Una Red October Cantù a tratti commovente esce sconfitta dal big match della ventiseiesima giornata, a vincere è l’EA7 Emporio Armani Milano, capolista del campionato. La formazione allenata da coach Pianigiani riesce a rifarsi dopo il clamoroso ko di Firenze, quando a trionfare nei quarti di finale di Coppa Italia furono capitan Chappell e compagni. In un “PalaDesio” quasi sold out, i biancoblù non riescono nell’impresa di ripetere il successo della Final Eight, venendo battuti 98 a 93 nonostante il grande impegno dimostrato sul parquet. A coach Sodini non bastano i 26 punti e 5 assist di uno Smith clamoroso, autore di 15 punti nel solo quarto quarto, la metà dei 30 complessivi di Cantù nell’ultima frazione. Così come non sono abbastanza i 20 punti di uno sfortunatissimo Culpepper, uscito nel finale per infortunio dopo aver sbagliato dall’angolo la possibile tripla del -1 che avrebbe potuto riaprire completamente la partita. Troppo cinica invece l’Olimpia, trascinata dai 22 punti di Goudelock e dalla leadership del suo capitano, Cinciarini, a referto con 11 punti, 7 assist e 20 di valutazione, la più alta della formazione biancorossa.
L’ATMOSFERA NEL PRE PARTITA
Una cornice di pubblico da pelle d’oca, un’atmosfera che il PalaDesio ed il popolo biancoblù possono regalare soltanto in occasione del sentitissimo derby contro l’Olimpia Milano, una classica del basket italiano arrivata alla 162esima sfida. Il tifo canturino scrive un’altra pagina di storia, l’ennesima: 6297 spettatori, per la Pallacanestro Cantù è record di sempre in Serie A, dato molto vicino anche ai grandi numeri delle stagioni in Eurolega. Immancabile la coreografia degli Eagles, curva canturina presente in massa fino ad ogni ordine di posto e clima inedito per la stagione corrente, iniziata con appena un migliaio di spettatori all’esordio casalingo contro la Vanoli Cremona.
LA CRONACA
Coach Sodini sorprende lasciando fuori Thomas dai titolari, al suo posto la novità Ellis, il quale ripaga la scelta del proprio allenatore fin dai primi minuti con tanta energia nel pitturato. Gli altri tutti confermati: Smith, Culpepper, Chappell e Burns. Tuttavia non ancora utilizzabile, Cantù ritrova Crosariol, a referto dopo due mesi di assenza ma ancora alle prese con dei dolori alla schiena. Coach Pianigiani risponde schierando titolare l’ex Abass nel ruolo di ala piccola, supportato dai muscoli e dall’atletismo della coppia di lunghi M’Baye-Tarczewski.
In cabina di regia per l’EA7 un altro ex biancoblù, Cinciarini, al suo fianco l’estroso Goudelock. Ma a partire meglio sono proprio gli ospiti, avanti 5 a 2 dopo due minuti e mezzo grazie alla tripla del francese M’Baye, lasciato con fin troppo spazio a disposizione. Cantù reagisce subito affidandosi a Smith e capitan Chappell, con quest’ultimo che completa un bel gioco da
tre punti dopo canestro, fallo subito e tiro libero a segno. Goudelock riporta avanti l’Olimpia con una tripla chirurgica, prima di un assolo splendido di Culpepper che realizza il 10 pari al 5’. Tarczewski schiaccia il 15 a 12, coach Sodini costretto a chiamare il primo time out del match per chiarire qualche incomprensione dei suoi nella metà campo difensiva.
Al rientro in campo Culpepper brucia la retina con una tripla importante sulla sirena dei 24’’. Poco dopo la Red October concretizza il sorpasso, con Burns che appoggia al tabellone il canestro del 17 a 15. Chi di tripla sulla sirena ferisce, di tripla sulla sirena perisce: Bertans, allo scadere del primo quarto, fa 24 a 18 per Milano.
La seconda frazione parte con un Thomas subito protagonista, autore di una schiacciata perentoria nonostante la marcatura dell’ostico Gudaitis. Lo stesso Thomas, però, commette un’ingenuità regalando tre tiri liberi a Bertans, il lettone dalla lunetta fa 2/3 allungando nuovamente per l’Olimpia dopo che Smith aveva accorciato le distanze. Gli ospiti si portano sul +6 (24-30) ma Culpepper, poco dopo, colpisce la difesa milanese con un’altra prodezza, tenendo in carreggiata la Red October. La guardia del Tennessee sale in cattedra con un canestro dietro l’altro ma Milano preme sul pedale dell’acceleratore riuscendo a portarsi sul +7 grazie alle triple di Kuzminskas prima e di Jerrells poi, massimo vantaggio al 16’ (32-29). Nel finale di primo tempo Milano allunga sfiorando più volte la doppia cifra di vantaggio, all’intervallo lungo il tabellone dice 52 a 43 per l’Olimpia, trascinata dagli 11 punti Goudelock e dai 9 di Jerrells. Cantù aggrappata alla stella Culpepper, 13 punti per lui al rientro negli spogliatoi.
Non un bell’inizio per Cantù che in avvio di secondo tempo subisce il +11 per mano di Goudelock prima ed il +12 di Tarczewski poi, dalla lunetta. Per la Red October piove sul bagnato: fallo antisportivo fischiato a Thomas e allungo Milano con i liberi di Abass ed i punti pesanti di Gudaitis, il quale trascina la formazione di coach Pianigiani sul momentaneo +14 (46-50). Cantù reagisce regalando anche spettacolo, Thomas dietro la schiena per Burns, è -10. Al 25’ i biancoblù accorciano sul 52 a 62, ridando fiducia agli oltre seimila di Desio. Nel frattempo coach Sodini ricorre alla zona per cercare di rientrare in partita. Sprint canturino, Culpepper e Smith si caricano sulle proprie spalle l’attacco brianzolo, portando la Red October sotto soltanto di cinque lunghezze. 63-68 a novantasei secondi dalla fine del terzo quarto. Time out Pianigiani dopo il break di Cantù, al rientro in campo l’EA7 rifila sei punti consecutivi con Bertans, Gudaitis e Goudelock. Quest’ultimo, allo scoccare della sirena di fine terzo quarto, realizza un canestro pesantissimo portando l’Olimpia avanti nuovamente di undici punti. 63-74 al 30’.
Inizio di quarto periodo terrificante per Cantù, sotto di 17 dopo neanche un minuto e mezzo. Kuzminskas, da tre, sigla il mini-parziale milanese, un 6 a 0 pesante che stordisce la formazione di coach Sodini. I biancoblù tentano di recuperare terreno con il talento di Smith e la grinta di Chappell, protagonisti entrambi di due canestri preziosi che permettono alla Red October di riportarsi a tre possessi di distanza. Ma Cantù è anche sfortunata, con Culpepper che recupera un pallone senza però riuscire ad evitare il contatto con un arbitro. La palla, dunque, torna in mano a Milano che vola sul +12 grazie ad un canestro di Cinciarini. 74-86 al 35’. I biancoblù però non mollano, prodezza di Thomas e -8 Cantù (80-88). Smith eroico nel riacciuffare una partita quasi persa praticamente da solo, arrivando a giocarsi tutto negli ultimi due minuti e spiccioli dell’incontro. Culpepper ha tra le mani la palla del possibile (e clamoroso) -1 ma la sfera scivola fuori dal cilindro. Oltre al danno la beffa: infortunio a Culpepper, che non riesce nemmeno ad uscire dal campo con le proprie gambe. Nel finale Goudelock manda a bersaglio una “bomba” decisiva, allungando sul 95 a 86 ad un minuto dalla fine. Una tripla, l’ennesima sulla sirena dei 24’’. È il canestro che chiude anticipatamente i giochi, nonostante nel finale Smith riesca a trovare dalla lunetta l’incredibile canestro del -4 (91-95). Finisce 93 a 98, nona vittoria consecutiva per l’Olimpia, sempre più capolista del campionato a quattro giornate dalla conclusione della regular season.
Sala Stampa
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RED OCTOBER CANTÙ-EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 93-98
Parziali: 18-24, 25-28, 20-22, 30-24