Varese, 29 gennaio 2018 – Risultato sorprendente quello maturato al PalA2A di Varese dove i padroni di casa della Openjobmetis hanno avuto la meglio sull’Olimpia Milano per 76-72. Grande prestazione della squadra di Caja, guidata da un super Cameron Wells da 23 punti e da un Aleksa Avramovic pronto a colpire sempre al momento giusto. A Milano, poco precisa in attacco soprattutto nella ripresa, non sono bastate le buone prestazioni di Vladimir Micov e Andrew Goudelock, destatisi troppo tardi per poter rimettere in discussione il match.
La gara – Partono bene i padroni di casa con i primi punti del neo arrivato Tyler Larson. I ragazzi di Caja provano a mantenere fin da subito il ritmo alto per mettere in difficoltà gli ospiti. Milano dal canto suo risponde con il solito, inizialmente, ispirato Amath M’Baye, bravo a sfruttare il buon giro palla dei suoi e la difesa poco attenta di Varese. Ci pensa il capitano Giancarlo Ferrero a forzare la difesa meneghina e a realizzare due facili. L’Olimpia sceglie quindi di affidarsi alle penetrazioni di Jordan Theodore, sicuramente molto più a suo agio nel traffico che fuori dall’arco. I liberi di M’Baye danno il primo vantaggio ai suoi, che chiudono avanti per 17-19 il primo periodo.
Curtis Jerrells prova a far scappare Milano con la bomba del momentaneo +5, ma Tyler Cain decide di mettersi in proprio e riscattare qualche errore di troppo nel periodo precedente. Il timeout di Pianigiani che ne consegue non sortisce gli effetti sperati, anzi è Avramovic a prendere per mano i suoi con tre triple spacca-partita per il 38-30 varesino. L’Olimpia si affida a Pascolo e alle sue conclusioni forzate, non riuscendo comunque a contenere la verve offensiva di Avramovic e Wells dall’altro lato del campo. L’appoggio di Theodore sul finale del tempo vale il 42-36 con cui si va al riposo lungo.
Il terzo quarto si apre con Micov che riporta in parità la sfida, con due bombe che valgono il 42 pari. E’ il momento per Goudelock di provare a entrare in partita, e l’ex Maccabi si fa trovare pronto approfittando di qualche errore in impostazione di Varese. Wells sembra il più lucido dei suoi, rimanendo concentrato e trovando conclusioni chirurgiche dalla media. L’intensità di Varese non accenna a diminuire, e Pianigiani è costretto ad un altro timeout per mettere fine agli orrori offensivi dei suoi ragazzi, troppo presi a cercare di ricucire il gap e protagonisti di troppe brutte giocate sui due lati del campo.
Theodore viene perennemente battezzato dai suoi marcatori, e la scelta si rivela azzeccata dati i costanti errori commessi dall’arco dal numero 25 in maglia rossa. Ci pensano allora Micov e Goudelock a ridare ossigeno a Milano, grazie anche alle stoppate di Gudaitis e Cusin, riportando la gara sui binari dell’equilibrio sul 56-53 a fine terzo periodo.
L’inarrestabile Avramovic apre l’ultimo quarto con la tripla numero quattro della sua gara, l’antisportivo fischiato a Micov gira la gara definitivamente in favore di Varese, brava a riportarsi intorno alla doppia cifra di vantaggio con Wells.La difesa allungata e aggressiva di Milano non sortisce gli effetti sperati, Okoye punisce dall’arco certificando la serata di grazia al tiro dalla lunga. Theodore l’ennesima conclusione da lontano, Goudelock prova a limitare il passivo ma le sue conclusioni arrivano in ritardo. Il 2/2 di Wells ai liberi chiude di fatto la contesa, vince Varese per 76-72.
Ottima prova dunque per Varese che trova il secondo successo consecutivo di prestigio dopo la vittoria fuori casa in quel di Venezia. Ancora tanto da lavorare per coach Caja, ma la strada sembra finalmente quella giusta dopo gli interventi sul mercato.
Per Pianigiani invece un’altra sconfitta pesante, Milano è apparsa spesso confusionaria e poco precisa al tiro soprattutto nella seconda parte di gara. Probabilmente qualche rotazione in più avrebbe potuto giovare maggiormente ai fini dell’ottenimento di una vittoria che avrebbe significato aggancio al primo posto.
Sala Stampa
Simone Pianegiani
“Oggi sono molto arrabbiato con i miei giocatori perché sapevano di dover fare una partita di personalità. Noi arriviamo spesso a queste partite con problemi o acciacchi ma siamo a febbraio e dobbiamo fare di più. I 25 punti del secondo quarto sono colpa nostra. E sono inaccettabili. Piuttosto devi morire, fare falli ma non possono segnare così. Posso perdonare gli errori al tiro di giocatori che sono specialisti. Sono stati errori imbarazzanti contro una squadra che ha fatto la scelta di collassare in area. Ma sui tiri posso fare poco anche se li abbiamo sbagliati tutti con tutti. Ma se sbagliamo quei tiri allora dobbiamo fare meglio in altre parti e invece siamo stati colpevoli come squadra e arrendevoli. È il momento in cui dobbiamo avere un altro atteggiamento in campionato soprattutto in trasferta. Adesso la stagione si pesa e questa prova di poca personalità mi fa molto arrabbiare. Se ci picchiano non c’è motivo per non farlo anche noi, per dirlo in termini semplici ma chiari”.
Paolo Malara