Partita di grande fascino domenica nel lunch match del Paladozza tra Virtus Bologna e Fiat Torino. Due squadre che hanno approcciato la stagione con grandi ambizioni, al momento rispettate solo da Torino. I bianconeri bolognesi vogliono trovare un successo di prestigio per riprendere fiducia in sé stessi e interrompere un periodo nero ormai infinito. I piemontesi, invece, corrono sull’entusiasmo di una settimana che ha portato le vittorie con Milano e Parigi in Eurocup.
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA
Altra settimana campale in casa Virtus Bologna. La brutta sconfitta di Cantù ha fatto di nuovo tremare la panchina di Alessandro Ramagli. Colloqui avvenuti con Piero Bucchi, che a un certo punto è sembrato in procinto di rilevare il timone della formazione. Poi, però, intervento deciso della proprietà, con conferenza stampa indetta mercoledì da Luca Baraldi, braccio destro di Massimo Zanetti. E parole molto forti in direzione dei giocatori, primi responsabili dell’andamento negativo della squadra fin qui. Fiducia quindi al coach e massima attenzione ad atteggiamenti non consoni da parte degli atleti dentro, ma anche fuori del campo. In tutto questo la classifica continua a piangere, con sei sconfitte in dieci partite, cinque nelle ultime sei. E l’unica vittoria arrivata contro Cremona per un errore incredibile degli avversari. Quella con Torino, per la Segafredo, è al contempo una partita insidiosissima ma anche una grande occasione per cercare la vittoria scacciacrisi. Da ormai un mese abbondante Gentile e soci sembrano aver smarrito la via che li aveva portati a giocare punto a punto, pur perdendo sempre, contro tutte le migliori del torneo in avvio di stagione. Il crollo difensivo contro Cantù, poi, ha fatto allungare pessimi presagi per l’atteggiamento dei giocatori sul parquet. Ci si aspetta quindi una reazione a tutto questo. Per dimostrare alla società di aver recepito il messaggio e smuovere una stagione che si sta impantanando in paludi poco piacevoli. L’obiettivo resta sempre l’accesso alla Final Eight di Coppa Italia. Traguardo alla portata ma a cui, al momento, aspirano almeno in altre quattro o cinque squadre. Ci sarà da lottare, insomma. Ma per farlo in maniera fruttuosa dovranno cambiare radicalmente facce e atteggiamento. Osservato speciale Pietro Aradori, reduce da due brutte prove offensive (0/11 da tre nelle ultime due gare) e che è chiaramente sembrato uno dei principali bersagli delle parole di Baraldi. La Segafredo ha scelto di non prendere americani di grande peso offensivo per mettere molto sulle sue spalle (e di Alessandro Gentile). E, ovviamente, se il suo contributo in attacco viene a mancare come accaduto ultimamente la strada parte sempre in salita. Atteso anche al riscatto Marcus Slaughter. Certamente uno dei migliori fin qua, contro Cantù, però, è incappato in una giornata nerissima. A lui si richiede maggiore continuità e, soprattutto, più attenzione alla gestione dei falli. Per non privare i suoi compagni di un’ancora difensiva fondamentale. Tutta la squadra in generale, comunque, sarà chiamata a una prestazione di rilievo. Per evitare di scivolare verso una stagione mesta, che tradirebbe le alte attese che si erano create in estate.
FIAT TORINO
Umore completamente opposto in casa Auxilium. I torinesi, dal canto loro, hanno risposto alla grande al primo momento di difficoltà della stagione (quattro sconfitte consecutive tra campionato e Coppa): trionfo casalingo con Milano domenica scorsa e successo di gran qualità contro Parigi in Eurocup. La squadra di Luca Banchi è apparsa decisamente in grande crescita e questo grazie anche a un rendimento difensivo ritrovato. La FIAT, attualmente, ha la terza difesa del campionato per rating difensivo, un 103.7 secondo solo a Brescia e Milano, irraggiungibili sotto quota 100. La difesa che poi si è vista nella gara di domenica scorsa in cui Vujacic e soci hanno inchiodato l’attacco dell’Olimpia Milano, prendendosi due punti pesanti in classifica e per il morale, ora decisamente alto. Torino continua a dare l’impressione di essere una squadra di grande profondità e talento ma che, però, riesce a esprimerlo solo a tratti, con notevoli alti e bassi che arrivano improvvisamente da una partita all’altra. Ora il momento è positivo, come detto, e la gara sul campo di una Virtus ferita e alla ricerca della propria identità è un’occasione d’oro per imporre nuovamente una prova di forza, fiaccando ancor di più quella che doveva essere una possibile rivale. Imporre nuovamente la difesa, per frustrare una Segafredo al momento priva di certezze è l’imperativo. La Fiat non deve rischiare di mandare gli avversari in fiducia per non far scaldare l’ambiente potenzialmente torrido del Paladozza. Togliere ogni opzione comoda ai bianconeri potrebbe rapidamente incanalare la partita sui propri binari, rendendo più facili anche le cose in attacco. Dove, come al solito, molto passerà dalle mani di Sasha Vujacic, che è una delle tante storie che ci sono dentro questa gara. Dal gran rifiuto estivo di Pietro Aradori proprio alla Fiat, al termine di un tira e molla eterno. Che, di riflesso, portò all’arrivo proprio di Vujacic alla corte di Luca Banchi. Ad oggi un discreto affare per i gialloblù. Passando per il ritorno a Bologna di Peppe Poeta, ex capitano sempre amato e acclamato dal pubblico, e Valerio Mazzola, ex decisamente meno rimpianto, macchiatosi agli occhi del pubblico, con i suoi compagni, della tremenda retrocessione di due stagioni orsono. Saranno tutte storie che andranno a intrecciarsi scrivendo la trama di una partita che sarà certamente interessante e che Torino vuole vincere anche per tenere il passo del gruppo di seconde all’inseguimento di Brescia. A maggior ragione ora che i ragazzi di Diana sono caduti sul campo per la prima volta in stagione.