Bologna, 21 gennaio 2018 – A vele spiegate la Virtus Bologna, che confeziona la quinta vittoria nelle ultime sei giornate di campionato superando l’Aquila Trento, al contrario alla quinta sconfitta consecutiva tra campionato e coppa, con il punteggio di 82-75. In una partita contraddistinta da una mega rissa a metà terzo quarto causata da un contatto tra Gutierrez (disastroso in campo fin lì, 4 punti con 2/6 dal campo e 4 perse) e Stefano Gentile. Il messicano di Trento non ci è andato per le leggere, rifilando un paio di cazzottoni al maggiore dei figli di Nando. Conseguente la reazione di Gentile Jr (6 punti, 3 rimbalzi, 4 assists, alcuni davvero pregevoli, in 24’), trattenuto a stento. Così come Dominique Sutton (largamente il migliore di Trento, 20 e 9 rimbalzi in 23’), scattato dalla panchina trascinandosi, attaccato alla maglia, un assistente di Buscaglia. Tutti e tre espulsi. E da lì partita cambiata.
Già, perché fino a quel momento si era andati a senso unico, direzione Bologna. Con uno Slaughter shaquilleggiante contro avversari in deficit di centimetri (25 e 8 rimbalzi, 9/11 al tiro, 7/11 ai liberi, 38 di valutazione con 9 falli subiti) e Aradori (19, 4 rimbalzi, 3 assists) a mettere i suoi dardi dal perimetro. 54-36 il massimo vantaggio per la Segafredo, bella come poche altre volte. Poi il tentativo di rimonta ospite, con Forray (13 punti) e Flaccadori (15 e 4 assists) a guidare la carica. Fino al -7 palla in mano, quando Oliver Lafayette (1 punto con 0/8 al tiro, ma 6 assists preziosissimi e tanta difesa), ancora impreciso in attacco ma esiziale nel finale, ha preso lo sfondamento su Shields che andava ad appoggiare il -5. Mettendoci a margine anche due assist al bacio per altrettante schiacciate di Slaughter che hanno chiuso i conti. Ribaltando anche il -4 dell’andata.
https://twitter.com/Eurosport_IT/status/955143902117339136
Ancora ottimi segnali dalla front line per i bianconeri di casa, che oltre a Slaughter hanno avuto cose egregie da Lawson (12 con 4/8 dal campo) e l’ex di giornata, Filippo Baldi Rossi, bravi a non far sentire in alcun modo l’assenza di Klaudio Ndoja, che tornerà solo per le Final Eight di Coppa Italia per un problema a una mano. Qualche fiammata per Umeh, gregariato per Stefano Gentile.
Per Trento (senza Silins), detto di un dominante Sutton finchè è stato in campo, delle cose positive di Forray e Flaccadori e di quelle, invece, terrificanti di Gutierrez, da notare un volenteroso Dustin Hogue nel tentativo disperato di rimonta finale (10+7 e 14 di valutazione). Male Gomes e Shields (3/12 in coppia). Gli uomini di Buscaglia devono trovare un modo per riprendersi perché stanno finendo in un tunnel di sconfitte assai pericoloso a questo punto della stagione.
La cronaca. Si parte con le squadra contratte in attacco ma ben presenti in difesa. Logica conseguenza sono cinque minuti di percentuali da tragedia. Gutierrez e Lafayette per le rispettive squadre fanno più danni che altro e allora ci vuole l’ingresso di Toto Forray per dare il primo flash d’attacco con cinque punti che portano avanti gli ospiti 10-7. E’ lo spintone che sveglia la Segafredo però. Aradori timbra cinque punti a sua vota, mentre Slaughter domina nel pitturato. Sutton con una tripla interrompe un parziale di 11-0, ma Umeh sulla sirena si inventa un canestro da tre a sua volta che manda le squadre al primo mini riposo sul 21-13 Bologna.
Flaccadori e Sutton riportano subito Trento a -4, ma la Virtus è decisamente in palla. Dalla panchina entra bene Kenny Lawson che segna e induce al terzo fallo (fallo più fallo tecnico) lo stesso Sutton, costretto a uscire. Quando esce il pivot californiano, poi, entra uno scatenato Marcus Slaughter, incontenibile per la difesa sottodimensionata di Buscaglia. Tra appoggi a canestro, liberi guadagnati e movimenti di un’efficacia insospettabile il lungo ex Real Madrid timbra 15 punti già all’intervallo. E la Virtus tocca la doppia cifra abbondante di vantaggio (40-28). Trento rimanda in campo Sutton a dispetto dei falli, visto che nessuno sembra essere in giornata. Il numero 2 dei trentini si fa sentire dominando in attacco, ma dall’altra parte i padroni di casa, che pure sbagliano qualche cosa di troppo, sono presenti e lucidi. Mentre Shields esce claudicante per un colpoo, Aradori guadagna due punti a spallate in post basso. Stefano Gentile chiude con due liberi un primo tempo che alla sirena dice 44-32 Bologna.
La Virtus rimane in controllo dalla partita, adesso con un Pietro Aradori caldissimo in attacco con otto punti consecutivi e anche in difesa, con una gran stoppata su Dominique Sutton, che rimane l’unico vero pericolo per i padroni di casa (massimo vantaggio sul 54-36). Unico pericolo fino a quando Gutierrez non decide di prendere a cazzotti Stefano Gentile su una mischia a terra per recuperare un pallone. Da li scoppia una mega rissa di alcuni minuti, con Alessandro Gentile e lo stesso Gutierrez protagonisti. Raggiunti poi da Dominique Sutton, scattato dalla panchina e trattenuto a fatica da un assistente di Buscaglia. Lunghi minuti di sospensione e tensione poi la decisione, salomonica e corretta: espulsi il play messicano della Dolomiti e Ale Gentile, più Sutton, reo di aver lasciato la propria panchina. Ovviamente quando si rientra in campo è un’altra partita. Flaccadori e Forray riportano Trento fino al -12, ma in mezzo ci sono una tripla di Lawson e un bell’assist di Lafayette per Baldi Rossi e tenere i bolognesi in vantaggio 67-53 dopo 30’.
In campo ora è caos vero. Trento ha Forray che ci sguazza e Flaccadori che diventa compagno di scorribande in campo aperto, con una Virtus in difficoltà che perde palloni su palloni e regala punti facili. Gli ospiti rimontano rapidamente: prima -8, poi -7. E allora è l’ex Baldi Rossi a mettere una tripla pesantissima che ridà vita ai suoi. Aradori dalla lunetta fa +12, Hogue con 2+1 -9. Slaughter fa 1/2 dai liberi, ma Hogue ancora fa 2+1 per il -7. Errore di Aradori, Forray in fuga per il -5 ma arriva Slaughter a stoppare tutto. Lo stesso centrone virtussino mette i sigilli sulla partita, ispirato da un paio di chicche di Oliver Lafayette. Due schiacciate, una in alley oop. +11 Segafredo a 1:37 dal termine. Si gioca per la differenza canestri (+4 Trento all’andata): tripla Flaccadori che poi stoppa Aradori, ma sul ribaltamento Shields sfonda su Lafayette, decisivo come non mai nel finale. Si chiude lì, con un libero del gran mattatore di serata, Marcus Slaughter, che lancia Bologna a +4 sulla Dolomiti con la differenza canestri a favore.
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – DOLOMITI ENERGIA TRENTO 82-75
Parziali: 21-13; 23-19; 23-21; 15-22.
Progressione: 21-13; 44-32; 67-53; 82-75.
MVP: Marcus Slaughter.
WVP: Jorge Gutierrez.