Venezia, 4 marzo 2018 – E’ una magia di Austin Daye sulla sirena a regalare alla Reyer una vittoria che gli uomini di De Raffaele sembravano aver più volte rifiutato. Contro una Virtus Bologna incerottata in avvio (fuori Alessandro Gentile, ma recuperato Aradori, chiaramente non al 100%) e letteralmente a pezzi già a fine primo quarto (fuori anche Stefano Gentile per infortunio a una caviglia), i Campioni d’Italia hanno giocato una partita nettamente al di sotto delle proprie possibilità, confermando le problematiche già evidenziate in Coppa Italia.
La preghiera di Daye viene accolta dagli Dei del Basket e Venezia batte Bologna!
WHAT A SHOT BY @Adaye5! ⚡⚡@REYER1872 #EurosportBASKET | https://t.co/yeuDfSfQxW pic.twitter.com/ssdRpEYHoF
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) March 4, 2018
Squadra distratta in attacco (8/26 da tre, 43% complessivo al tiro), a tratti supponente anche in difesa, irretita da avversari più corti ma con maggior voglia nelle gambe e nella testa. Gli oggettivi impedimenti della Segafredo, però, hanno sempre tenuto la aperta la contesa e, anzi, nel vero momento di difficoltà, un +8 Bologna sigillato dalle triple di Michael Umeh, si è vista la miglior Venezia, capace di ricucire lo strappo in meno di un minuto.
Poi di nuovo uno stop, mentale prima che fisico, con la Virtus a scappare ancora a +4, mentre coach De Raffaele tardava a reinserire in partita il match winner. Unico terminale capace di cavare punti in un attacco fermo all’inverosimile in certi frangenti, tenuto in panca a lungo in maniera incomprensibile.
A 8” dal termine, poi, il canestro del +2 di Aradori, arrivato comodamente al ferro in penetrazione, in quello che sembrava l’affresco al contrario di una partita davvero nera per gli oro-granata. Salvati poi, forse con un po’ troppa grazia da parte della buona sorte, dal miracolo del figlio di Darren. Acquisto, a ben vedere, fatto anche per evenienze del genere e che se confermasse questo rendimento sarebbe certamente un perfetto ricambio per l’ormai fuori dai giochi Orelik.
In casa Virtus poco da dire. La prima constatazione è che, in maniera abbastanza lampante, questo non sia l’anno delle V Nere. Che già all’andata sprecarono un +17 per venire bruciati in volata dai veneziani. Poi persero con una prodezza diversa per fattezze ma simile in difficoltà di Luca Vitali con Brescia. E nel momento in cui la stagione sembrava aver preso una piega positiva (sette vittorie in otto partite e +15 all’intervallo sul campo di Sassari), la dea bendata ha dato il colpo di grazia alla truppa di Ramagli con gli infortuni in serie di Aradori, Ale Gentile (in una Coppa Italia che giocata con quell’inerzia positiva chissà come sarebbe potuta andare a finire) e stasera Stefano Gentile.
Nonostante ciò i bianconeri hanno avuto l’enorme forza psicologica di giocare a pari armi con i Campioni d’Italia in trasferta, anzi, per larghi tratti comandando nel punteggio. Hanno pesato le percentuali disastrose ai liberi (3/10) e la scarsa lucidità nel gestire quel +8 a 6’ dal termine. Certo non aiutati da un paio di fischi arbitrali che, onestamente, restano misteriosi da comprendere.
Poi, come detto, quando non è il tuo anno i tiri come quelli di Daye tendono a finire dentro. E ormai in casa Segafredo se ne ha la matematica certezza. Resta la grande impressione lasciata da un gruppo che esce dalla domenica in Laguna con una certezza: nel momento in cui il gruppo ritroverà integrità fisica (e magari l’innesto mancante dal mercato), una simile unità di intenti potrà essere carta pesante da giocarsi nelle fasi decisive del campionato.
A livello di singoli, in casa Reyer, oltre a Daye, MVP con 20 punti e 7 rimbalzi in 23’, cose discrete da Tonut (11 con 4/8) e Watt (10+7), autore di un bel duello personale con Slaughter (8 punti, 4 rimbalzi, 3 recuperi ma anche 3 perse). Per la Virtus sontuoso Michael Umeh (24, 6/8 da tre) e gran rientro di Pietro Aradori (19 e 6 rimbalzi). 17’ eccellenti per il classe ’99 Alessandro Pajola (7 punti, difesa e tanta faccia tosta), che si spera possa continuare ad avere minuti di campo, proseguendo una crescita che sembra poter dare discreti frutti.
UMANA REYER VENEZIA – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 71-70
Parziali: 18-20; 18-11; 16-19; 19-20.
Progressione: 18-20; 36-31; 52-50; 71-70.
MVP: Austin Daye.
WVP: MarQuez Haynes.