
Sospinta non solo da un Gentile junior che per i ragazzi di Leka è semplicemente inarrestabile, ma anche da uno Slaughter che sotto i tabelloni fa la voce grossa sia come presenza realizzativa che alla voce rimbalzi, la Segafredo Bologna dopo meno di cinque minuti è sul +11 (4-15), mentre i padroni di casa sono sopraffatti sia dalla tensione ma soprattutto dalla presenza fisica degli avversari.
Leka non può fare altro che chiamare time out e la mossa, per quanto obbligata, produce i suoi effetti; la Virtus Bologna si adagia un po’ sugli allori e allora viene fuori il carattere che, con grande grinta, riesce gradualmente a limare lo svantaggio.
Al rientro in campo esordisce Little, il quale subito mette a segno due tiri liberi; poi, mentre gli ospiti mettono a segno un solo canestro con il solito Ale Gentile in tre minuti, la Vuelle si rifà sotto grazie soprattutto all’energia di Mika ed Omogbo.
Tuttavia a un minuto e mezzo dalla fine la Segafredo Bologna è ancora sul + 7 (14-21) con 4 tiri liberi in fila di Lawson, ma poi un inaspettato parziale di 6-0 permette ai pesaresi di chiudere solo sul -1 (20-21) come riconoscimento per i propri encomiabili sforzi.
In apertura di secondo quarto la Vuelle Pesaro mette addirittura il muso avanti con una tripla di Monaldi, cui però risponde Umeh con altre due triple consecutive che permettono agli ospiti di ristabilire le distanze.
Si segna solo da tre e, infatti, i padroni di casa tornano ancora a -1 con una tripla di Ceron, ma poi la Virtus Bologna allunga nuovamente arrivando a +7 (28-35) con Ale Gentile ed Aradori sugli scudi; la Victoria Libertas torna a soffrire, anche Dallas Moore trascorre quasi tutto il quarto negli spogliatoi alle prese con una botta rimediata all’inizio, ma dimostra un gran carattere e cerca di ribattere colpo su colpo. Una tripla di Little porta le squadra ancora a breve distanza (35-38) ma poi torna a farsi sentire Slaughter sotto i tabelloni e, grazie anche a 5 punti di Lafayette in chiusura di quarto, gli ospiti possono chiudere sul +8 (37-45).
La Vuelle è ancora in vita ma quando si torna in campo Dallas Moore si accomoda in panchina e le speranza sembrano ridursi al lumicino, anche perché Gentile riprende il suo discorso con il canestro e la Segafredo torna subito sul +10.
Little risponde subito con un gioco da tre punti e poi Leka ordina la zona ma, invece di sparigliare le carte, la Segafredo non si fa trovare impreparata e vola sul +12 (42-54) con due triple di Ndoja e Lafayette.
Ancora una volta i padroni di casa sembrano barcollare ma, in assenza del faro Moore, trovano qualcosa di prezioso da tutti i suoi compagni di squadra; così, grazie ad un sorprendente Monaldi ma anche a Mika ed Omogbo, la Vuelle riesce a rimanere sempre tra i 5 ed i 7 punti di svantaggio, per chiudere poi sul -4 (59-63) con due tiri liberi di Ancellotti.
Nell’ultimo quarto il leitmotiv non ambia; la Segafredo conduce sempre il match ma non riesce a scrollarsi di dosso un’irriducibile Vuelle che, in apertura, si riporta addirittura a – 1 con una tripla di Bertone ma poi il solito Gentile, aiutato da un gioco da tre punti di Rosselli, ristabilisce le distanze.
Sembra che gli sforzi di Pesaro non possano portare a niente di più che rimanere in scia degli avversari, anche perché Gentile continua imperterrito nel suo show offensivo ed anche Lafayette si è definitivamente risvegliato, ma a poco più di tre minuti dalla fine i pesaresi si ritrovano ancora a – 2 (73-75) grazie ad una tripla di Little e ad un canestro di Mika.
In un palazzo infuocato Ramagli deve chiamare time out, anche perché la partita è evidentemente riaperta e, anche dopo il minuto di sospensione, la Segafredo soffre le pene dell’inferno e rivede i fantasmi della trasferta di Trento.
Gentile, nonostante venga triplicato, segna ancora per il 73-77, ma Ceron replica subito con due tiri liberi; seguono momenti di grande tensione per gli ospiti, con una attacco che non trova più soluzioni ad alte percentuali e Pesaro comincia a crederci.
Ci pensa Lafayette a togliere le castagne dal fuoco ai suoi, grazie ad una canestro inventato sullo scadere dei 24 secondi che di fatto mette la parola fine sulla partita; la Vuelle, nonostante ci sia ancora tempo per sperare, va a sbattere contro la difesa avversaria e non riesce più a segnare, mentre due tiri liberi di Aradori fissano il punteggio finale sul 75-81.
Victoria Libertas Pesaro – Segafredo Virtus Bologna 75-81
Parziali: 20-21; 17-24; 22-18; 16-18
Progressione: 20-21; 37-45; 59-63; 75-81
Mvp: quello di Alessando Gentile è stato a tratti un one man show che, come ha detto il suo coach Ramagli nel dopo gara, testimonia il fatto che il figlio d’arte sta trovando la strada giusta per ritornare ai fasti di poco tempo fa; l’ala della Segafredo mostra ancora delle titubanze al tiro ma a questi livelli è semplicemente illegale, come dimostrano i 27 punti conditi da sette rimbalzi.
Wvp: è veramente ingeneroso indicare un peggiore in campo in un’encomiabile prestazione corale come quella di Pesaro di questa sera, tuttavia se c’è da trovare un anello debole nella truppa di Leka, questo forse va cercato in Pablo Bertone, argentino dalla consueta garra ma che a questo livello fatica ancora ad inserirsi.
Spogliatoi
Spiro Leka
c’è molto rammarico per il risultato ma i miei ragazzi devono essere orgogliosi per come stanno lavorando e per come hanno saputo entusiasmare il pubblico in queste tre giornate. Purtroppo il nostro destino è che non riusciamo mai a giocare al completo; nell’intervallo, dopo l’infortunio di Moore, ci siamo detti di fare tutti uno sforzo in più per supplire alla sua assenza e non posso che essere soddisfatto per quello che si è visto in campo…….a parte il risultato finale. Noi non abbiamo mai mollato ma abbiamo dovuto fare i conti con un certo Alessandro Gentile, che quando è sereno è un giocatore di tutt’altra categoria. Siamo pronti alla prossima battaglia, sperando di avere buone notizie da Moore.
Alessandro Ramagli
devo dire che sono piacevolmente sorpreso da quello che ha messo in mostra Pesaro e dall’ambiente che ho trovato qui stasera. Noi abbiamo condotto costantemente la partita ma non siamo mai riusciti a chiuderla anzitempo, perché abbiamo dovuto fare i conti con il carattere messo in mostra dagli avversari, nonostante l’infortunio di Moore. La nostra la definirei una prova di personalità, quella che ci era mancata a Trento e che invece oggi si è vista; però dal punto di vista prettamente tecnico – tattico direi che siamo ancora indietro e dobbiamo lavorare tanto. Gentile oggi era sicuramente ispirato e noi siamo stati bravi a cavalcare la sua ispirazione; rivederlo così mi fa contento e deve fare contenta tutta la pallacanestro italiana…….lui deve solo continuare a lavorare con questa concentrazione e questa umiltà.
Giulio Pasolini