Quello di sabato prossimo al “PalaDozza” di Bologna si preannuncia un match dalle mille emozioni, oltre che di grande fascino per la storia delle due squadre in campo. L’anticipo serale della venticinquesima giornata di Serie A vedrà di fronte la Virtus Segrafredo Bologna degli ex biancoblù Stefano Gentile e Pietro Aradori e la Red October Cantù di coach Marco Sodini, sulla panchina delle “Vu Nere” tra il 2009 ed il 2012 in veste di assistente allenatore. L’incontro in programma sabato 7 aprile, palla a due alle ore 20:45, potrebbe essere decisivo per l’agguerritissima corsa ai playoff, con entrambe le formazioni impegnate nel conquistare un posto tra le prime otto del campionato che significherebbe post season. Attualmente quinta in graduatoria con 26 punti (13 vittorie e 11 sconfitte), la Virtus parte con i favori del pronostico anche se capitan Jeremy Chappell e compagni le proveranno tutte per tentare l’aggancio in classifica. Ottava con 24 punti (12 vinte e 12 perse), la Red October ha la grande chance di mettersi alle spalle anche Bologna dopo il successo di due settimane fa contro la Fiat Torino, che ha permesso ai biancoblù di andare su 2 a 0 contro i piemontesi merito anche della vittoria nel match di andata. Contro la Virtus, dopo il successo in terra brianzola, Cantù ha dunque l’occasione ghiotta di scavalcare anche un’altra diretta concorrente, forte del 94-87 maturato a Desio nella gara di andata alla decima di campionato. In quel match, disputato il 10 dicembre scorso, fu decisivo Randy Culpepper con 28 punti a referto (4/5 da tre) e 34 di valutazione. Determinanti per l’esito dell’incontro anche le notevoli performance di Jaime Smith e di Christian Burns, autori rispettivamente di 13 punti e 8 assist il primo, e di una doppia doppia da 17 punti e 12 rimbalzi il secondo. Alla Segafredo, invece, non bastò la sontuosa prova offensiva di Alessandro Gentile da 21 punti, 8 rimbalzi e 4 assist. VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA, L’AVVERSARIA Quella di sabato sarà la partita numero 162 tra Virtus Bologna e Pallacanestro Cantù, in campo si affrontano due tra le società più gloriose d’Italia e d’Europa. Il prestigio della sfida è rappresentato soprattutto dal palmarès, con la Virtus che nella propria bacheca può contare su 15 scudetti, 8 coppe Italia, 2 Euroleghe, 1 Supercoppa italiana, 1 Eurochallange ed una Coppa delle Coppe. Meno successi tra i confini italiani ma molti di più in campo europeo, la Pallacanestro Cantù risponde con 3 scudetti, 2 Supercoppe e ben 12 trofei internazionali. La Segafredo si presenta al match della 25esima giornata dopo la brutta sconfitta nel turno precedente in casa della Vanoli Cremona, bianconeri sconfitti 91 a 78 al “PalaRadi” dopo le due vittorie convincenti contro Brescia e Brindisi. Successi che avevano cancellato il momento di difficoltà della Virtus, vissuto tra il pre ed il post Final Eight di Firenze, quando la formazione di coach Alessandro Ramagli era uscita malconcia dal calendario di fuoco che l’aveva vista sconfitta tre volte di fila in campionato per mano di Sassari, Venezia e Milano. Anche la Red October non si presenta benissimo al match, canturini reduci dalla sconfitta esterna sul campo della Germani Brescia (86-71 il finale del “PalaGeorge” di Montichiari) dopo aver conquistato tre vittorie nei quattro turni precedenti. IL QUINTETTO DELLA VIRTUS Il quintetto messo in campo da coach Ramagli è tra i più talentuosi ed esperti dell’intera Serie A, composto da due leader carismatici come Pietro Aradori e Alessandro Gentile, quasi 7000 punti in due nel massimo campionato italiano, 3946 il primo, 3018 realizzati dal secondo. Rispettivamente guardia ed ala piccola, i due completano il trio italiano insieme alla presenza in quintetto di Filippo Baldi Rossi, classe 1991 che occupa il ruolo di ala forte. Messo sotto contratto il 30 novembre 2017, il lungo emiliano è tornato ad indossare la maglia della Virtus dopo tanti anni, gli ultimi quattro trascorsi in Trentino, all’Aquila Basket. Con le “Vu Nere”, Baldi Rossi è cresciuto cestisticamente facendo tutta la trafila delle giovanili, fino a disputare alcune gare in prima squadra. Nonostante parta quasi sempre titolare, l’ala ex Dolomiti Energia gioca soltanto 17’ ad incontro, nei quali realizza 5 punti e 3.4 rimbalzi di media. A completare lo starting five ci sono i due americani Oliver Lafayette, in cabina di regia, e Marcus Slaughter, nel ruolo di centro. Entrambi con grande esperienza internazionale e con curriculum di prima fascia, i due sono sempre stati schierati in quintetto con una sola assenza ciascuno. Veterano classe 1984, Lafayette in passato ha vestito le prestigiose maglie di Efes, Zalgiris, Valencia, Olympiacos e Malaga, prima di approdare in Italia per rinforzare il roster dell’Olimpia Milano, con cui il nativo della Louisiana vince lo scudetto al termine della stagione 2015-’16. Carriera da vincente, quella di Lafayette, che sul proprio curriculum – tra i tanti trofei – vanta anche due Eurocup proprio con Valencia nel 2014 e con Malaga nel 2017. In possesso della cittadinanza croata, nel 2014 Lafayette disputa i Mondiali con la Croazia allenata da coach Jasmin Repesa, che il playmaker ritroverà poi nella sua esperienza milanese un anno più tardi. Con ben 135 partite giocate in campo internazionale tra Eurolega (84) ed Eurocup (51), Lafayette è il giocatore più esperto della squadra insieme a Slaughter, anche lui con un grande passato alle spalle. Il lungo californiano ha disputato sei stagioni in Eurolega, tre con il Real Madrid, due con il Darussafaka ed una – quella di esordio – con i tedeschi del Brose Bamberg. Il 33enne, che un’Eurolega l’ha vinta nel 2015 con il Real, garantisce a Ramagli 9.6 punti e 7.1 rimbalzi di media, chiudendo spesso in doppia doppia, oltre che risultare anche un ottimo passatore (1.8 assist). Quanto a Lafayette, invece, l’esterno produce 8.7 punti, 3.1 rimbalzi e 3.3 assist di media ad incontro. Ma i due giocatori più pericolosi sono senza ombra di dubbio i già citati Pietro Aradori e Alessandro Gentile, rispettivamente decimo e quinto nella classifica dei marcatori del campionato. Gentile è il top scorer della Segafredo con 17 punti di media, a cui vanno però aggiunti anche 6.6 rimbalzi e 3.3 assist. Medie importanti anche per Aradori – oltre 350 partite in Serie A – a referto in media con 15.1 punti a partita, 4.6 rimbalzi e 2.3 assist. LA PANCHINA DELLA VIRTUS Dalla panchina per coach Ramagli escono giocatori con esperienza e punti nelle mani, su tutti Michael Umeh e capitan Klaudio Ndoja, entrambi ottimi tiratori dall’arco. Il primo, statunitense naturalizzato nigeriano, è una guardia dal tiro affidabile: con oltre il 43% da tre, Umeh sfiora la doppia cifra con 9.5 punti di media in 21’ di impiego. Tra i protagonisti della promozione della passata stagione dalla Serie A2 alla A, il texano classe 1984 è andato in quintetto soltanto in tre occasioni, pur venendo impiegato in campo quasi 22’ a partita. Ndoja, invece, che da tre colpisce con il 39%, in passato è partito spesso in quintetto. 33 anni il prossimo 18 maggio, l’italo albanese segna 5 punti abbondanti di media in 19’ di utilizzo. Molto coinvolto anche Stefano Gentile, il quale in 20’ va a referto con 5.5 punti di media, 3 rimbalzi e 2.5 assist. Falcidiato dagli infortuni, il più grande dei fratelli Gentile è rientrato nello starting five soltanto in due occasioni. Chiudono le rotazioni l’ala/centro Kenny Lawson ed il playmaker Alessandro Pajola, impiegati da coach Ramagli 15 e 10 minuti di media. In maglia Virtus anche la passata stagione, Lawson sfrutta alla grande i pochi minuti a disposizione, totalizzando 8 punti e 3.4 rimbalzi di media. Per il giovanissimo Pajola, che ha raggiunto la maggiore età soltanto pochi mesi fa, sono undici le presenze in campo, nelle quali è riuscito comunque a ritagliarsi una buona fetta di spazio nonostante la carta d’identità e la folta concorrenza. GLI EX Nei due roster, sono ben tre i giocatori che in passato hanno vestito le canotte della squadra oggi avversaria. Nelle fila bianconere – come detto in precedenza – Stefano Gentile e Pietro Aradori, mentre in casa Red October l’unico ex virtussino è Andrea Crosariol, il quale è comunque in dubbio per la sfida a causa di un infortunio alla schiena. Chi, invece, sarà sicuramente del match è la coppia Stefano Gentile-Aradori, in passato compagni di squadra anche in Brianza. In biancoblù tra il 2012 ed il 2014, Aradori in maglia Cantù ha realizzato oltre 14 punti, 4.5 rimbalzi e 2.7 assist di media in 72 gare giocate. Per Gentile, in Lombardia nel biennio 2013-2015, sono 9 i punti di media segnati in 65 partite disputate, a cui si aggiungono 3.1 rimbalzi e 2.1 assist. I PRECEDENTI Virtus Bologna e Pallacanestro Cantù, tra campionato e coppe, si sono sfidate 161 volte. I precedenti pendono a favore dei bolognesi, avanti con 91 vittorie contro le 70 dei brianzoli. L’ultimo confronto disputato in casa della Virtus ha visto vittoriosi i padroni di casa: 85-77 il finale dell’Unipol Arena, match datato 23 dicembre 2015, a Cantù non bastarono i 24 punti dell’ex biancoblù Walter Hodge. Nella gara di ritorno di quella stessa stagione, invece, il 17 aprile del 2016 fu Cantù a trionfare: 89-73 al Pianella con 22 punti dell’ex capitano canturino Awudu Abass. Poche settimane dopo la Virtus non riuscì a salvarsi, retrocedendo in A2 al termine dell’annata 2015-2016. INFO GENERALI La Virtus, che ha il decimo attacco del campionato (79 punti di media), affronta la squadra più offensiva della lega: Cantù, prima con 87 punti di media. Brianzoli secondi in Serie A per assist (18.1) alle spalle della Dinamo Sassari (18.3), Virtus Segafredo undicesima con poco meno di 15 assist di media. A rimbalzo, invece, le due squadre si equivalgono: Bologna ne cattura 35.8 di media (sesta), contro i 35.3 di Cantù (decima). La partita sarà trasmessa su Eurosport 2 e su Eurosport Player, radiocronaca su Radio Cantù 89.600 FM e streaming su radiocantu.com. Arbitrano l’incontro i signori Carmelo Lo Guzzo, Mark Bartoli e Alessandro Nicolini.

Red October Pallacanestro Cantù