Pallacanestro Varese intende dissociarsi in maniera netta dall’inaccettabile e reiterato comportamento di alcuni ultras che, in occasione della partita Virtus Segafredo Bologna-Pallacanestro Openjobmetis Varese di domenica 22 aprile, si sono resi protagonisti di fatti deplorevoli all’esterno del PalaDozza, nelle fasi precedenti lo svolgimento della gara.
Episodi come questi, al pari di quelli che lo scorso gennaio hanno visto coinvolto il Direttore Generale Claudio Coldebella, vittima di una vile aggressione al rientro dalla trasferta di Cremona, non fanno parte della concezione di sport che tutti noi abbiamo. Legata a valori che quotidianamente il club biancorosso trasmette, con impegno e determinazione, lottando in favore di un tifo sano e del fair-play sportivo.
L’insensata follia di un gruppo di facinorosi non andrà mai a macchiare quanto di bello i tifosi di Varese sono stati capaci di creare dentro le mura del PalaDozza, grazie alle oltre centocinquanta persone di rosso vestite e che hanno dato prova di aggregazione e passione. Mostrando i cardini del tifo positivo che tutti noi vogliamo vedere all’interno delle strutture che ospitano eventi di pallacanestro.
Famiglie e bambini che desiderano godersi lo spettacolo offerto dal nostro sport, senza sentirsi minacciati e con la serenità di chi vuole sostenere la propria squadra del cuore, ospite di un ambiente sicuro e confortevole, dove far vivere la propria passione. Nel rispetto delle parti e di ciò che lo sport, e ne siamo convinti in Pallacanestro Varese, ha ancora la forza di poter trasmettere.
Questo è il nostro obiettivo quotidiano e fino allo stremo delle forze sarà il nostro impegno, attingendo da ogni risorsa e veicolando quei valori sportivi ed educativi che sono il DNA della pallacanestro. Nel massimo rispetto degli appassionati di Pallacanestro Varese e dell’immagine di una città intera.
A seguito dei fatti accaduti si ringraziano, per le azioni tempestive e congiunte, le Questure di Bologna e Varese per l’identificazione dei responsabili.
Ufficio Stampa Pallacanestro Openjobmetis Varese
Questo è il comunicato che da pochi minuti il team biancorosso ha diramato e che pubblichiamo ben volentieri. C’è un “ma” sul quale desideriamo soffermarci, e cioè che anche a Roma, in passato, prima che il Presidente Toti autoretrocedesse la Virtus Roma in serie A2, il 4 dicembre del 2012 ci fu un episodio simile, se non quasi identico, nei pressi del Palazzetto dello sport di Viale Tiziano, poche ore prima della palla a due di Virtus Roma-Varese. Alcuni tifosi, o presunti tali, tifosi della Pallacanestro Varese, decisero di dare un senso alle solite, tranquillissime pre-gare della Virtus Roma, “attaccando” con lame annesse, un gruppetto di tifosi romani…
Partendo dal presupposto che dopo quasi 6 anni la storia si ripete con sempre qualche “tifoso” di Varese invischiato in questi inqualificabili episodi, non sarebbe il caso di accertare chi siano questi personaggi ed inibirgli viaggi, gite fuori città allo scopo puramente precauzionale? Non sarebbe il caso che anche la società varesina si adoperi fattivamente con le Forze dell’Ordine affinchè questi sgradevolissimi episodi non macchino più la storia ed il glorioso blasone biancorosso? Siamo consapevoli che non si può e non si deve criminalizzare una popolazione intera come quella vicina alle sorti del club lombardo ma sarebbe il caso di andare in fondo a questa grave vicenda, al solo scopo di non dare alcuna chance a chi avesse in testa strane idee del tipo “rinverdire le peggiori gesta degli ultrà calcistici” che questa strana idea deve immediatamente abbandonare, sempre che così sia, la testolina del decerebrato che possa solo averla idealizzata. Non minimizzare, dunque, ma agire tempestivamente onde evitare nuove e pericolose azioni che potrebbero, perchè no, anche scatenare fenomeni imitativi in tutta Italia. Del resto, si sa, la mamma degli imbecilli è sempre in dolce attesa…