Una partita brutta tecnicamente parlando. La vittoria casalinga della Remer Treviglio sulla Leonis Roma, 89-76, non ha ombre nè incertezze. E’ maturata nel terzo quarto quando a cavallo della metà del periodo ad una serie di canestri dei padroni di casa lombardi, gli ospiti hanno saputo opporre solo quelli di Sims ed uno di Brkkic cioè senza nessun apporto degli esterni. Sul meno 11, 56 a 45 è come se i ragazzi di coach Turchetto avessero accettato l’ineluttabilità della sconfitta e si fossero dedicati solo a contenere lo scarto al di sotto dei 16 punti per rimanere in vantaggio nel doppio confronto (a Roma era finita 97 ad 81 per la Leonis).
Missione comiuta ma ora come ora il pericolo non è quello. Perché la classifica dice quota 20 per tutte e due con Treviglio che deve recuperare la gara con Napoli, la Leonis che domenica gioca a Legnano e Treviglio che va a Siena. Nessuna delle due è una gara facile, ma il tempo per recuperare si accorcia. Il discorso, mi rendo conto viaggia su un filo che in via dell’Arcadia potranno considerare offensivo, ma la sensazione che ho ricavato dall’atteggiamento della squadra è che non abbia fiutato il pericolo di un finale di stagione tutt’altro che agevole e che non abbia aggredito la partita con la ferocia sportiva che il momento, secondo me, richiederebbe ad una squadra che ha bruciato tante occasioni e che avrebbe il potenziale per cavarsi di impiccio.
Anche perché i primi due quarti la Leonis li ha giocati alla pari con la Remer. Il primo quarto, in mezzo ad una selva di errori e palle perse da ambo i lati, è filato via con un botta e risposta che faceva presagire tutt’altro tipo di partita, combattuta fino alla fine. Sims ispiratissimo da sotto edalla mezza distanza – con la perla anche di un tiro da tre – De Loach in vena di correre e Cesana e Pierich con la mira giusta per ribattere alla vena di Easley ed alla solita furia agonistica di Voskuil, in una di quelle serate nelle quali all’inizio di fa disperare – se sei nella sua squadra – poi lo ami perché fa cose incredibili.
Copione simile nel secondo periodo con qualche ingranaggio che ha cominciato ad incepparsi nella Leonis perché il prematuro secondo fallo di Piazza ha tolto un pò di lucidità e fluidità nella manovra offensiva romana e De Loach si è spesso lanciato in coast to coast isolati, spesso ben conclusi ma altrettanto spesso innocui che lo hanno sfiancato. Eppure solo la sua grande precisione dalla lunetta ha tenuto a galla l’Eurobasket mentre di là, seppure senza giocare una pallacanestro celestiale, Voskuil e Mezzanotte hanno fatto cose discrete e permesso ai bergamaschi di chiudere avanti di cinque lunghezze, 39 a 34 i primi 20 minuti.
Poi il fattaccio. Dopo sei punti consecutivi di Sims in due minuti, 44 a 41, è arrivato il 3° fallo di Piazza ed un nuovo rallentamento dell’attacco Leonis. Voskuil ha continuato a far canestro ma con lui son cresciuti Pecchia e Marino. I nervi romani hanno cedto e sono arrivati due antisportivi, Pierich e Brkic che hanno regalato tiri liberi e possessi gratis che anzi non hanno penalizzato più di tanto la squadra ma che hanno chiuso la terza frazione sul 62 a 50 con 9 punti di Sims, 5 di Brkic e solo 2 di Piazza, unico esterno a segno per Roma. Poco? Nulla.
E difatti nel quarto tempo è piovuto forte sulla squadra capitolina perché hanno fatto canestro anche protagonisti non tanto attesi come Planezio e Dincic. Il primo, Marco Planezio, ha messo la tripla del +17, 79 a 62 a 4’41”. Da qui si è giocato solo per il più 18 o il più 15, fin che Piazza a 31″ non ha segnato da 3 mettendo la parola fine a questa farsa che speriamo serva a qualcosa, per la Leonis.
Adriano Vertemati coach di Treviglio “Arrivati nel finale, quando la partita ormai era vinta, abbiamo provato a ribaltare la differenza canestri. Non ne avevamo parlato prima, perché con quello che stava facendo l’Eurobasket ci sembrava già tanto batterla di un punto. Siamo stati molto molto bravi e non voglio rovinare questa prestazione con un rimpianto di non aver ribaltato il risultato dell’andata. Non so se è la miglior Remer della stagione, so che alcuni nostri giocatori possono fare ancora meglio. Ogni partita è differente sotto vari aspetti, quindi direi che è stata la miglior Remer da opporre a questa Eurobasket. Ci sono state altre grandi prestazione, che magari non sono state evidenziate per il risultato, altre partite dove il risultato è stato a nostro favore, ma potevamo fare di più, oggi è andato tutto molto bene. A inizio settimana ci siamo detti che questa era la partita più importante per noi e se l’avessimo vinta, la partita più importante sarebbe stata quella dopo. Con la classifica così corta bisogna ragionare gara per gara. Nel girone di ritorno, ci mancano sette partite e abbiamo fatto 10 punti, tanti quanti nell’intero girone di andata, volevo fare i complimenti alla società per come ha aggiustato la squadra. Negli ultimi tempi abbiamo una concentrazione davvero ottima, che ci ha permesso di vincere quattro parziali su quattro, questo è un dato davvero importante e ci tengo a sottolinearlo”
Questa l’analisi di coach Turchetto a fine gara: “Aver preservato la differenza canestri è probabilmente l’unica nota positiva di questa partita, tra due squadre più o meno dello stesso livello di classifica il +16 dell’andata era un buon bottino da preservare, ma siamo andati vicini a dilapidarlo. Abbiamo pagato un approccio non buono alla partita, i quindici rimbalzi offensivi concessi e le venti palle perse fanno capire in che modo abbiamo approcciato a questa sfida, nonostante avessimo giocato spesso con due lunghi e avremmo dovuto avere più presenza contro un reparto di stazza non superiore alla nostra. Da qui alla fine sono tutte partite in cui ci si gioca molto, per cui specie in trasferta se si parte rilassati le cose poi non vengono e ci si innervosisce, se si parla invece che fare tagliafuori diventa difficile anche prendere i rimbalzi. Abbiamo tirato con scarse percentuali da tre pur prendendo molti tiri aperti, ma se non si è tranquilli anche le percentuali scendono“.
Eduardo Lubrano