Continuiamo il nostro viaggio verso il 23 dicembre ascoltando i ricordi le parole del Prof. Claudio Mazzaufo, attuale capo preparatore atletico della formazione farnese, nonché Palma D’Argento al merito Tecnico CONI, ancora capo preparatore atletico del Teramo Basket dei 10 anni di A1, insomma uno che di Basket ne sa molto e che la può raccontare a chiunque i campo internazionale. Chiacchierata quella col “Prof.” che viaggia tra ricordi, futuribilità e tanto affetto per la piazza farnese e teramana con una parola d’ordine su tutte: famiglia!
Ciao Prof!? Torna una delle classiche del basket abruzzese: Campli-Teramo, a pelle cosa evoca?
Ciao caro! Evoca emozioni, bei ricordi, tante sfide… evoca la giovinezza! Se sono ancora qui con questi nuovi giovani che si giocano il campionato e questa splendida partita, il spirito è ancora fresco e aperto a nuove sfide! Poi quando sento Campli-Teramo mi sento un “ever green” e ne ho visti veramente tanti.
Storia avvincente la rivalità tra queste due piazze, un derby che ti ricordi particolarmente o ha segnato in modo significativo il tuo cammino tra queste due realtà?
Li ricordo tutti con piacere, da quelli vinti a quelli persi. Se proprio ne devo dire uno l’ultimo in ordine cronologico era quello di qualche anno fa in C1, li asfaltammo sia in casa che fuori casa. Avvincente la sfida la PalaBorgognoni di rimonta vinta per una decina di punti. Divertente perché vedere Lulli capitano del Teramo Basket, compagno e amico di mille battaglie sportive, mangiare una sana galletta sportiva sul “Sono stato io l’ingrato…” non ha prezzo e tra amici ci si diverte a sorridere di queste cose! Derby stupendo, ripeto da amico suo vederlo rosicare è stato emozionate!
Sei stato per anni in entrambe le piazze, quando si arriva a quell’appuntamento, quali erano i pensieri, le voci, le immagini che accompagnavano la settimana?
Prima di tutto lasciami ringraziare Campli, l’allora Società e anche la piazza che allora, era il lontano 1987-188, con molta onestà e franchezza credettero nelle mie qualità e nel mio progetto di crescita, non c’è stata una volta che il mio operato fu messo in discussione, anzi furono anni di crescita esponenziale sia personale che del gruppo. In quegli poi Enzo Borgognoni e la comunità camplese, mi insegnarono il valore di questa partita, il significato di questa battaglia sportiva, dove molte volte dietro ci sono aneddoti generazionali che ritornano e ognuno porta con se. Come veri tesori di vissuto, che ogni persona a ridosso di quest’appuntamento ama raccontare, ti fa partecipe del proprio amore per i colori farnesi. Sono cresciuto con questo mito del derby come una questione di famiglia. Poi sono andato a Teramo è ho portato tutto la mia esperienza per far capire ancora di più il valore di questa stracittadina.
Domanda retorica, lo seguirai?
Risposta ancora più semplice: mi troverai al solito gradone del PalaBorgognoni con lo squadro sui visi dei nostri ragazzi e loro sanno esattamente dove trovarmi!
Un consiglio per chi si troverà a vedere il match?
Semplice venire e non perderselo! Troveranno sicuramente uno spettacolo unico sulle gradinate con tanta gente, tanti tifosi e tanto colore tra le due curve. A uno spettatore neutro consiglio di goderselo appieno notando ogni minimo dettaglio! Da una parte il gioco sicuramente, non tutti i derby sono spettacolari ma sono ricchi di agonismo e tenacia, dall’altra lo spettacolo dei visi dei tifosi, è possibile vedere in queste occasioni le persone più pacate di questo mondo diventare veri e propri ultras della squadra del cuore. Ovviamente l’invito è sempre per un tifo onesto e rispettoso pieno di sfottò intelligenti e ricchi di ironia, un tifo che nonostante il campanilismo del match lasci un sorriso a tutte le famiglie che verranno a vederlo e che accenda la miccia della passione cestistica nei bambini!
Hai citatto il tifo, tanti derby visti e vissuti a fianco della panchina, t ricordi uno sfottò in particolare, qualcosa che ti strappato un sorriso!?
Guarda lo sfottò più bello che mi ricordi, lo racconto a tutti i giocatori che ho seguito negli anni è quello subito con l’allora Teramo Basket in A1 a Roma contro la Virtus, dove ci accolsero al coro: “Teramano pecoraro sei venuto cor somaro!” che oggettivamente per l’ironia e la sagacia della curva romana, sono andato per tutto il riscaldamento ad applaudirli in prima persona sotto la curva, strinsi anche qualche mano per complimentarmi. Per “par condicio” ricordo in un derby Roseto-Campli che a fine partita in dolby surround nell’impianto del Pala Maggetti si sentì: “Per i Camplesi c’è da spostare il rotozap parcheggiato in doppia fila!”. L’ironia dei tifosi sempre fantastica!
Prof. ti tocca una domanda speciale! Quest’anno hai un derby in famiglia! Tu con il Campli e tuo figlio Lorenzo, voce ufficiale del Teramo… l’atmosfera a casa com’è?
Questa è una cosa bellissima, e lo sbandiera anche lui a parte invertite a Teramo! A me piace tantissimo, sono contento per Lorenzo che da giocatore “minors” si trova a gestire gran parte della comunicazione del Teramo. Lo vivremo sugli spalti insieme, non ci scambieremo sicuramente mezza battuta per tutto il tempo del match, gustandocelo fino in fondo con speranze e sentimenti diversi. Pronti ad abbracciarsi da padre e figlio come deve essere a fine derby. Ci sarà tanto campanilismo, ma sempre rispetto per l’avversario sia sugli spalti che in campo! Sarà una bella partita a ridosso di Natale!
Prof. ci salutiamo con un’ultima domanda, come abbiamo chiesto agli altri, consiglieresti un’esperienza a Campli come formazione della propria carriera!?
Guarda come ho detto dall’inizio io sono grato a Campli che in gioventù ha creduto in me e poi se sono qui ed ho fatto un percorso professionale importante, è stato anche perché ho fatto quel passaggio a Campli.
Campli rappresenta una fetta del mio cuore, ho messo le radici in questa comunità, è senza retorica parte fondamentale della mia vita, la sento come casa, e ricordo sempre, Enzo Giorgio come due fratelli maggiori nei miei momenti intimi e di riflessione personale. Ci vediamo al derby ed è a discapito di chi non se lo augurava un match di alta classica per tutte e due le squadre!
UFFICIO STAMPA UNIONE SPORTIVA CAMPLI BASKET 1957