Firenze, 18 febbraio 2018 – E’ strana la vita, è strano il basket. Capita che la squadra che sino a qualche giorno fa sembrava avere un piede nella fossa con il balletto dei coaches andati via, e cioè la FIAT Auxilium Torino, vince la Coppa Italia edizione 2018 battendo in finale una delle più belle realtà attuali del nostro malmesso basket, e cioè la Leonessa Basket Brescia.
Diciamolo subito, una gara poco bella come era logico fosse ma vibrante, maschia, non velocisssima e frizzante come da pronostico dopo le due gare in due giorni per le due sfidanti, alla fine prevale la fisicità, l’atletismo di Torino ma anche la buona difesa messa in campo da coach Paolo Galbiati, giovanissimo head coach torinese di 34 anni che oggi non si capacita di questa vittoria alla quale, siamo sinceri, credevano in pochissimi.
Una FIAT Torino che ha giocato con la freddezza lucida del serpente, che attende la vittima nel fogliame basso per poi colpire mortalmente in maniera definitiva.
Sempre indietro nel punteggio nell’incedere di una gara giocata quasi prevalentemente tirando dalla lunga (identica la percentuale per le due squadre a fine gara che dice 12/33 per entrambe, incredibile), i savoiardi hanno avuto il merito di non farsi travolgere anche quando Brescia tentava la fuga prima sul +9 e dopo sul +8. Ma era palese che la sfida si giocasse sul filo dell’equilibrio, forse non sostanziale ma formale, perchè poi nel momento cruciale del match nell’ultimo quarto, l’Auxilium Torino stringeva le maglie in difesa e chiudeva la porta ai lombardi.
E come spesso capita, in uno sport ormai dominato dalla fisicità e dall’equilibrio in campo, la panchina più lunga e più atletica dei piemontesi ha avuto la forza di fare la differenza con Brescia che pagava di fatto lo sforzo del giorno precedente vs Cantù e nei dettagli i protagonisti della prima, storica vittoria torinese erano italiani. Prima di tutto Peppe Poeta, autore della tripla siderale che al 36′ consegnava il primo vantaggio di tutto il match alla FIAT Torino sul 61-59 (7 p.ti per lui e ben 4 assist), e subito dopo Valerio Mazzola, che raccoglieva ben 3 rimbalzi d’attacco consecutivi (11 per lui nel match), per poi subire il fallo dopo aver depositato la palla nel ferro bresciano e quindi scrivere a referto un preziosissimo gioco da tre punti. Certo, per arrivare fin lì bisogna anche citare Diante Garrett (16 p.ti), Deron Washington (10 p.ti), Vander Blue (11 p.ti) e Boungou Colo (11), ma anche Sasha Vujacic, suo il canestro vincente al ferro in entrata su assist di Washington a 2″50 centesimi dalla fine, dopo una gara in cui aveva brillato molto ma molto poco.
E Brescia? Senza fare un grande sforzo di fantasia, mai come questa volta la Leonessa si lecca le ferite.
Si sapeva che alla lunga avrebbe corso il rischio di pagare dazio fisicamente ma ha retto molto bene il campo, conducendo la gara a lungo e di fatto cedendo la testa della stessa solo grazie ad una magia di Poeta, semmai il rammarico sta nel non avere sfruttato a dovere i tiri dentro l’arco, brutto brutto l’8/26 da dentro l’arco anzi, un fardello pesante da portare sulle spalle quando poi c’è da chiedere a Dario Hunt, 44% in stagione dalla lunetta, di metter dentri quei tiri liberi che potrebbero darti quella linfa vitale che significa vittoria. Alla fine dunque può far poco lo strepitoso Marcus Landry da 50% da tre (22 p.ti finali), o la Vitali’s Connection che vede un positivo Michele (14 p.ti per lui), ma un Luca che seppur sigli ben 10 assist, 6 rimbalzi segna solo 5 p.ti con la relativa tripla della potenziale vittoria a 9″ dalla fine bucata.
Brucia la sconfitta per la Germani Brescia perchè il suo gioco c’è, magari non incanta ma c’è, quando deve anche vedere un David Moss a mezzo servizio dopo il malanno di ieri od un Brian Sacchetti che ci mette cuore ed anima con 12 p.ti. e questo è un dato dal quale partire, la Leonessa ha un programma e quindi questa è per lei una dolorosa sconfitta ma un passo avanti nel progetto di crescita che, sono certo, la vedrà protagonista in futuro. Fa male però perdere con un Lee Moore non pervenuto, fa male perchè ieri vs Cantù la guardia bresciana aveva letteralmente giganteggiato proprio fisicamente in certi istanti, e non averlo avuto oggi in partitata alla fine è stato fatale.
Questa sera quindi festeggiamo Torino e la sua voglia di rinverdire i fasti del passato, sempre che si lasci in pace Paolo Galbiati nell’attesa che il fratello gemello bravo di Trevor Mbakwe si palesi, una volta per tutte, in campo perchè quello visto in questi tre giorni fiorentini non è certamente il bel giocatore ammirato in passato.
Primo periodo, Torino parte a dir poco con le marce basse specialmente in difesa, la prima tripla di Landry è comoda comoda, senza che Garrett ci pensi minimamente a contrastrarlo, stampandosi come una mosca sul vetro dietro un blocco di Hunt. Ma le marce basse i piemontesi le mettono soprattutto in attacco, un solo canestro in 6′ di gioco, uno spettacolo a dir poco rivedibile. Brescia, che dovrebbe subire invece il contraccolpo fisico del supplementare vinto vs Cantù di meno di 24 ore prima, invece va molto neglio o, se preferite, meno peggio. Luca Vitali distribuisce palloni anche invitanti ma la mira latita anche per la Leonessa, il ritmo è da dopolavoro mentre Garrett finalmente fa goal dalla lunga. Diana lancia in campo Sacchetti che non tradisce, due triple per il figlio del coach della Nazionale ma ora c’è anche Washington che “vede” per Torino la retina biancoblu, si chiude per fortuna con un punteggio decente tutto sommato sul vantaggio della Leonessa per 11-14. Da segnalare un Trevor Mbakwe lontano parente del centro dominante ammirato qualche tempo fa in Italia ed in Germania.
Secondo periodo, Mazzola e Poeta per la FIAT di Paolo Galbiati in campo ed Andrea Diana risponde con Traini ed Ortner più Moore, le forze fisiche saranno determinanti. Intanto Brian Sacchetti mette la terza tripla di fila con fallo subito, 11-20 al 12′ (max vantaggio Brescia), e Torino continua ad annaspare in difesa ed in attacco Mazzola vede solo il secondo ferro dal suo jumper in area bresciana. Ma Vujacic dov’è? Per fortuna dei gialli di Torino Boungou Colo mette due punti su tap-in ma è chiaro che la stitichezza offensiva sia un problemino non da poco. Ma prima Garrett e dopo Vander Blue mettono a segno un 7-0 di parziale in un amen quasi, 18-20 al 15′ e la Leonessa accusa il colpo, Luca Vitali spara una tripla a vuoto. Ma non la spara Michele Vitali, tripla per lui e Torino adesso se la gioca, positivo l’apporto di Andre Jones che lavora molto bene in difesa su chiunque gli capiti a tiro da post basso. Però se Moss va a segno dal gomito, Galbiati deve chiamare tempo sul 18-25 al 17′. Al rientro però Torino fa ancora cilecca da tre (2/14 al momento), Landry invece non perdona ed è di nuovo +9 per Brescia (18-27). Il ritmo è decisamente andante ma non troppo e piemontesi di nuovo sotto nel punteggio con due triple che stavolta vanno a segno, prima Blue e dopo Garrett, 24-27 e stavolta e Diana a chiamare tempo al 19′. Al rientro in campo Hunt vs Mazzola, Mazzola tiene bene e sul ribaltamento è proprio l’ex- V Nera a mettere la tripla del primo pareggio della gara, 27-27 (9-0 per la FIAT). Però Torino a volte si addormenta dietro, Leonessa furba a sfruttare alcune dormite della difesa savoiarda, si chiude dunque il secondo periodo con Brescia di nuovo avanti perchè Moore attacca Blue uno vs uno, con l’area torinese che si apre come il Mar Rosso davanti a Mosè. Ci pensa Garrett però a limitare lo scarto a fil di sirena per Torino ed è 28-31. Punteggio basso, spettacolo scarso, probabile che si ci risparmi per i due quarti successivi, infatti si sparacchia troppo da tre perchè le due difese fanno densità nel pitturato e voglia di attaccare il ferro se ne vede poca.
Terzo periodo, dopo diversi errori come ad inizio gara, Washington impatta da tre il punteggio 31-31 ma le difese ora sembrano avere la meglio sugli attacchi, poco precisi e dalle ide annebbiate. C’è Moore per Brescia e Garrett per Torino che provano ad avvicinarsi al ferro (ohhhh..), ma è sempre il tiro dalla lunga la soluzione privilegiata, ad esempio Landry si guadagna tre liberi su fallo (bah…), di Washington, Brescia di nuovo avanti 31-36 al 23′. Garrett da tre, giah..34-36 al 24′, insomma è una sfida a chi la mette meglio da oltre l’arco. E stavolta paga dazio Michele Vitali sul tentativo di Blue dalla lunga, liberi per la guardia del Wisconsin solo che è 2 su 3 ed è di nuovo parità, 36-36 e la news è che la Germani è già in bonus. Landry sempre da tre, poi Mbakwe ne mette uno dalla lunetta, 37-39 al 25′ per una gara che si trascina stancamente, con pochissimi acuti. Washington però la fa grossa, sfonda su Michele Vitali e si siede in panca perchè è il 4° fallo. Ed è sempre lui, The Other Vitali, altra bomba dall’angolo e Germani avanti di 5 e poi di 8 con Landry, 37-45 e Galbiati deve stoppare tutto al 26′. Riecco Poeta in campo e zingarata positiva per lui ma Vujacic si lamenta per un fallo non fischiato a suo favore, antisportivo per l’ex-Lakers e Michele Vitali fa 2/2 con possesso Brescia che poi non replica. Altra bomba (ma guarda un pò..), stavolta è Torino che la mette a segno con Boungou Colo, 42-47 e questa volta è Diana che chiama tempo, la paura fa 90 anche se Torino si avvicina, si avvicina nel punteggio anche sino a pareggiare ma non supera mai gli avversari, dimostrando al momento difficoltà mentale a gestire il gap. Toh, ecco Sasha Vujacic che segna, con fallo, da tre ed è 46-47 al 28′. Ma Diana mette in campo Traini ed Ortner, ok per loro ma ancora Boungou Colo, 48-49. Da tre, sempre da tre, prima Michele Vitali e dopo sempre Boungou Colo per il 51-53 e la gara s’infiamma…Siamo al 29′, liberi sempre per un Michele Vitali fantastico, 51-54 quando si sta per chiudere il periodo, liberi anche per Vujacic a 40″. Idem per Sacchetti ed ultimo possesso per la FIAT, Jones e Garrett insieme in campo più Poeta, è proprio il primo che cerca il tiro allo scadere che non va, si chiude dunque sul 53-56. Torino soffre l’organizzazione di Brescia ma tutto può succedere anche se i savoiardi non sembrano avere quello sprint fisico e mentale per avere la meglio. Da notare gli 0 punti di Luca Vitalia ma con 8 assist e 6 rimbalzi.
Ultimo periodo, come da copione, si apre con tiri sparati a salve come nei tre precedenti periodi da ambo i lati del campo. Landry va, sempre da tre, in transizione ed è 53-59 al 32′. Luca Vitali però fa il suo 4° fallo ed esce dal campo, la Leonessa però non sembra accusarne, Torino non riesce a cambiare passo nonostante Washington la metta sempre dalla lunga con una vera e propria magia, 56-59. La FIAT dovrebbe far valere la migliore presenza fisico-atletica adesso, Garrett ruba un canestro al ferro, 58-59 e subito dopo sempre l’ex-Cremona e Pistoia buca il primo sorpasso della gara per i piemontesi. Mbakwe prende uno sfondo enorme su Moore, poi però si fa beccare con un fallo in attacco che vanifica un altra azione potenziale da sorpasso per i torinesi. Ora Brescia non segna più, Landry sbaglia appoggiandosi al vetro ed il primo sorpasso di Torino lo segna Poeta con una tripla enorme, da più di 8 metri, 61-59 al 36′. La Germani sembra sulle gambe, riecco Luca Vitali in campo ma i lombardi sono in affanno, i liberi sono la scialuppa per la Leonessa che con il play bolognese si rimette dalla lunetta per tre tiri ma ne mette solo due, 61-61. Garrett cerca rogne in area bresciana e le trova con Hunt che lo stoppa. Siamo al 37′, accenno di zona torinese ma non paga, in lunetta Hunt per un fallo (molto dubbio), di Vujacic su di lui ma il centro ex-Orlandina conferma la sua idiosincrasia ai liberi con un terribile 0/2. Dopodicchè l’azione forse della gara, Torino fa la voce grossa con ben 3 rimbalzi offensivi nell’area bresciana da parte di Mazzola che la mette dentro con fallo alla fine di un combattimento belluino, 64-61 al 38′. Accenna di nuovo la zona la FIAT, poi Hunt decide di attaccare il ferro ben servito da Luca Vitali, liberi di nuovo per lui ed è di nuovo 0/2…Siamo a 115″ dalla fine, zona anche per Brescia, Washington buca l’attacco al ferro e come spesso capita ecco Landry che punisce da tre, 64-64. Ma ora tocca a Garrett, altra tripla e risponde anche Luca Vitali (prima per lui), 67-67 a 47″ dalla fine. Poi accade l’incredibile, Brescia cerca il tiro della vittoria con Luca Vitali, tonnara al rimbalzo, Moss la tiene in campo lanciando la palla all’indietro ma di fatto lancia Garrett che a sua volta serve Vujacic che va da solo, 69-67 a 2″ dalla fine. Diana chiama tempo, la palla sarà per Moss che la tira bene sulla rimssa dal lato ma prende il ferro, la Coppa Italia è per la prima volta nella storia di Torino.
Sala Stampa
Sasha Vujacic
E’ bello vincere qualcosa con questa maglia, noi siamo il principale pericolo di noi stessi, dobbiamo giocare di squadra ed essere umili. Non lo so dove possiamo arrivare, adesso ci godiamo il momento poi vedremo, ma certamente ci siamo anche noi per il titolo.
Beppe Poeta
Sono commosso, abbiamo vinto ma soprattutto ho vinto qualcosa dopo tanti anni di basket a certi livelli. Non lo cosa sia successo in questi mesi ma tutti hanno lavorato per farci alzare questo trofeo, dalla società a Banchi sino a Recalcati ed oggi Galbiati, sono troppo contento, la mia tripla ci ha dato la scossa che serviva per superare finalmente una Brescia, fortissima alla quale va il mio applauso.
Michele Vitali
E’ dura, durissima, sono troppo deluso, è mancato l’ultimo passo e brava Torino, i tiri liberi ci han fatto male, troppo direi però adesso dobbiamo reagire e possiamo migliorare. Abbiamo fatto bene e faremo meglio. Mi dispiace per la nostra gente ma siamo forti con loro vicino.
Paolo Galbiati
Inutile dire che sono troppo contento, il lavoro del team tecnico è stato fantastico con Comazzi & Co. eppoi oggi mi son detto “Che faccio se vinco?”, ora sono troppo felice, e chi l’avrebbe detto tre mesi fa? L’abbiamo vinta in difesa, sì sono d’accordo, abbiamo chiuso dove dovevamo e l’abbiamo vinta anche con il cuore, non riuscivamo a chiudere il gap dopo lo strappo iniziale di una Brescia ottima, che ci ha messo in grande difficolt. Ma consentitemi di ringraziare Luca Banchi, sono quì per lui ed il vantaggio è stato lavorare per lui dormendo poco ed imparando molto, quindi se oggi Torino ha vinto lo deve anche a lui.
FIAT Torino – Germani Basket Brescia 69-67
Parziali: 11-14; 17-17; 25-25; 16-11
Progressione: 11-14; 28-31; 53-56;
MVP: i numeri dicono Marcus Landry ma vogliamo parlare di Beppe Poeta e Valerio Mazzola?
WVP: Lee Moore buca letteralmente la gara, senza mezzi termini e determina di fatto la sconfitta di Brescia privandola dei suoi punti.
Fabrizio Noto/FRED
@FaberNoto