Alma Pallacanestro Trieste (1 Est) – Blu Basket Remer Treviglio (8 Ovest)
Dopo la sconfitta in finale dello scorso anno subita dalle V Nere bolognesi, Trieste è ripartita sin da questa estate più convinta e “cattiva” di prima.
La vuole proprio la promozione questa Trieste, ha messo in piedi un roster da serie superiore mostrando anche a tratti un basket spettacolare o di lignaggio differente. Coach Eugenio Dalmasson del resto non ha fatto mica un mistero che l’obiettivo è perlomeno la Finale, scaramanticamente non si parla apertamente di Lega A e fa bene ma, senza alcuna smentita, ad oggi l’Alma Trieste sembra la più accreditata proprio grazie, come accennato prima, ad un roster che ha giocatori che conoscono molto bene la categoria come Juan Fernandez – ex Brescia – e Laurence Bowers o come Daniele Cavaliero o Matteo Da Ros, Alessandro Cittadini e Lorenzo Baldasso….Javonte Green, che l’ha disputata la serie A2 e “saggiata” lo scorso anno, od anche come Giga Janelidze oppure che hanno voglia finalmente di far vedere il proprio valore come Federico Mussini. Quindi pronostico scontato? Attenzione, nulla è scontato in questa serie A2 perchè, proprio Treviglio, proprio la quasi spacciata Remer Treviglio d’inizio febbraio scorso, ora è addirittura quì a giocarsi una chance per sognare anche Lei, a pieno titolo, la promozione. Ha finito in crescendo la Blu Basket di coach Adriano Vertemati, per la sua ottava stagione alla guida del club lombardo, rialzandosi dopo la sconfitta interna vs la Virtus Rome e chiudendo la stagione vincendo addirittura a Biella. Ma non è stato facile, è però bastato correggere in corsa qualche errore di troppo nella costruzione di un roster non eccelso a settembre tamponando poi saggiamente, un pò quà un po là, dove occorreva inserire linfa nuova con gente esperta come Tony Easley e James Frazier, puntando sul dinamismo di Andrea Pecchia e la voglia di riscatto di Capitan Rossi, Tommaso Marino ed il rientrante Jacopo Borra, senza dimenticare quel tiratore scelto che può diventare Alan Voskuil assieme alla concretezza di Nemanja Dincic. Trieste resta e rimane la favorita ma attenzione a dare per spacciata Treviglio!
Eurotrend Biella (4 Ovest) – XL EXTRALIGHT Montegranaro (5 Est)
Probabilmente il match più equilibrato della parte alta del tabellone #Playoffs2018. Da una parte una “nobile” della categoria, l’Eurotrend Biella, che conosce alla perfezione l’aria che si respira a queste altitudini e che da tempo cerca di ritornare a respirare l’aria buona della Lega A mentre dall’altro lato del campo la “Cenerentola” al Grande Ballo, colei che disputa per la prima volta la post-season con tutto quello che ciò comporta in chiave positiva ma anche negativa, la Poderosa Montegranaro targata XL EXTRALIGHT.
Perchè equilibrato? Prima di tutto perchè Biella ha sempre giocatori e struttura da quartieri alti di classifica ad ogni inizio stagione, disputa spesso un grande campionato, magari quest’anno non proprio in cima alla graduatoria dove Casale ha fatto la voce grossa salvo poi “perdersi” proprio nei Playoffs, esattamente come l’anno scorso dove, dopo aver dominato la stagione regolare, s’inchinò al primo turno alla Tezenis Verona. E, a dirla tutta, a giudicare il grafico di come abbia concluso il suo campionato (2 L consecutive a Roma sponda Virtus eppoi all’HYPE Forum vs Treviglio), forse mi sbaglierò ma anche quest’anno l’eliminazione per i rossoblu potrebbe palesarsi al primo turno. Certo, la fresca news di ieri di un Michele Carrea confermato alla guida tecnica sino al 2020 fa capire come i rossoblu vogliano dare un seguito alle azioni tecniche portate avanti sino ad oggi ma in questo primo turno, affrontare una Poderosa Montegranaro a mille dal punto di vista emotivo, potrebbe fare tutta la differenza del mondo. La neopromossa ha una coppia di stranieri di elevatissimo spessore come Powell-Corbett; ha grande esperienza in gente come Eugenio Rivali, Valerio Amoroso ed Ousmane Gueye; ha giovani promesse di valore come Dario Zucca, Luca Campogrande, Lorenzo Maspero, Kaspar Treier e Stefan Nikolic; ha infine un allenatore come Gabriele Ceccarelli che ha, dicono i bene informati, una sana voglia di vincere in sè che lo rende forse uno dei predestinati in futuro su legni più prestigiosi. Quindi attenzione a questa Montegranaro, lo sgambetto alla nobile della classe non è un’ipotesi remota.
Dè Longhi Treviso (3 Est) – Lighthouse Trapani (6 Ovest)
E’ la sfida nella parte del tabellone che ritengo sia meno equilibrata con una dominanza abbastanza netta per i biancocelesti della Marca.
Altra piazza storica del nostro basket che cerca di ritornare alla luce del sole, la Dè Longhi Treviso ha tutto per poter far bene e puntare alla promozione cercando di creare non pochi problemi alle designate Trieste e Bologna. Gestita da quel fine conoscitore del nostro basket che è Stefano Pillastrini, i trevigiani hanno saputo costruire una squadra che avesse qualità e personalità a iosa ma, al tempo stesso, esperienza con qualche giovane che fa intravedere sprazzi di un futuro interessante. Nomi come Michele Antonutti ad esempio, o come Davide Bruttini e Bernardo Musso più Matteo Imbrò sono già nomi affermati e se poi gli metti accanto una buona coppia di stranieri come l’MVP della scorsa stagione ad Ovest in maglia Virtus Roma, al secolo John Brown, più Isaiah Swann in cabina di regia coadiuvato da quel gran bel prospetto che è Gherardo Sabatini, allora facile capire perchè una Trapani sempre pericolosa ma con minor talento individuale, potrebbe anche andar fuori anche in 3 sole gare. I siciliani infatti non hanno certamente brillato quest’anno pur se gente come la coppia di ex di turno Jesse Perry od il monumentale Andrea Renzi, possono creare qualche grattacapo ai veneti. La possibilità che si sovverta il pronostico sta nelle mani di Brandon Jefferson, Gabriele Ganeto e Kenneth Viglianisi anche se le prestazioni di quest’anno fanno capire che servirà fare un’impresa per eliminare la Dé Longhi.
Givova Scafati (2 Ovest) – Bondi Ferrara (7 Est)
Altra sfida che sembrerebbe scontata, con i favori del pronostico per i gialloblu di Giovanni Perdichizzi con anche il fattore campo dalla propria.
Attenzione invece, perchè Ferrara è ben lungi dall’essere una vittima sacrificale. Certo, la settima posizione finale in classifica potrebbe far intendere che gli emiliani non abbiano avuto una stagione brillante ma, ad esempio, che dire se nelle sue fila annovera gente come Mike Hall, primo in diverse le stats del girone ed italiani esperti come Riccardo Cortese, Tommaso Fantoni e Lorenzo Molinaro ed Alessandro Panni? Coach Andrea Bonacina è riuscito a mettere insieme comunque un buon gruppo che pratica un basket essenziale, efficace e pulito avvalendosi anche del finlandese Erik Rush e di un play navigato come Yankiel Moreno. Certo, la tetragonicità dei campani è risaputa, un campionato quasi dominato alle spalle della sorprendente Casale, incentrata sul solito basket play-pivot che Lo Sceriffo Perdichizzi predica da tempo immemore e che, tra l’altro, gli ha fatto vincere vari campionati in queste categorie. Però questa Ferrara che con ben 4 giocatori in doppia cifra realizzativa di media a gara (Cortese, Hall, Rush e Fantoni), fa capire che Scafati dovrà fare molta attenzione a non sottovalutare questo primo turno. Perciò massima fiducia alla coppia forse meglio assortita del girone Ovesr, Andrew Lawrence e Brandon Sherrod; occhio ai tiri da tre piedi a terra di Nicholas Crow, occhio alla Spizzichini Connections e soprattutto ad una delle squadre più alte di tutta la A2 con gente come Ammannato e Pipitone sotto le plance. Altra sfida da gustare possesso dopo possesso, attenzione infine ai giovani leoni Gabriele Romeo ed Emanuele Trapani sempre in maglia Scafati.
Fabrizio Noto/FRED