Data | Risultato | ||||
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15/12 01:30 | ![]() |
ATLANTA HAWKS | 91-105 | DETROIT PISTONS | ![]() |
15/12 01:30 | ![]() |
BROOKLYN NETS | 104-111 | NEW YORK KNICKS | ![]() |
15/12 02:00 | ![]() |
CLEVELAND CAVALIERS | 121-112 | LOS ANGELES LAKERS | ![]() |
15/12 02:00 | ![]() |
MINNESOTA TIMBERWOLVES | 119-96 | SACRAMENTO KINGS | ![]() |
15/12 04:30 | ![]() |
GOLDEN STATE WARRIORS | 112-97 | DALLAS MAVERICKS | ![]() |
“King” James firma 25 punti, 12 rimbalzi e 12 assist per guidare i Cavs alla vittoria sui Lakers, firmando la tripla doppia numero 59 in carriera (raggiunto Larry Bird al sesto posto all-time).
Prima della partita tra Cavs e Lakers c’era talmente tanta attesa per lo scontro tra LeBron James e Lonzo Ball che un ragazzino malato, in occasione della visita mattutina di LBJ a un ospedale di Cleveland, aveva chiesto al Re di schiacciare in testa al rookie dei Lakers. James non ne ha avuto l’occasione in partita, ma ha comunque dimostrato per l’ennesima volta la sua superiorità: 25 punti, 12 rimbalzi e 12 assist per portare i suoi Cavs al 16esimo successo nelle ultime 17 partite e il suo nome alla pari di quello di Larry Bird, raggiungendolo al sesto posto ogni epoca per triple doppie a quota 59. È stata però una serata insolitamente imprecisa per James, che ha sporcato le sue percentuali da tre tirando solo 1/6 e perdendo 5 palloni, ma chiudendo con +14 di plus-minus e le giocate decisive nel finale, segnando 6 punti nell’ultimo quarto. Meglio di lui ha fatto Kevin Love, che con 13 dei suoi 28 punti nel terzo quarto ha propiziato lo strappo con cui i Cavs hanno creato un solco incolmabile per gli ospiti, aggiungendo anche 11 rimbalzi e 4/6 da tre nella sua prestazione. Se si parla di tiri da tre, però, nessuno ha fatto meglio del sorprendente José Calderon, che con 5/8 dall’arco ha chiuso con 17 punti, il suo massimo da quando veste la maglia di Cleveland.
In casa Lakers anche Lonzo Ball è andato vicino alla tripla doppia chiudendo con 13 punti, 8 rimbalzi e 11 assist, ma ha anche commesso 6 palle perse e sbagliato 5 delle 8 triple tentate per un -11 di plus-minus, superato solo dal -14 di Brandon Ingram che però ha chiuso con 26 punti, 6 rimbalzi e 6 assist in quasi 40 minuti. I gialloviola, privi di Kentavious Caldwell-Pope per motivi personali, hanno avuto altri quattro giocatori in doppia cifra tra cui la doppia doppia da 11+10 del rookie Josh Hart, partito in quintetto al fianco di Ball che è stato salutato ed elogiato dopo la partita da James tanto sul campo (fermandosi a parlare a lungo coprendosi la bocca per non farsi leggere il labiale) quando nel post-gara: “Pensa sempre alla squadra, passa il pallone, alza il ritmo in transizione. È uno di quei giocatori con cui uno vorrebbe giocare”. Parole destinate a far discutere e a far sognare a L.A..