E’ l’uomo del giorno. Andrea Diana da Livorno oggi ruba la scena, o meglio, il proscenio della palla a spicchi italica ergendo la Sua creatura, la Germani Basket Brescia, al primo posto in classifica dopo 7 turni da invitta: mai un inciampo, percorso netto, un accadimento sportivo che rimarrà nella storia non solo del club ma anche della pallacanestro italiana e, ne siamo certi, anche nella memoria di chi ama le belle storie da raccontare.
Livornese DOC, amante del gioco del basket nelle sue pieghe più particolari ma anche e specialmente della gestione umana degli atleti, Andrea è da diversi anni a Brescia, condividendo passione, idee e programmi della dirigenza lombarda che con costanza e pervicacia voleva arrivare al basket di vertice in poco tempo.
Ora, assieme al Presidente Graziella Bragaglio, al GM Sandro Santoro nonché all’intero staff tecnico-dirigenziale, si gode questo momento che passa attraverso un anno, quello passato, del debutto per la prima volta in Lega A con relativa conquista delle F8 di Coppa Italia alla “delusione” della non partecipazione ai Playoffs sfumati per un nonnulla in quel di Capo D’Orlando.
Ma Andrea Diana è una persona saggia, conosce perfettamente che la stagione della sua Brescia, al momento trionfale, può girare in senso contrario in poco tempo. Allora, nel modo più tradizionale possibile, testa bassa, lavoro, lavoro ed ancora lavoro per rafforzare il concetto che la serietà alla fine paga sempre. Del resto la Leonessa non vuole essere una meteora, vuole regnare nella savana del basket italiano e chissà, domani anche in quella europea ma solo dopo aver consolidato alcuni squadra, società, con il nuovo palazzetto che vedrà la luce nel 2020, forse anche prima.
Dunque lo abbiamo intervistato oggi facendoci raccontare un po’ della sua storia, di quello che è stato nel passato di qualche tempo fa ma soprattutto di quello che è oggi la Germani Basket Brescia .
Buon ascolto
Fabrizio Noto/FRED