Primo derby stagionale per i ragazzi di Montesacro, che oggi sabato alle 19, se la dovranno vedere contro la Stella Azzurra. Cammino diverso per le due squadre in campionato, con record diametralmente opposti. La squadra nero stellata di Coach D’arcangeli, reduce dal quasi successo contro Palestrina, si presenta al PalaDonati con due vinte ed una persa, che paradossalmente infonde fiducia all’ambiente. Per Coach Polidori, vincente ad Isernia nell’ultimo turno, situazione opposta, ma con le medesime sensazioni.
La storia cestistica di queste due società continua ad incrociarsi, proponendo nuove sfide, che in campo giovanile, ormai stabilmente, approdano sulla ribalta nazionale a livello giovanile. Da qualche stagione, tuttavia, mancava la possibilità di confronto tra le versione senior, che oltre ad accendere la fantasia dei rispettivi tifosi, richiamerà in tribuna molti appassionati della palla a spicchi. Due squadre vicine, territorialmente confinanti, ma mai così diverse e lontane per filosofia, ed applicazione dei propri programmi.
Deus ex machina degli stellini, Germano D’Arcangeli, capace di raccogliere la sfida, riportando in alto il blasone di una squadra nobile. Intensità mentale, ed una fisicità atletica, sono il credo di questa società; un mix esplosivo e dirompente, che solo pochi possono vantare di saper maneggiare, e tra questi pochi, qualche volta la Tiber. Una cantera quanto mai globalizzata, in linea con l’evolversi dei costumi sociali moderni, non necessariamente cestistici, rende il progetto della squadra di via Flaminia, indubbiamente innovativo sulla piazza romana ed apprezzabile in senso generale. Di contro, l’alter-ego, per antonomasia.
La Tiber, che fin dalla nascita, ha inteso identificarsi come realtà del proprio territorio, vantando di portare avanti ragazzi, espressione di quel territorio, che invecchiando, dismessi i panni da giocatore, sono diventati allenatori e dirigenti della società. Una Tiber a KM zero! Ribattezzata così scherzosamente dal suo attuale allenatore, può essere considerata a tutti gli effetti una squadra dalla Denominazione d’Origine (cestistica) Controllata, che ha fatto uscire dalla propria palestra, la stessa da cinquant’anni, tanti giocatori, che hanno poi calpestato (anche oggi), assi di legno pregiato in giro per l’Italia. La partita a cui assisteremo, sarà la perfetta trasposizione dei concetti che abbiamo cercato di sintetizzare. La Stella con un chilometraggio anagrafico minore, cercherà di tenere il ritmo alto, caricando a testa bassa come d’abitudine. La fisicità dei propri giocatori, porterà ad un livello più altro lo scontro che anche tecnicamente sarà interessante. Forte delle due dimensioni (esterna ed interna), che fin ora hanno regalato successi, gli accoppiamenti difensivi ed offensivi metteranno in luce duelli individuali importanti.
Occhi puntati su Corbinelli vera SG, che sta viaggiando ad un ritmo di triple segnate impressionante. Attenzione anche nel pitturato con Cassar, miglior under dell’ultimo turno di campionato, pivot stanziale old-stile, come piace a noi, ed a Bayehe gemello diverso, che del proprio atletismo fa il marchio di fabbrica. Tuttavia i bluarancio, dovranno essere rispettati, lo sanno i giocatori e lo Staff Tecnico della Stella. La seniority di Padovani Bertoldo, Napoliltano, Ricciardi, è una di quelle cose che non ti fa dormire tranquillo. La batteria di esterni tiberina, non è da meno dei rivali, anche a dispetto delle non brillanti percentuali che fino a ieri (non oggi) non hanno premiato i ragazzi di Montesacro. Anche sotto le plance, la Tiber, è attrezzata per giocare la propria partita. Valentini, miglior Under nel turno precedente a quello di Cassar, nel giro dei medagliati tricolore di Capobianco al Cairo (out solo per un infortunio), è una certezza, a cui va aggiunto Padovani, lo stesso Napolitano ed in chiave forse tattica anche Ridolfi. I tatticismi, che i rispettivi Staff tecnici hanno preparato, e gli eventuali aggiustamenti che saranno adottati in relazione agli sviluppi che la partita proporrà , saranno la ciliegina sulla torta di questa sfida. Un derby che si rispetti, essendo fuori da ogni pronostico, suggerirebbe allo scommettitore più navigato di giocare la tripla. A tutti gli altri, se possano domandarsi chi potrà vincere, rispondiamo di venirla a vedere, perché i derby non sono una partita, ma …la partita!
Alessandro Barilani
Ufficio Stampa US TIBER BASKET