Data | Risultato | ||||
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07/12 01:00 | ![]() |
CLEVELAND CAVALIERS | 101-95 | SACRAMENTO KINGS | ![]() |
19:22, 48:57, 73:78 | |||||
07/12 01:00 | ![]() |
INDIANA PACERS | 98-96 | CHICAGO BULLS | ![]() |
20:30, 39:55, 69:83 | |||||
07/12 01:00 | ![]() |
ORLANDO MAGIC | 110-106 OT1 | ATLANTA HAWKS | ![]() |
31:23, 44:52, 74:79, 96:96 | |||||
07/12 01:30 | ![]() |
BOSTON CELTICS | 97-90 | DALLAS MAVERICKS | ![]() |
24:26, 47:57, 70:73 | |||||
07/12 01:30 | ![]() |
NEW YORK KNICKS | 99-88 | MEMPHIS GRIZZLIES | ![]() |
23:32, 49:49, 76:67 | |||||
07/12 02:00 | ![]() |
CHARLOTTE HORNETS | 87-101 | GOLDEN STATE WARRIORS | ![]() |
18:26, 38:53, 68:79 | |||||
07/12 02:00 | ![]() |
MILWAUKEE BUCKS | 104-100 | DETROIT PISTONS | ![]() |
30:27, 60:51, 76:76 | |||||
07/12 02:00 | ![]() |
NEW ORLEANS PELICANS | 123-114 | DENVER NUGGETS | ![]() |
33:33, 67:66, 97:91 | |||||
07/12 02:30 | ![]() |
SAN ANTONIO SPURS | 117-105 | MIAMI HEAT | ![]() |
27:35, 57:58, 86:82 | |||||
07/12 04:30 | ![]() |
LOS ANGELES CLIPPERS | 107-113 | MINNESOTA TIMBERWOLVES | ![]() |
22:29, 49:62, 80:88 |
LeBron James trascina i vice-campioni NBA al successo anche contro Sacramento; per lui 32 punti, 11 rimbalzi, 9 assist e la tripla decisiva a 15 secondi dal termine, messa a segno dopo aver espressamente richiesto lo schema a coach Lue durante il timeout: “Voglio Chicago…”
Il gioco di parole viene fin troppo facile, ma a Cleveland sembrano davvero aver trovato la combinazione giusta. Niente schedina del totocalcio, ma soltanto la striscia più lunga di successi mai raccolta dai Cavaliers in regular season: 13 vittorie consecutive (record eguagliato, già successo due volte in passato) che hanno ribaltato l’inerzia delle prime tre settimane fatte invece di alti (pochi) e bassi (molti). Merito di un LeBron James accecante, ancora una volta decisivo e in totale controllo della situazione: 32 punti, 12/18 al tiro, 11 rimbalzi, 3 recuperi, 2 stoppate e 9 assist uno più bello dell’altro. Visioni prima ancora che passaggi. Il microcosmo della partita, la descrizione migliore della gara vinta dai Cavs è l’ultimo tiro; quello realizzato da James a 15 secondi dal termine. Punteggio 97-95 Cleveland, serve il colpo del ko. Il numero 23 parte spalle a canestro, ma riceve uscendo verso il perimetro e allo stesso tempo girandosi verso il tabellone. Qualche istante d’esitazione, passo dentro l’area, step back e tiro da tre punti: solo rete. Uno schema semplice, che nello spogliatoio dell’Ohio chiamano “Chicago”, dopo che James trovò in una situazione simile d’isolamento un importantissimo canestro sulla sirena dall’angolo contro i Bulls ai playoff. “Stavo per disegnare uno schema diverso sulla lavagnetta, quando LeBron ha detto durante il timeout ‘voglio Chicago’, al ché io ho semplicemente replicato ‘OK’. Abbiamo messo la palla nelle sue mani e ha segnato il canestro della vittoria”. Conciso coach Lue, che non bluffa e non nega il fatto che, arrivati a un certo punto, “decide lui”. Una partita meno scontata di quanto pronosticato alla vigilia, con i Kings che hanno tenuto il passo dei vice-campioni NBA per oltre 47 minuti, abili a rispondere colpo su colpo grazie ai 18 punti, 10 rimbalzi e 6 assist di Zach Randolph e ai 32 punti segnati in combinata in uscita dalla panchina da Frank Mason III e Buddy Hield. Gli stessi messi a referto da Jeff Green (17) e Kyle Korver (15) dall’altra parte, con l’ex giocatore degli Hawks che ha mandato a bersaglio tre triple cruciali a inizio quarto periodo. “LeBron è incredibile – racconta il numero 26 -, a lui basta semplicemente chiedere il pallone per darti la sensazione del tipo ‘non preoccuparti, questa la vinciamo’. Io ho giocato con diversi MVP, con Derrick Rose, con Allen Iverson. Ma lui è diverso, sta portando tutto a un livello mai visto. E io mi sento fortunato ad avere un posto migliore di quelli in prima fila per godermi lo spettacolo, visto che spesso sono al suo fianco sul parquet”.