Sesta di campionato che propone un posticipo domenicale tutto da gustare. Milano contro Virtus Bologna è la storia del basket che continua a scrivere nuove pagine. E’ il ritorno di Alessandro Gentile al Forum. E’ la gara di una EA7 che arriva da due brutte sconfitte consecutive tra campionato e Eurolega e vuole ricominciare a sorridere. Il tutto tra due squadre che hanno tutto per essere ancora sul campo a giocare quando si inizieranno ad assegnare i trofei.
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO
Primo momento di difficoltà stagionale per l’Olimpia Milano che è reduce da tre KO nelle ultime quattro partite, con gli ultimi due abbastanza pesanti sui campi di Sassari e Maccabi Tel Aviv. Le scusanti ci sono: settimana scorsa il doppio impegno europeo ha certamente inficiato la prestazione domenicale in campionato, e lo Yad-Eliyahu non è di sicuro il campo più semplice su cui andare a vincere. Ma è innegabile che i lombardi abbiano avuto una leggera flessione nelle proprie prestazioni, fin qui abbastanza incoraggianti. Si torna allora al Forum per respirare aria di casa e mettersi alle spalle il momento no. Ma l’avversaria non è delle più morbide. Arriva una Virtus Bologna vogliosa di dimostrarsi ancora all’altezza delle migliori del torneo, dopo la beffa di domenica scorsa con Venezia. E gli uomini di Pianigiani dovranno fare grande attenzione ai bianconeri, in particolare, ovviamente, a quell’Alessandro Gentile che vorrà dimostrare tanto all’ambiente meneghino e al suo ex coach. L’arma su cui puntare è certamente l’impatto che ha avuto, e continua ad avere, Arturas Gudaitis, senza ombra di dubbio uno dei giocatori di maggior impatto del campionato. Il lituano viaggia con delle statistiche assurde se considerato il minutaggio limitato che gli viene concesso (19,6 minuti a incontro). Attualmente è terzo in assoluto per valutazione (20,4), ha il miglior rating offensivo del campionato con un pazzesco 165,2 e il miglior rating difensivo di squadra con 97,2 che genera un rating complessivo per cui, con lui in campo, l’Olimpia produce 69 punti in più degli avversari su cento possessi. Numeri che lo rendono chiaramente l’uomo di riferimento, insieme, come ovvio che sia, a Andrew Goudelock, l’arma offensiva da uno contro uno che può risolvere tanti problemi. Da chi, invece, si continuano ad attendere segnali di ripresa è Jordan Theodore, che fin qui sta faticando più del previsto a far girare l’attacco meneghino, non casualmente penultimo del campionato per quanto riguarda la percentuale di canestri assistiti sul totale di squadra. L’ex Banvit non ha ancora completamente in mano le chiavi del gioco e soprattutto la sua convivenza con Goudelock finora non è stata particolarmente redditizia. L’EA7 ha comunque il pronostico dalla sua. Roster più lungo, maggiore qualità e fisicità complessiva. Servirà non farsi trascinare dall’emotività del momento per giocare la propria pallacanestro e rimettersi prontamente in carreggiata.
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA
Il ko in volata di domenica scorsa contro Venezia non è ancora stato del tutto digerito che la Segafredo deve già prepararsi a un altro scontro tremendo. La trasferta di Milano è l’ultimo episodio di un trittico da urlo (dopo le ultime due partite con Sassari e Venezia) e sicuramente anche il test più complicato, vuoi anche per il fatto di giocare in trasferta. Fin qui la Ramagli band ha sempre dimostrato di poter tenere egregiamente il campo con tutti, costruendo in ogni singola partita vantaggi cospicui, quasi sempre sperperati. Per pensare di fare il colpaccio in Lombardia, allora, servirà un maggiore raziocinio all’interno della partita, anche se queste prime cinque giornate hanno insegnato come Bologna produca il meglio di se quando gioca alzando i ritmi e prendendosi qualche rischio extra. Nei fatti, quando è stato il momento di gestire si è sempre vista la faccia peggiore della squadra. Si tratta, contestualmente, di un dato di fatto e di una peculiarità su cui lavorare per uno spartito su cui potrebbe essere assai pericoloso impostare la partita di domenica. Milano non ha certo problemi a giocare ad alti punteggi, per talento e lunghezza di organico. Inoltre, non ci sarà l’apporto dei 5000 del Paladozza, ad oggi un vero sesto uomo. Occorrerà, dunque, una partita gestita in maniera saggia. Riflettori, ovviamente, su Alessandro Gentile, alla prima da ex su quello che è stato il suo campo fino a qualche mese fa. Altro test importante per lui, che fin qui non ha praticamente steccato una partita, ma ora dovrà dimostrare di sapere gestire anche i suoi nervi, in una gara che psicologicamente per lui non sarà delle più facili. Regia e pitturato, poi, saranno i luoghi dove potrebbe decidersi il match. Oliver Lafayette deve riscattare la prestazione opaca contro la Reyer, cercando di sfruttare le difficoltà di Theodore. Marcus Slaughter (in forte dubbio, però, per un infortunio a una caviglia nell’ultimo allenamento) dovrà ancora fare gli straordinari contro Gudaitis, Mbaye e tutti la compagnia di lunghi milanesi. La Virtus, come domenica scorsa, arriva con il solo obiettivo di capire a che punto è nella sua crescita. Non c’è obbligo né tanto meno attesa di vittoria. Andrà però fatta una partita molto attenta, per evitare un ko pesante che potrebbe minare, a livello di consapevolezza, quanto di buono prodotto fin qui.
Nicolò Fiumi