Fiducia. Pazienza. Tempo. La Virtus Roma in visita alla Moncada Agrigento avrtebbe bisogno di questi tre concetti principalmente ma soprattutto il terzo è quello più difficile da ottenere perché anche se è vero che siamo solo alla decima giornata di campionato la situazione di classifica non è bella e per invertire la rotta servirebbe subito una vittoria che darebbe ossigeno anche alla fiducia della squadra ed alla pazienza dell’ambiente.
Il problema vero, al di là di quello che il neo coach romano dice e cioè di concentrarsi soprattutto su sè stessi, è l’avversario non proprio il migliore da affrontare in questo momento. Perché la formazione siciliana allenata da quel bravissimo signore che si chiama Franco Ciani, anche in questa stagione sta producendo la sua bella ed efficace pallacanestro. Cinque vittorie e quattro sconfitte sin qui, tre su quattro in casa le vittorie col blitz nell’ultima giornata a Rieti ed il solo intoppo casalingo con Tortona squadra abituata a vincere in trasferta.
Nonostante la partenza di Piazza in regia Agrigento continua a giocar bene come detto ed in casa realizza 83,8 punti di media col 55% da due ed il 34% da tre, segno che ama giocare più dentro il cerchio dei 6,75 che fuori. I suoi lunghi Cannon 13.1, Pepe 10.7, Guariglia 5.8 e Lovisotto 4 punti di media sono quelli che danno un buon fatturato alla formazione (Cannon prende anche 9 rimbalzi a gara) e tra gli esterni la coppia Evangelisti-Williams con 13.2 punti per uno non lascia sonni tranquilli per gli scarichi dei compagni e per la produzione di punti in proprio. Latina, Treviglio e Cagliari le formazioni che hanno lasciato punti al Pala Moncada di Porto Empedocle, dunque si tratta di avversari di tutto rispetto.
La Virtus come leggerete nelle parole di Bechi, deve fare una partita di grande attenzione e puntiglio come ha fatto per tre tempi e spiccioli a Cagliari prima che qualcosa staccasse l’interruttore, lavorando soprattutto su una questione psicologica perché il potenziale tecnico c’è tutto. Compresa la cabina di regia dove Tommaso Baldasso sta facendo fatica ma ha tutto per poter uscire da questo momento di crescita necessario per un giovane di 19 anni al quale sono state consegnate le chiavi di una squadra importante. Ecco le dichiarazioni di Luca Bechi alla vigilia della gara.
“Siamo alla mia seconda partita: a Cagliari ci sono state alcune cose positive e altre da migliorare, soprattutto il risultato finale. Dobbiamo quindi essere più carichi e determinati perché quello che abbiamo fatto evidentemente non è stato abbastanza; c’è stato un buon approccio e un buon atteggiamento per 28 minuti ma non può bastare. Ripartiamo da ciò che di buono è stato fatto: maggiore attenzione al controllo del ritmo, selezione offensiva, difesa coesa e limitare le pause essendo duri e solidi quando Agrigento proverà a fare dei break per ammazzare la partita. In quei momenti deve crescere la nostra solidità e il nostro rendimento, facendoci trovare pronti come fatto a Cagliari nel primo tempo”.