È un Marco Sodini soddisfatto quello che si presenta nella sala stampa del “PalaDelMauro” di Avellino, consapevole che la sua Red October ha tenuto testa per oltre 35’ ad una grande squadra come la Sidigas, tra le candidate alla vittoria finale. E lo conferma lo stesso Sodini nel post gara: «Come prima cosa, quando succede che una squadra dimostra di essere nettamente superiore all’altra, bisogna soltanto farle i complimenti. Prima della partita avevo parlato con lo staff tecnico di Avellino e gli avevo detto che mi sembravano la squadra più consistente insieme a Venezia in questo inizio di stagione, anche più di Milano. Nel momento in cui hanno deciso di alzare il tasso d’intensità su ambo i lati, difensivo e offensivo, hanno ottenuto un ritmo che noi non siamo mai riusciti a pareggiare. Questo ha creato la distanza tra le due squadre ed il primo quarto non deve trarre in inganno. Ho dovuto usare presto la zona perché non riuscivamo a contenere l’uno contro uno. Inoltre, perdiamo sempre la battaglia a rimbalzo, come è accaduto nelle ultime tre partite. Giocando fuori casa, per la struttura della nostra squadra, non possiamo permetterci di regalare secondi possessi agli avversari, come abbiamo fatto con Avellino».
Tuttavia, l’allenatore della Red October trova anche alcuni aspetti positivi nel ko con la Scandone: «Non abbiamo mai mollato – afferma il coach toscano – nonostante abbiamo fatto grandissima fatica ad eseguire in attacco, per merito di Avellino ma anche per demeriti nostri. Dobbiamo comunque migliorare nelle spaziature, non ideali di fronte ad una difesa organizzata come quella della Sidigas. Troppi tiri forzati e la nostra percentuale da tre ne ha risentito, nonostante le nostre ottime individualità. Sicuramente, però, abbiamo allungato il tempo in cui siamo riusciti a competere e lo abbiamo fatto contro una squadra di buon livello, oltretutto fuori casa. Dobbiamo migliore la nostra pericolosità interna e dobbiamo essere più bravi a togliere dei break decisivi agli avversari. Siamo un gruppo nuovo, sarebbe stato superbo pensare di andare ad Avellino per vincere. Tutti hanno lottato – conclude coach Sodini – e ringrazio i nostri tifosi per averci applaudito e supportato nonostante il lungo viaggio».