Vander Blue, nuova combo guard della Fiat Torino Auxilium, è uno deciso nelle risposte. Nella sua presentazione ufficiale ha sottolineato quanto tenga alla nuova avventura professionale
“Il mio focus è tutto sulla Fiat Torino e cercherò di dare il massimo per la squadra. Sono un giocatore completo definito scorer ma disposto a difendere e giocare per i compagni quando le situazioni lo richiedono. Amo vincere ed essere un leader”.
I suoi tatuaggi sono distribuiti in più parti del corpo, mani comprese. Quello che spiega con più attenzione fa bella mostra sulla mano di tiro, un beneaugurante Swish, ovvero il rumore della retina quando entra la palla. Ci sono anche Humble, cioè umile (per non dimenticare mai che le grandi cose arrivano dalla fatica e dall’impegno) e Hungry (affamato). Le due elle sono invece a ricordare love e life, amore per la vita e per ciò che si fa. Insomma un personaggio catapultato dal mondo NBA (Los Angeles Lakers) ma per nulla disorientato
“Della mia nuova squadra conosco Garrett, siamo entrambi di Milwaukee, Mbakwe perché arriviamo dallo stesso College (Marquette), Pelle perché abbiamo giocato insieme in Summer League, e Vujacic, un “fratello” dei Lakers”.
Un salto indietro, per parlare di NBA
“Un lavoro duro nel quale spesso devi trovarti al posto giusto nel momento giusto. Può essere una questione di opportunità. Ora mi sento pronto per questa nuova esperienza ed ho voglia di conoscere ed esplorare il basket europeo”. Dell’Italia cosa conosce e cosa apprezza Vander Blue?: “Il mio piatto preferito è la pizza. Del resto conosco poco ma ho voglia di viaggiare e scoprire le bellezze di città come Torino, Roma, Milano ecc…”.
Vander Blue è il quarto giocatore di passaporto americano della Fiat Torino Auxilium e potrà essere soggetto, come gli altri tre, a rotazione
“Lo sapevo e mi affido totalmente alle scelte tecniche del coach”.
Affrontati anche temi “universali” come quelli del razzismo e dell’opinione nei confronti del Presidente americano Donald Trump
“Il primo non è un problema solo americano ed è giusto che gli atleti utilizzino la propria voce per dare un chiaro segnale di dissenso. Amo il mio Paese e ritengo sacrosanto che tutti possano esprimere la propria opinione. L’argomento è delicato ma non è detto che tutte le decisioni prese da Trump siano corrette solo perché è il Presidente”.
Qualche giocatore a cui si ispira Vander Blue?
“Allen Iverson anche se non amo paragonarmi ad altri. Penso solo a me stesso e a progredire continuamente”.
Basket o anche altri sport nella vita di Vander Blue?
“Ho giocato a football e ad hockey su ghiaccio, ma amo il caldo e far vedere il volto, anche dalle ragazze. Per questo ho scelto la palla a spicchi”.