Data | Risultato | ||||
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15/03 00:00 | ![]() |
ORLANDO MAGIC | 126-117 | MILWAUKEE BUCKS | ![]() |
36:20, 61:52, 91:80 | |||||
15/03 01:00 | ![]() |
BOSTON CELTICS | 124-125 OT2 | WASHINGTON WIZARDS | ![]() |
37:23, 59:52, 80:81, 106:106, 115:115 | |||||
15/03 03:00 | ![]() |
SACRAMENTO KINGS | 123-119 OT1 | MIAMI HEAT | ![]() |
24:31, 59:52, 91:79, 111:111 | |||||
15/03 03:30 | ![]() |
GOLDEN STATE WARRIORS | 117-106 | LOS ANGELES LAKERS | ![]() |
26:23, 55:55, 89:82 |
Washington va sotto di 20, risale e vince in volata dopo due overtime a Boston grazie ai 34 punti e nove assist di Bradley Beal. I Celtics senza Irving, Horford e molti altri perdono la terza gara nelle ultime cinque e si allontano sempre più dal 1° posto dei Raptors
Washington rimonta 20 punti di svantaggio e vince dopo due overtime una sfida molto sentita come quella contro Boston (una delle rivalità più accese dell’intera NBA), con i Celtics rimaneggiati nel roster e con la rotazione ridotta al minimo nel finale di gara. La lista degli assenti tra i padroni di casa è lunghissima e comprende Kyrie Irving, Al Horford, Jaylen Brown, Marcus Smart e Daniel Thies. Troppi per riuscire a competere per 58 minuti, anche quando dall’altra parte manca ancora un All-Star come John Wall, fuori ormai da diverse settimane. A farne le veci ci pensa come al solito Bradley Beal, autore di 34 punti e nove assist in una gara iniziata male dagli Wizards, costretti poi a rimontare nel secondo tempo: “Questo dimostra che tipo di squadra siamo – commenta il numero 3 di Washington -. Loro hanno iniziato forte a differenza nostra nel primo tempo, ma abbiamo fatto un grande lavoro nel restare concentrati e continuare a combattere. Bisogna dare merito alla nostra squadra”. Un successo che riavvicina i capitolini al quarto posto occupato dai Cavaliers in quello che al momento sarebbe un esaltante primo turno playoff. “È stata una corsa sulle montagne russe, come se avessimo giocato due partite nella stessa gara – racconta coach Brooks -. Bisogna credere in questi ragazzi”. La sfida di casa tra i gemelli Morris la vince a livello numerico Marcus, autore di 31 punti (miglior realizzatore in casa Celtics) e nove rimbalzi, ma che sulla coscienza porta il pesantissimo errore sull’ultimo possesso dei regolamentari. A lui infatti spettava la marcatura su Jodie Meeks, rimasto invece colpevolmente solo in angolo e pronto a realizzare il canestro della parità che ha prolungato la sfida: “Sono un veterano in questa lega e mi assumo la responsabilità. Sapevo che loro avevano bisogno di tre punti per pareggiarla, ma nonostante questo ho lasciato da solo il mio uomo in angolo. È colpa mia”. Non l’unica occasione in cui i Celtics avrebbero potuto chiudere la partita con un successo, come sottolinea anche Terry Rozier: “È dura ritrovarsi coinvolti in una battaglia del genere, lottare per 58 minuti e poi scoprire di non avere più le forze e gli uomini necessari per farcela. La sensazione è quella di esserci lasciati sfuggire tante occasioni in precedente in cui si poteva vincere”.