Roma, 6 gennaio 2018 – Termina domani, domenica 7 gennaio alle ore 18:00 come da consuetudine di cartello al Palazzetto dello Sport, il deludente girone d’andata della stagione in corso per la Virtus Roma che riceve probabilmente la peggior avversaria che potesse capitargli in questa fase dell’anno, la Benacquista Latina, nell’ultimo derby regionale al primo giro di boa del campionato.
A corroborare questa mia convinzione ci sono diversi fattori, prima di tutto numerici, che difficilmente sbagliano nel basket e che fanno ben comprendere quanto possa essere difficile affrontare i nerazzurri pontini in generale non solo per questa ondivaga Virtus Roma quanto per ogni squadra partecipante al girone Ovest della serie A2: miglior attacco del girone con 84 p.ti/gara; miglior squadra sempre del girone per numero di assist con 18,8/gara; infine, miglior squadra sempre del girone in termini di valutazione, una media cioè di 98/gara.
Comprenderete bene dunque che la gara di domani, per questa Virtus Roma che sembrava essere uscita rinvigorita dopo il bel successo vs i cugini dell’Eurobasket aspettando il Natale, si preannuncia molto complicata a dire poco, specialmente se si va con il pensiero alla sconfitta bruciante di Siena nell’ultimo match dello scorso anno solare. Ma sulla situazione in casa Virtus ne parleremo dopo.
Concentrandosi invece sulla Benacquista Latina, il team guidato da quell’ottimo allenatore che risponde al nome di Franco Gramenzi viaggia oggi a metà classifica – ottavo posto, per la precisione – ma a mio parere è una posizione bugiarda avendo già pagato, come però capita quasi ogni anno ai pontini – dato che dovrebbe far riflettere la dirigenza – un dazio pesante alla Dea Bendata in termini di malanni ed infortunii sin dall’inizio della stagione. Infatti, proprio agli inizi della stessa, l’ha privata a lungo del play titolare, quel Ricky Tavernelli di ritorno dopo una stagione difficile a Trapani il quale, non appena rientrato in campo da circa un mese e mezzo, ha subito fatto vedere quanto la sua presenza in campo possa migliorare/aumentare il volume di gioco della squadra: ricordarsi, ad esempio, come Latina abbia sbandato eppoi perso senza di lui sempre al Palazzetto dello sport contro la Leonis Roma ma mostrando comunque le stimmate di una squadra dura da battere. Oggi viaggia a 4,8 assist/gara ed è il secondo nel girone in questa speciale graduatoria.
E se a questo poi aggiungete che solo da poco tempo quel talento cristallino di Marco Laganà, messosi alle spalle tre anni a dir poco negativi per le ben note vicende fisiche che lo hanno tormentato, sta ritrovando ritmo e continuità di gioco insieme al nuovo straniero Josh Hairston, anch’esso arrivato a campionato in corso e che sta viaggiando a ritmi elevatissimi (20,1 p.ti/gara), potete ben capire che le sconfitte arrivate nel primo mese e mezzo di campionato fossero state in larga parte condizionate anche da questi fattori esterni, senza nulla togliere alla “vecchia guardia” come Capitan Andrea Pastore e Giovanni Allodi sempre presenti e decisi nel “guidare” il gruppo.
Infine, dulcis in fundo, Latina ha reso fisicamente più presentabile, rispetto agli ultimi due anni passati, un giocatore dalle indiscusse doti tecnico-atletiche ma che, gravato appunto da qualche chilo in più addosso, faticava ad esprimersi con continuità sia in attacco che in difesa con la maglia di Ferentino, sto parlando di Benjamin Raymond, ad oggi il terzo miglior marcatore del girone Ovest con 22,6 p.ti di media e che viaggia anche a 7,3 rimbalzi catturati (39% da tre).
In questo contesto, seppure Latina abbia quindi una rotazione apparentemente limitata a solo 7 giocatori – non va dimenticato Andrea Saccaggi – la macchina della Benacquista viaggia che è un piacere anche perché, rientrato in campo Tavernelli ed integratosi Hairston gara dopo gara (67% al tiro in totale, il migliore sempre nel girone), gli avversari si son trovati davanti quasi un instant-team che ha centimetri, peso e talento in grado di battere qualsiasi squadra in un girone che, terminato l’exploit delle vittorie consecutive di Casale Monferrato, si sta delineando come al solito equilibrato.
Perciò in un torneo così livellato tecnicamente, penserete, l’operazione salvezza della Virtus Roma – ad oggi comunque salva stante la classifica avulsa che la vede in vantaggio vs Leonis e Treviglio – non dovrebbe risultare impossibile. Ed invece non è così. Prima di tutto, ritornando sul tema iniziale dei diversi fattori che potrebbero condizionare la gara di domani, ci sono anche i fattori come quelli cabalistici. Sembrerà strano ma da quando la Virtus Roma è in serie A2, la Benacquista Latina ha sempre battuto i capitolini senza mai perdere una sola gara ed anche in condizioni apparentemente avverse per i pontini, come ad esempio quella dello scorso anno al PalaBianchini, che i nerazzurri vinsero dopo un tiratissimo supplementare ed al cospetto di una Virtus con le rotazioni contate e dopo non poche recriminazioni su alcune decisioni arbitrali contrarie ai giallorossoblu di Corbani negli ultimi possessi del quarto periodo.
Ma domani la musica sarà diversa. Da un lato ci sarà una squadra come Latina in fiducia nonostante abbia dovuto arrendersi a Trapani in casa nell’ultimo match del 2017 (e sempre per soli due punti di scarto), una squadra che sta trovando il proprio ritmo e che sta affinando gioco ed affiatamento corale di squadra, mentre dall’altra parte ci sarà una Virtus Roma che sta ultimando lo stesso percorso dopo l’addio a Corbani ma che a Siena ha dimostrato lacune vistose di testa e di personalità anche se potrà schierare il neo-arrivato Demiàn Filloy, sopperendo allo stop di Benetti ancora in fase di guarigione.
Proprio questo sarà determinante domani nel match del Palazzetto, e cioè sarà in grado Luca Bechi di mettere in campo una squadra che inizia ad avere una sua fisionomia ben precisa – derby docet – ma finalmente in grado di mettere pressione agli avversari tenendo alta la concentrazione per 40’ di gioco? Sarà un match in cui le qualità di Lee Roberts palla in mano saranno determinanti, Latina non ha nella cerniera difensiva il proprio punto di forza e, tolto Allodi, non ha un vero centro da opporre all’ala-centro di Seattle sebbene sia Raymond che Hairston possano sopperire a questa mancanza facendo però sempre attenzione a non caricarsi di falli.
Quindi l’idea della Virtus Roma, che presumibilmente allargherà come al solito il campo in attacco per colpire in avvicinamento al ferro anche con Massimino Chessa, vedrà in Roberts il principale pedone nella scacchiera da muovere vs Latina ma sempre non dimenticando l’apporto che tutti dovranno dare al massimo delle proprie possibilità, da Landi a Baldasso, da Thomas a Maresca e solo per citare i primi che vengono in mente.
Inutile prendersi in giro, come anche scritto in altre circostanze dopo il 14^ turno, per la Virtus Roma domani inizia un mini-campionato – non va dimenticato il -2 W dalla soglia delle 6 gare vinte della coppia Siena-Viola RC a quota appunto 12 punti – in cui se la vedrà vs Napoli, Treviglio ed Eurobasket per evitare di rivivere la tribolatissima esperienza dei Playout come tre anni fa ormai, un mini-torneo nel quale parte in vantaggio in virtù degli scontri diretti come già ribadito prima ma una sorta di campionato nel campionato in cui dovrà vincere specialmente le gare in casa onde evitare spiacevoli rovesci futuri, chi da domani verrà al Palazzetto per sostenere la Virtus Roma in questa delicata fase della stagione ne sia consapevole.
Arbitri: Alessandro Costa (Livorno), Enrico Boscolo (Chioggia) e Paolo Puccini (Genova).
Tv
Differita tv martedì 9 gennaio alle ore 23.00 su Teleroma 56 (canale 15 del digitale terrestre); Lunedì 8 gennaio ore 18.00 su Europa Tv (canale 96 dt); martedì 9 gennaio ore 15.00 su 903 del bouquet Sky, ore 17.00 su Super Nova (canale 14 dt) e ore 21.00 su Europa Tv.
Fabrizio Noto/FRED