Neanche i campioni in carica riescono a fermare i lanciatissimi Celtics, arrivati a 14 vittorie in fila. Kyrie Irving si sveglia nel finale segnando 11 dei suoi 16 punti nell’ultimo quarto, ma il migliore è Jaylen Brown con 22 punti in una serata terribile dopo la morte del suo miglior amico.
Ai Warriors non bastano i 24 di Kevin Durant. Vincere 13 partite consecutive non è una cosa da tutti, ma vincere anche la 14^ rimontando 17 punti di svantaggio contro i campioni in carica dei Golden State Warriors vale qualcosa in più — la certificazione di appartenere alla categoria delle contenderindipendentemente dal record a fine anno. Per riuscirci i Celtics si sono dovuti affidare ancora una volta alla loro difesa, la migliore della NBA, tenendo gli Warriors sotto i 90 punti segnati per la prima volta da quando Curry, Durant, Thompson e Green giocano insieme.
Al Horford e soci sono riusciti nell’impresa di tenere a bada un attacco che prima di questa partita viaggiava a 116 punti su 100 possessi (un passo che sarebbe da record nella storia della NBA) a solo 89.5 di rating offensivo, bloccando l’esecuzione a metà campo degli Warriors e limitandoli al 46% di percentuale effettiva dal campo.
Il ritorno di Chris Paul viene festeggiato dagli Houston Rockets con un’abbuffata di punti: all’intervallo sono già 90 quelli segnati dagli uomini di D’Antoni, pareggiando la seconda miglior prestazione della storia NBA. Harden è il protagonista con 33 dei suoi 48 nel facile successo sui Phoenix Suns. Se nella gara tra Boston Celtics e Golden State Warriors sono state le difese a dominare in una partita dal punteggio basso, nella partita tra Houston Rockets e Phoenix Suns non si sono viste proprio. Gli ospiti, che hanno riabbracciato Chris Paul per la prima volta dopo un mese, hanno messo subito in chiaro di essere arrivati in Arizona per regalare un clinic offensivo: 45 punti nel primo quarto (+22 sui Suns), 90 all’intervallo (seconda miglior prestazione di sempre pareggiata) e 142 alla fine (miglior prestazione dell’anno finora). Al centro di tutto non poteva che esserci James Harden, che contro l’inesistente difesa di Phoenix si è fatto un’abbuffata di statistiche: a fine gara il suo tabellino recita 48 punti, 12/22 dal campo, 6/11 da tre punti e un perfetto 18/18 ai liberi, arrotondato anche da 7 assist in 34 minuti e mezzo sul parquet con i quali è diventato il miglior realizzatore della lega superando Giannis Antetokounmpo.
Data | Risultato | ||||
---|---|---|---|---|---|
17/11 02:00 | ![]() |
BOSTON CELTICS | 92-88 | GOLDEN STATE WARRIORS | ![]() |
18:28, 42:47, 68:68 | |||||
17/11 04:30 | ![]() |
PHOENIX SUNS | 116-142 | HOUSTON ROCKETS | ![]() |
23:45, 65:90, 91:120 |