Data | Risultato | ||||
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04/01 01:00 | ![]() |
ORLANDO MAGIC | 98-116 | HOUSTON ROCKETS | ![]() |
12:25, 41:55, 66:89 | |||||
04/01 01:00 | ![]() |
PHILADELPHIA 76ERS | 112-106 | SAN ANTONIO SPURS | ![]() |
27:22, 60:49, 88:84 | |||||
04/01 01:00 | ![]() |
WASHINGTON WIZARDS | 121-103 | NEW YORK KNICKS | ![]() |
33:32, 64:63, 90:77 | |||||
04/01 01:30 | ![]() |
BROOKLYN NETS | 98-97 | MINNESOTA TIMBERWOLVES | ![]() |
24:22, 48:43, 71:73 | |||||
04/01 01:30 | ![]() |
MIAMI HEAT | 111-104 | DETROIT PISTONS | ![]() |
24:29, 56:52, 81:81 | |||||
04/01 02:00 | ![]() |
BOSTON CELTICS | 102-88 | CLEVELAND CAVALIERS | ![]() |
32:21, 55:47, 81:68 | |||||
04/01 02:00 | ![]() |
CHICAGO BULLS | 115-124 | TORONTO RAPTORS | ![]() |
31:21, 59:56, 90:90 | |||||
04/01 02:00 | ![]() |
MILWAUKEE BUCKS | 122-101 | INDIANA PACERS | ![]() |
34:26, 62:52, 93:76 | |||||
04/01 02:30 | ![]() |
DALLAS MAVERICKS | 122-125 | GOLDEN STATE WARRIORS | ![]() |
26:35, 61:67, 89:91 | |||||
04/01 03:00 | ![]() |
DENVER NUGGETS | 134-111 | PHOENIX SUNS | ![]() |
34:26, 61:67, 98:85 | |||||
04/01 03:00 | ![]() |
UTAH JAZZ | 98-108 | NEW ORLEANS PELICANS | ![]() |
28:27, 55:58, 72:81 | |||||
04/01 04:30 | ![]() |
LOS ANGELES LAKERS | 96-133 | OKLAHOMA CITY THUNDER | ![]() |
26:26, 44:63, 70:96 |
I Celtics mandano sei giocatori in doppia cifra, domano l’attacco dei Cavaliers (soltanto il 34.8% dal campo) e controllano senza problemi il secondo episodio della serie contro i vice-campioni NBA, lanciando un chiaro segnale: quest’anno per Cleveland sarà molto più dura battere Boston.
“1-1 e palla al centro”, si direbbe se fosse una partita di calcio giunta alla fine del primo tempo. Boston si aggiudica il secondo incrocio stagionale con Cleveland, due mesi e mezzo dopo il tragico infortunio di Gordon Hayward del season opener. Quella partita i Celtics rischiarono di riacciuffarla con un tiro di Irving in faccia a James sulla sirena; questa notte invece non c’è stata storia. Merito di Terry Rozier, il protagonista che non ti aspetti: 20 punti (miglior realizzatore del match), otto dei quali segnati in fila sul finire del primo quarto, decisivi nel portare Boston sul +11 al primo intervallo. Un vantaggio che i Celtics hanno mantenuto invariato per mezz’ora di gioco, prima di allungare nuovamente ancora grazie ai punti del numero 12 (sempre otto, sempre consecutivi), fresco e pronto come tutto il roster di Boston, reduce da tre giorni di riposo dopo il sofferto successo contro Brooklyn di Capodanno. Cleveland invece conferma le croniche difficoltà nei back-to-back, ancora senza Isaiah Thomas (tenuto a riposo dopo l’esordio di ieri contro Portland) e battuta per la quarta volta nelle ultime cinque gare. LeBron James parte forte con un convincente 4/5 al tiro nel primo quarto, ma il resto dei suoi compagni dopo 12 minuti mettono a referto un eloquente 3/19 di squadra. I Cavaliers si ritrovano così subito a inseguire in una serata in cui l’attacco non gira: Cleveland tira con il 34.8% dal campo, il numero 23 segna 19 punti (con 7 rimbalzi e 6 assist) mentre Kyle Korver si ferma a quota 15 (con 5/11). Due dei pochi a salvarsi in una serata da 1/11 per Kevin Love, 2/12 per Jae Crowder (che ha pagato un po’ la pressione del ritorno al TD Garden), 3/11 di Jeff Green e 2/10 di Dwyane Wade. Percentuali risultato anche della competente e aggressiva difesa di Boston, la migliore a livello NBA per punti concessi su 100 possessi (100.4), ben al di sopra di tutte le altre. Un’organizzazione che permette protezione del ferro e dell’area (46-40 i punti nel pitturato in favore dei Celtics), nonostante la stazza fisica non premi il roster dei bianco-verdi: i giocatori che hanno tirato contro Al Horford ad esempio soltanto in due casi su 13 tentativi sono riusciti a trovare il fondo della retina. Sì, i Celtics quest’anno sono un avversario molto più ostico del previsto per i Cavaliers.