Prima di tutto: rispetto massimo per la città Reggio Calabria, per Marco Calvani, i suoi collaboratori ed i giocatori che stanno facendo un campionato meraviglioso. Al momento sono dentro i play off con pienissimo merito.
Ma questa è una storia che con lo sport giocato non c’entra nulla. La società calabrese si sarebbe iscritta al campionato in corso, girone Ovest della A2 di pallacanestro maschile, grazie ad una fidejussione bancaria di 100 mila euro che risulterebbe falsa. La banca che avrebbe emesso questa fidejussione avrebbe dichiarato di non avere il club della Viola tra i suoi clienti. Da via Pio XI, sede della società, rispondono di essere stati imbrogliati da un intermediario truffaldino e di essere dunque in buona fede. Il Procuratore Federale sta valutando l’ipotesi di deferire il club che se non vedesse accolta la sua tesi, rischierebbe l’esclusione dall’attuale campionato.
In termini tecnico-legali è non solo tutto giusto, ma anche condivisibile se venisse accertata la presenza di un illecito così grave. Quel che qui voglio contestare sono i tempi ed i modi.
Primo: capisco che gli accertamenti amministrativi siano lunghi ma possibile che lo siano così tanto? Che si debba arrivare a ridosso dei play off perchè qualcuno dagli uffici del potere faccia trapelare certe notizie?
Due: perché c’è sempre qualcuno interessato a far uscire certe notizie che dovrebbero essere riservate almeno fino al momento del deferimento, in questo caso? E’ storia vecchia per chi fa il mestiere del giornalista come me, le soffiate sono il pane quotidiano ma qui si sta giocando con la salute economica delle società e quella dei tifosi non solo della Viola. In questo caso a chi fa comodo mettere in difficoltà la Viola in questo momento del campionato e rischiare di falsare il finale del campionato?
Tre: a proposito del finale del punto due: certo a rigor di Regolamento è giusto aprire un’inchiesta sulle dichiarazioni di Riccardo Paolini, ma se poi quel che il coach di Cagliari ha detto dovesse tramutarsi in fatti, cioè campionato falsato, qualcuno dalla Federazione gli chiederà scusa?
Quattro: ora che la vicenda è divenuta di dominio pubblico perché non si fa in fretta – senza pasticci sia chiaro – a risolverla? C’è un consiglio federale il 6 aprile ed anche se i tempi sono stretti non si deve arrivare all’inizio dei play off con la questione ancora aperta. Quale che sia il destino della Viola che si decida per bene ed in tempi rapidi.
Eduardo Lubrano