Approccio morbido, spavaldo da una parte, approccio perfetto e duro dall’altra. A voler fotografare con un solo scatto la gara dell’Adriatic Arena tra VL Pesaro e Guerino Vanoli Basket Cremona si potrebbe usare questo. Confortata dalle belle figure mostrate in giro nonostante le 3 sconfitte su quattro partite, la squadra di casa ha pensato di poter giocare e vincere la sfida con Cremona in modo facile forse rispetto alla caratura delle avversarie con cui ha giocato. Ma essendo una squadra giovane ha sbagliato il modo di iniziare la partita lasciando che gli avversari se ne appropriassero un pò alla volta ma in modo inesorabile e senza possibilità di recupero.
Le cifre delle statistiche sono impietose anche se strane: Pesaro ha preso 51 rimbalzi a 35, ha avuto una valutazione di 87 a 68, tirato 33 liberi contro 11. Ma…ha perso 17 palloni e raccolto il 5,6% sì il cinque virgola sei per cento da tre, 1 su 18…”E quando gli avversari – dice Elisabetta Ferri de Il Resto del Carlino di Pesaro – segnano da tre (11 su 30 per Cremona,ndr) mentre tu segni solo da 2, la forbice nel punteggio si allarga sempre di più”. Già tutt’altro che banale come osservazione alla luce anche dei sei tiri liberi sbagliati da Pesaro e del divario finale comunque contenuto in 11 punti. E che comunque al pubblico pesarese non è piaciuto affatto…
Per la Vanoli Cremona Darius Johnson-Odom è stato chirurgico: per lui 20 punti con 5/9 da 3, 6 assist e 4 rimbalzi. In doppia doppia Henry Sims (17 punti e 10 rimbalzi), mentre Ricci ne ha scritti 12 con 3/4 da tre. Ma tutti gli uomini di Sacchetti, ad eccezione di Travis Diener, sono andati a referto. Per Pesaro il migliore è stato Omogbo con 21 punti, 18 rimbalzi e 9 falli subiti per 39 di valutazione. 19 punti a testa per Eric Mika e Dallas Moore che ha aggiunto anche 13 rimbalzi.