Dopo lo scandalo sulle ombre posate su Eurocamp e le indagini dell’FBI, che ha visto il marchio Adidas a fare un passo indietro relativamente alla sua sponsorizzazione globale delle iniziative, la NBA si sta attivando per salvare uno dei principali pilastri dello scouting internazionale.
Come apprendiamo dal sito di ESPN, Adidas farà un passo indietro e, almeno per un anno, la sua attività di sponsorizzazione sarà ridimensionata e quindi i tre dei principali eventi come l’EuroCamp, fondato nel 2003, l’Adidas Nations e il PATH Program sono a rischio chiusura.
Per sopperire alla mancanza di sponsorizzazione, i co-fondatori della Summer League di Las Vegas , Warren LeGarie e Albert Hall, anche con Kiki Van De Weghe, vice presidente esecutivo con delega alle “basketball operations” della NBA, hanno deciso di intervenire per salvare l’EuroCamp.
Pertanto, l’EuroCamp sarà rinominato “NBA Elite International Camp”, mantenedo la location storica di Treviso e confermando le date già in programma, dal 2 al 5 giugno.
“Come General Manager ho constatato come a volte sia davvero difficile ottenere informazioni attendibili su un giocatore reclutato al di fuori degli USA – ha dichiarato Van De Weghe a ESPN – è difficile incontrarsi, prendersi del tempo per sedersi un attimo e fare quattro chiacchiere per conoscersi meglio, così come in alcuni casi è davvero difficile vedere giocare un giocatore con i propri occhi. Un evento di questo tipo può consentire alle squadre di avere accesso ai giocatori ed essere sicure di disporre di tutte le informazioni di cui necessitano, con la certezza che tutte le franchigie avranno pari opportunità di conoscenza di questi giocatori”
La principale questione da risolvere pertanto sarà riuscire a convincere procuratori e club che detengono i diritti dei giocatori alla trasparenza. In questo senso il coinvolgimento di Maurizio Gherardini potrà rivelarsi molto importante, visto che il GM del Fenerbahce potrà portare la sua esperienza e la sua reputazione al servizio dell’evento. Proprio Gherardini è stato uno degli ideatori del Reebok EuroCamp e del suo predecessore, l’Euro Big Man Camp.
La collocazione dell’EuroCamp nel calendario NBA, alcuni giorni prima della deadline per la dichiarazione di eleggibilità (fissata per l’11 giugno), così come poche settimane prima del draft, ha tradizionalmente reso questo evento molto significativo per i dirigenti delle franchigie NBA.
Senza il limite della sponsorizzazione di Adidas, l’NBA Elite International Camp può avere a disposizione un gruppo di talenti maggiori tra cui scegliere. Non sarebbe limitato dalle politiche di sponsorizzazione che hanno impedito ad alcuni prospetti europei di alto livello di prendere parte alla manifestazione negli ultimi anni.
La NBA selezionerà i prospetti da invitare con un meccanismo simile a quello della draft combine, in cui tutte le 30 squadre dovranno produrre una lista di potenziali candidati.
“La maggior parte dei prospetti di alto livello sono già noti – ha detto Van De Weghe a ESPN – vorremmo invitare qualcosa come 40-50 ragazzi. Questi prospetti saranno selezionati dalle liste di suggerimenti delle squadre NBA, ma anche utilizzando i nostri contatti in Europa, al fine di essere sicuri che tutti i potenziali giocatori NBA siano presenti all’evento”
Negli ultimi 10 anni, 73 partecipanti all’EuroCamp sono stati draftati in NBA, rendendo questo uno degli eventi di scouting più rilevanti per le franchigie NBA. Tra i principali giocatori reclutati grazie a questo appuntamento si possono citare Goran Dragic, Rudy Gobert, Clint Capela, Isaiah Thomas e Brandon Ingram.
Van De Weghe ha inoltre spiegato “Il 25% dei giocatori impegnati in NBA sono stranieri, alcuni dei migliori giocatori della lega sono internazionali. Questo numero è destinato a crescere. Il mondo è grande e la NBA si sta espandendo su scala globale. Questa è una parte importante della nostra attività: stiamo investendo nella realizzazione di accademie in giro per il mondo, al momento ne abbiamo sette e contiamo di crescere ulteriormente. Riuscire ad espandere la conoscenza della pallacanestro, fornire opportunità di allenamento di alto livello è un elemento naturale della nostra strategia”
Uno dei problemi maggiori delle sette accademie NBA presenti in Australia, Cina, India, Senegal e Messico è però il fatto che i giocatori che si allenano all’interno di esse non dispongono di un numero sufficiente di occasioni per giocare partite competitive nei loro campionati nazionali. La NBA sta così valutando anche la possibilità di inviare un gruppo di membri delle Academy a Treviso in occasione del Camp, al fine di testare alcuni di questi giocatori contro i migliori prospetti europei, permettendo inoltre anche a questi giocatori di usufruire della vetrina dell’NBA Elite International Camp.