Roma, 25 novembre 2017 – La Leonis Eurobasket Roma ritorna in casa per il primo di due turni consecutivi al Palazzetto dello sport, terreno molto meno amico del solito in questa prima, deludente parte della stagione. Due sfide che diranno molto sul futuro dell’ambiziosa squadra del Presidente Armando Buonamici e contro due squadre per niente malleabili, le due lombarde terribili della Remer Treviglio, domani appunto, e la FCL Contract tra 8 giorni.
Ma, come si suole dire, pensare ad una gara alla volta aiuta a tenere il cuore caldo e la mente fredda senza mettersi in testa tabelle di percorso che finiscono poi spesso per fallire, ammesso poi che sia questo il problema principale di una Leonis Roma così difficile da decodificare in questo suo percorso così accidentato.
Ne parleremo dopo, intanto ecco la Blu Basket Remer Treviglio da superare. La squadra che vede Adriano Vertemati alla guida tecnica del team dal 2011 non ha cambiato più di tanto rispetto alla scorsa stagione, nelle pieghe della filosofia del club, assolutamente fondata sui principi del passo lungo quanto la gamba. Dopo una partenza negativa condizionata da un assetto fisico di diversi giocatori non al meglio, con uno score negativo 0/4 iniziale in termini di vittorie (L vs Trapani, Tortona, Agrigento e Casale), ha di recente reagito dando una scossa alla classifica e collezionando ben 3 W (vs Rieti, Cagliari e Napoli), inframezzata dalla discussa sconfitta casalinga proprio nel derby vs la FCL Contract Legnano, i biancoblu lombardi hanno ripreso a macinare il loro gioco molto perimetrale e nel quale si trovano a loro agio una vecchia conoscenza del parquet romano, l’ex-Virtus Roma Alan Voskuil, al quale è stato affiancato Bryce Douvier, entrambi con un fatturato da 14,5 p.ti/gara.
Per il resto la truppa italica è ancorata al play Tommaso Marino ed al Capitano coraggioso, il centrone Lele Rossi, rispettivamente 5 e 6 anni per loro in biancoblu ed irrorata dai soliti Luca Cesana ed Andrea Mezzanotte (medaglia d’argento ai Mondiali U19 la scorsa estate in Egitto, occhio a non dare troppo spazio al suo tiro da 3, ad oggi viaggia con il 54%), con Andrea Pecchia che, assieme al ritorno a Treviglio dell’ex-Ferentino Tommaso Carnovali, forniscono una cerniera offensiva perimetrale appunto da non sottovalutare. Chiudono infine il roster Jacopo Borra (sfortunato in quando assente domani per infortunio ma out da circa un mese), e Mattia Palumbo.
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Comunque sia, capacità o meno di Treviglio di saper e voler creare domani dei grattacapi alla Leonis, fattore del quale chi vi scrive non dubita affatto, non è per nulla retorico affermare che ormai la squadra romana dovrebbe pensare molto di più a se stessa e forse un po’ meno all’avversario di turno. Sono ormai state giocate ben 8 gare ed appare chiaro come il sole che la squadra ora in mano ad Andrea Turchetto debba decidere cosa voglia fare da grande. Non è una provocazione, dopo aver visto la bella anche se contraddittoria vittoria vs Latina di due settimane, squadra per nulla malleabile, ci si attendeva una pari, se non migliore, prova in quel di Reggio Calabria contro una squadra per niente facile da battere ma dalle caratteristiche tecniche abbordabili parametrizzate al roster romano.
Invece un altro rovescio. Dopo un primo periodo del match ed oltre al PalaCalafiore condotto abbastanza bene in termini di presenza su tutto il campo, la Leonis si scioglieva come accade ai ghiacciai del polo in estate inoltrata, subendo oltre il lecito la mossa di quella vecchia volpe di coach Marco Calvani di attaccare, alle costole di Moe Deloach, una sorta di pittima nella figura di Riccardo Rossato, rallentando di molto l’efficacia offensiva dei romani e di fatto consegnando la gara ai calabresi, molto più determinati dei loro avversari nel vincere la sfida.
Ecco dunque il problema: com’è possibile che un roster così interessante – oserei direi ormai solo sulla carta? – come quello della Leonis non riesca a reagire di squadra ad una mossa anche logica come quella appena citata da parte della squadra avversaria, che decide cioè d’isolare il giocatore più importante, emotivamente parlando e non solo, per limitarne il potenziale singolo offensivo ma anche globale? I soli 10 punti di Moe Deloach come singolo a fine gara e la misera quota di 60 nel totale sono la testimonianza fedele che questa Leonis non è ancora una squadra, che non ragiona ancora da squadra e, forse anche peggio, non combatte ancora da squadra.
Un problema non da poco perché le variazioni degli schemi sui due lati del campo possono esserci eccome ma se non c’è la “chimica” di squadra all’interno della stessa…Ebbeh, quella non la compri al mercato. Se in campo accade che la gara scivoli via, una squadra in quanto tale oggi con un giocatore, domani con un altro reagisce. Capita anche di perdere nonostante la reazione, certo, ma almeno si “combatte” da squadra. Oggi la Leonis deve iniziare a sciogliere questo nodo, deve dotarsi di maggiore coraggio e forza d’animo cercandolo all’interno del gruppo, senza pensare troppo, ad esempio, al passaggio mai o mal ricevuto in attacco per un canestro sicuro bensì lavorare con durezza mentale per cercare di superare la difficoltà del momento, aiutandosi l’uno con l’altro.
Sembra quindi abbastanza banale e lapalissiano scrivere che se non si “controlla” questo processo domani e tra 8 giorni e forse per il resto della stagione la Leonis è destinata a sudare parecchio per portare a casa una sola gara, elemento già problematico di per se in un campionato così dannatamente equilibrato.
Dopo la vittoria contro Latina nessuno pensava che i problemi fossero d’incanto spariti ma neanche che a Reggio Calabria sarebbero riemersi, forse anche peggio di prima. Vedremo domani allora se Capitan Bonessio & Co riprenderanno idealmente il discorso iniziato vs Latina o se subiranno la Remer come han subito la Metextra, il campionato rischia di scappare via continuando a perdere partite.
Infine ecco le dichiarazioni da parte del team romano, iniziamo con l’Assistant Coach di Andrea Turchetto, Luca Di Chiara
“Affrontiamo una squadra tendenzialmente basata sulla stessa ossatura dello scorso anno, nuovamente guidata da coach Vertemati. Il cambio di stranieri, con il ritorno di Carnovali dà loro una spiccata vocazione perimetrale, che accresce la loro tendenza a giocare in velocità ed aprire il campo, visto l’infortunio di Borra. Dovremo fare attenzione ai loro punti chiave, ben definiti, e al loro momento positivo, che li ha visti vincere tre delle ultime quattro partite, compresa la non facile trasferta di Cagliari, dopo un inizio negativo”.
Ecco invece il pensiero di Eugenio Fanti
“Treviglio è sicuramente un’ottima squadra, ben allenata e composta da un mix di giocatori giovani ed esperti, ma noi vogliamo riscattarci da un periodo negativo che stiamo attraversando, sapendo che abbiamo tutte le carte in regola per riuscirci, a patto di cambiare atteggiamento e giocare una partita “con la bava alla bocca”. Loro proveranno ad approfittare della nostra situazione, ma noi non possiamo permetterglielo”.
Si gioca: Palazzetto dello Sport viale Tiziano in Roma, ore 17:00 con diretta su LNP Tv
Arbitri: Francesco Terranova di Ferrara, Luca Maffei di Preganziol (Treviso), Salvatore Nuara di Selvazzano Dentro (Padova)
Fabrizio Noto/FRED