Facile dire Rimini e pensare alla spiaggia più organizzata d’Italia, ai bagnini abbronzati e bravissimi, alle belle ragazze ed ai ragazzi della bella vita. Dici Rimini e pensi alle vacanze perfette per chi le sogna in un certo modo.
Ma se nella pallacanestro italiana dici Rimini pensi subito a 71 anni di storia, ai 34 anni passati tra serie A e serie A2, ai tantissimi giocatori importanti cresciuti e diventati importanti – valgano Carlton Myers ed Alex Righetti per tutti – ed alla miriade di bambini che giocano a quella pallacanestro fatta apposta per loro che si chiama Minibasket.
Insomma dici Rimini e pensi ad una piazza storica per la palla a spicchi italiana ed ai Crabs, i Granchi, al Basket Rimini. E poco importa se dal 2012 è scesa in serie B, nel girone dove milita facendo a spallate con colossi più o meno ricchi ma che magari non hanno dovuto ripianare i tantissimi debiti e problemi come invece ha fatto l’attuale proprietà, Luciano Capicchioni, in sella dal 2010. Oggi il Basket Rimini Crabs è una società da questo punto di vista sana, pulita a cui nessuno deve correre dietro per avere un euro. E finalmente può organizzarsi per il futuro, fare progetti, guardare più in là dell’anno in corso.
Alla guida, come Presidente, dal dicembre del 2016, c’è uno che la pallacanestro la conosce in ogni suo aspetto, Domenico Zampolini, uno degli uomini che fecero l’impresa della grande epopea della Scavolini Pesaro. E Zampolini sa, da uomo di campo prima e di scrivania poi, che le cose si costruiscono col tempo, con la calma e con le idee. E certamente con le risorse giuste altrimenti nisba.
La prima squadra, quella della serie B, ha nel roster un solo over, il mitico Francesco Fojera, classe 1975, una vera e propria bandiera, nato a Cesena e che dopo aver girato l’Italia ha scelto Rimini per gli ultimi anni di una bella carriera. Per il resto i più “vecchi”…Sono ragazzi del’95, poi ’96 e via andare fino al 2000.
Nel settore giovanile sono iscritte 4 squadre che fanno i campionati Nazionali maschili e 4 che fanno quelli Regionali, sempre maschili. Ma nella decennale storia dei Crabs si è deciso di aprire anche alle ragazze e 2 squadre partecipano ai campionati femminili. E poi c’è il settore Minibasket che si ingrandisce col progredire dei progetti della società.
Che come tutte le società che hanno a cuore i propri giocatori dalla prima squadra ai ragazzi ha una moderna foresteria, ad Igea Marina, 14 km circa da Rimini. Qui ci sono 2o posti destinati ai giocatori dei Crabs: ci vivono alcuni della Serie B come alcuni ragazzi delle giovanili, che ovviamente sono totalmente a carico della società. Ma secondo la disponibilità delle stanze, vi trovano posto anche giocatori – che pagando la retta – vogliono trascorrere dei periodi più o meno lunghi – è stato il caso di due ragazzi cinesi – con i Crabs per migliorare la loro pallacanestro, per sperare di migliorare, perché vogliono comunque giocarecon i “Granchi” anche se magari non sono del tutto rientrati nei piani societari. D’altronde la destinazione primaria di una foresteria è chiarissima: prima quelli che un club ritiene di interesse primario per sè stesso, poi tutti gli altri. E questi, mettendosi d’accordo, pagano un affitto, come accade in tutta Italia.
Presidente Zampolini a quando una nuova ondata di grandi giocatori del vivaio dei Crabs?
“Calma. Non abbiamo fretta per quanto ci piacerebbe tornare ai tempi dei giocatori che tutti invidiavano alla nostra società. Ma sappiamo bene che che certe generazioni non si riproducono in laboratorio o con fomule magiche. Il lavoro, la programmazione, le idee e la pazienza invece possono aiutare a creare dei buoni gruppi e noi pensiamo che le annate 2004-2005 ci daranno grandi soddisfazioni. E nel frattempo stiamo pensando anche ad altro perché qui in società nessuno ha smesso di pensare alla A2 ed a creare altre squadre per fare altri campionati giovanili. Ma abbiamo chiaro in testa che bisogna fare il passo un pezzetto più corto della lunghezza delle gambe, contando solo sulle risorse disponibili“.
Eduardo Lubrano