Nella sera di Santo Stefano la Red October Cantù di coach Marco Sodini sconfigge 92 a 73 la VL Pesaro, conquistando due punti preziosi in ottica Final Eight. Punti che ora, grazie alla sesta vittoria stagionale, salgono a quota 12. Di seguito le parole di Sodini nel post gara, nella sala stampa del “PalaBancoDesio”:
«Avevo chiesto ai miei giocatori di essere aggressivi e maturi. Maturi sicuramente lo siamo stati, molto più di altre occasioni, mentre non siamo riusciti ad essere aggressivi fin da subito. Stasera, però, non ho mai avuto il bisogno di dover alzare la voce durante la partita o negli spogliatoi, a parte in un frangente nel “garbage time”.
Temevo molto questo match perché Pesaro è una squadra abituata a certi momenti della partita, una squadra che è consapevole del fatto che deve lottare per raggiungere l’obiettivo della salvezza. Avevo il timore di vedere la stessa partita disputata da Avellino, che nel finale si è distratta pensando fosse facile contro la Vuelle. L’emblema della nostra gara è Culpepper che, al primo allenamento della settimana, mi ha espressamente chiesto di poter difendere contro Moore perché lo considerava il migliore di Pesaro, marcatura che invece sarebbe dovuta spettare a Smith. Culpepper in settimana ha massacrato tutti in allenamento, non in attacco ma in difesa, cosa che non ti aspetti di vedere da un giocatore come lui.
Nel secondo tempo ci siamo distesi e abbiamo giocato bene. Me l’aspettavo. Non lo dico come mancanza di rispetto nei confronti di Pesaro ma per la grande fiducia che ripongo nei miei giocatori. Stasera non saremo stati i migliori della stagione o i più divertenti, a parte per qualche sprazzo di gara, ma sicuramente siamo stati molto più consistenti. Ho fatto ruotare tutti gli undici giocatori che avevo a disposizione e per questo sono ancor più soddisfatto».