Roma, 24 marzo 2018 – Dopo qualche giorno è arrivato l’esito del ricorso, coach Giorgio Russo il suo staff vengono privati dell’ accesso alle Finali Nazionali U20. I fatti sono noti, nel concentramento interzonale di Cervia il San Raffaele ha schierato una giovane atleta più piccola. A livello regolamentare la cosa non è concessa secondo un articolo delle disposizioni annuale della federazione italiana pallacanestro perché la suddetta ha disputato quattro campionati, cosa superabile con una deroga da chiedere al consiglio federale.
La società in questi giorni non ha voluto rilasciare dichiarazioni ufficiali e ha vietato ai suoi tesserati di rilasciarne altrettanto. Nessuno ha voglia di dire i se, i ma ed i perché di questa vicenda, una cosa è sicura: non c’è dolo nella vicenda e la cosa è appurata. Privare di una vittoria un gruppo che negli anni ha costruito qualcosa di importante, solo perché un’atleta più piccola è stata schierata a seguito di una compagna infortunata, è cosa che suscita squallore nel mondo dello sport e delle competizioni. Imparare a perdere è la prima grande vittoria di un gruppo, questo dovrebbe saperlo di chi ha preso il nostro posto.
Lo sportivo vivrà tutta la vita attraverso vittorie e sconfitte; se sarà in grado di accettarle e superarle non avrà nessun timore di affrontare qualsiasi esame, ostacolo, gara o confronto. In questi giorni in tanti hanno parlato di questi fatti, si è parlato di “illecito”, termine gravissimo usato da qualcuno che si è sentito toccato, la società sta valutando l’idea di tutelare i propri interessi nelle sedi adeguate. Il San Raffaele va avanti come nella sua tradizione a testa alta forte dei suoi numerosi trofei vinti, cosa che molte società non possono vantare o come della miriade di giocatrici che dal nostro settore giovanile sono arrivate ad Olimpiadi ed a disputare gare di Eurolega.
Hasta la victoria siempre è il grido che ci accomuna alla vittoria, quella sul campo però…!!!!
Le dichiarazioni del presidente Paola Marzullo:
“Il San Raffaele chiede scusa alle sue splendide ragazze ed ai suoi fantastici allenatori che si sono conquistati sul campo l’ennesimo accesso alle finali nazionali, con la voglia di giocare, la grinta e il cuore, battendo squadre sulla carta più attrezzate di noi. Il San Raffaele chiede scusa per un errore formale imperdonabile ma non da paragonarsi ad un “illecito” sportivo come qualcuno lo ha definito. Molte sono le società italiane ad avere ottenuto la delega a far giocare 4 campionati ad alcune ragazze, delega concessa senza dover produrre delle motivazioni. Non lo abbiamo fatto, è vero. Giorgia è stata convocata in fretta, a causa degli infortuni di due ragazze ed abbiamo avuto la superficialità di non controllare la regola. Ma considerare questo “errore” alla stregua di un illecito sportivo proprio no!
Il San Raffaele chiede scusa alla società di Ancona per aver schierato contro di loro “illecitamente” una ragazza di quattro anni sotto età rispetto al campionato disputato. Il San Raffaele chiede scusa agli uffici della Federazione Nazionale per aver inviato venti giorni prima dell’interregionale la Lista G con i nomi delle ragazze che si intendevano mettere in lista e non aver ricevuto alcuna segnalazione riguardo alla posizione di Giorgia e di aver avvertito invece la società di Ancona che una ragazza straniera non aveva completato la formazione italiana e quindi non poteva essere inserita. Ma si sa: la lista è firmata dal legale rappresentante che si prende la responsabilità di quanto dichiarato. Ebbene sanzionate me e la società, ma non i valori dello sport: chi è più forte lo dimostri sul campo.”
UFFICIO STAMPA SAN RAFFAELE BK ROMA