Da giorni circola su Internet il video col messaggio straordinariamente condivisibile di coach Frank Martin, South Carolina, su quello che dovrebbe essere l’atteggiamento dei genitori nei confronti dei figli che fanno sport, dell’allenatore dei figli, degli arbitri e dello sport in generale. E’ decisamente il coach che vorrei per mia figia, ed il papà che vorrei essere per lei rispetto a questo aspetto.
Ma non sappiamo tutti quel che quest’uomo ha passato 12 anni quando una malattia terribile ha rischiato di ucciderlo nel giro di pochissimi giorni. Soprattutto perché all’inizio i medici non capivano che cosa fosse. Questo video racconta tutto. E poi volendo un’altra occhiata alle parole di qualche giorno fa che hanno scatenato un bel dibattito sul web.
https://youtu.be/1uXtlAl0RBA
Sono forse il coach più vivace che possiate vedere su una panchina, ma quando vado a vedere i miei figli giocare non mi vedrete mai fare “booo”, o agitare le braccia. Mi siedo sugli spalti e non dico niente, non cerco di allenare i miei figli. Con tutto il rispetto per gli altri genitori, conosco il basket molto meglio della maggior parte di loro. Ma sto lì seduto e non dico una parola.
Ci sono due ragazzi che la domenica arbitrano la domenica mattina partite di bambini di quarta elementare. Quanto potranno guadagnare? 20 dollari? L’ho fatto anche io, quando andavo al liceo, guadagnavo 0 o 12 dollari. Questi ragazzi la domenica mattina invece di andare in Chiesa aiutano le loro famiglie a pagare qualche bolletta. Pensate davvero che a quei ragazzi interessi davvero chi vinca la partita fra le due squadre? Pensate davvero che si mettano a pensare come indirizzare la partita che stanno andare ad arbitrare O che vogliano mettere in imbarazzo uno di quei bambini o ravvivare la partita con le loro scelte?“.
Sapete cosa dico ai miei figli vengono a lamentarsi da me per come hanno giocato? Io gli dico di andare dal loro coach. Eh ma noi…Andate dal vostro coach. Non parlo con loro di coaching. Se c’è qualcuno che vi manca di rispetto io ci sarò, se capiteranno in situazioni difficili nella loro vita e le affronteranno io li aiuterò a rialzarsi. Perché sono loro padre, ma non il loro coach. Io faccio questo nella vita, quindi non voglio criticare qualcuno che sta facendo questo per aiutarli. E poi pensate davvero che gli allenatori di bambini di quarta elementare facciano qualche soldo?
Abbiamo delle persone che la domenica, e durante la settimana, gratis o quasi, aiutano i figli di qualcun altro e poi abbiamo i genitori sugli spalti che gridano oscenità agli arbitri, che criticano ogni decisione dell’allenatorie e gridano ai bambini. Bambini che hanno 10 anni!! Ai quali urlano come comportarsi come se fossero Lebron James o Dwayne Wade alle Finali NBA
Da una parte gli allenatori che gli dicono delle cose, dall’altra i genitori che gli gridano delle altre: ma hanno 10 anni anni! Come possiamo aspettarci che capiscano e sappiamo gestire tutto quasto? Saoete alla fine cosa fanno? Soengono il cervello!”
Eduardo Lubrano