Dopo quattro anni l’Olimpia non chiude la regular season al primo posto. Sconfitta a Venezia 89-86 in una sorta di “spareggio” per il primato, chiude seconda e si prepara al quarto di finale contro Cantù. Al Taliercio è andata in onda una gara spettacolare all’inizio (punteggio altissimo nel primo periodo) poi più ruvida ma comunque con alti contenuti tecnici soprattutto in attacco. La Reyer è stata avanti quasi sempre, ma l’Olimpia è rimasta incollata fino alla fine con due prove molto buone di Andrew Goudelock e Vlado Micov che hanno costretto Venezia a spendere l’ultimo time-out a due secondi dalla fine avanti di due.
IL PRIMO TEMPO – Venezia lancia Cerella in quintetto contro Micov e Jenkins su Cinciarini. L’Olimpia esegue bene nei primi minuti, si scambia canestri con la Reyer fino a quando Cerella dall’angolo e Jenkins fuori ritmo segnano da tre, sorpassano e lanciano Venezia. Mitchell Watt usa la sua velocità per attaccare dal pick and roll (fa 5/5 nel primo). Venezia tira con percentuali altissime, alternando il gioco interno ed esterno per schizzare avanti 25-20 dopo sei minuti forzando il primo time-out di Coach Pianigiani. Andrew Goudelock gioca un primo quarto strepitoso, segna 11 punti con tre triple e tiene Milano a contatto. L’attacco dell’Olimpia funziona nel periodo iniziale (7/8 da due), ma la difesa non riesce ad arginare l’esplosività della Reyer. Dopo una grande entrata di Jerrells e una tripla di Kuzminskas, Tonut risponde con i due tiri liberi che chiudono il quarto sul 31-28 Venezia. Ress in avvio di secondo quarto segna da tre aprendo sei punti di margine. L’Olimpia replica con un 5-0 firmato dalla tripla di Bertans e il mezzo gancio di Kuzminskas. Le percentuali del primo quarto (15/19 complessivo delle due squadre) non sono ovviamente sostenibili. Venezia riprende cinque punti di margine su una tripla di Peric. Ma Milano risponde, up-and-under di Pascolo, due liberi di Tarczewski e poi una penetrazione di Micov valgono la parità a quota 39 con time-out immediato di Coach De Raffaele. Il secondo quarto finisce 12-10 per l’Olimpia e la Reyer all’intervallo ha un punto di margine, sul 41-40.
IL SECONDO TEMPO – Austin Daye centra subito il bersaglio da tre sfruttando il cambio di marcatura di Tarczewski, poi Watt schiaccia un assist di Haynes e sul 46-40 Venezia, Pianigiani ferma la partita. Il massimo vantaggio tocca i 10 punti sul 53-43. L’Olimpia risponde con la seconda tripla di Goudelock nel quarto e poi un 2/3 di Micov che ricuce a meno cinque. La difesa di Milano sale di tono, produce due palle rubate consecutive che a tre minuti dalla fine del periodo la riportano a meno uno sul 55-54. Al rientro dal time-out, Venezia con una schiacciata di Biligha e una bomba di Sosa allunga di nuovo a più otto. L’Olimpia finisce meglio il periodo: Bertans e Micov segnano dalla linea e Jerrells chiude con una tripla sulla sirena che permette a Milano di avvicinarsi a meno quattro, 67-63, dopo tre quarti. Il quarto periodo è ad elastico. Venezia tenta la fuga, Bertans risponde, poi lo stesso fanno Goudelock e Gudaitis. Milano resta a contatto fino agli ultimi 80 secondi quando Michael Jenkins segna prima un lungo jumper e poi una tripla che spacca l’equilibrio aprendo sette punti di vantaggio per Venezia. L’Olimpia non molla, Goudelock e Micov segnano da tre e la riportano a meno due forzando De Raffaele a spendere l’ultimo time-out a 2 secondi dalla fine per la rimessa conclusiva. Finisce 89-86.
Così Coach Simone Pianigiani ha commentato la partita di Venezia: “Abbiamo giocato tutte e due una bella pallacanestro probabilmente non con l’attenzione ai dettagli che servirà da sabato. Noi siamo mancati in qualche dettaglio, siamo partiti male nel terzo quarto, perso troppi palloni e dovevamo essere più cattivi e sporcare le percentuali di Venezia anche se loro hanno segnato con tanti elementi diversi. La sconfitta non cambia le nostre prospettive perché sappiamo di dover vincere in trasferta e la Reyer è in questo momento in fiducia, leggera ed è partita segnando tutto. Lì restare incollati non era facile”.
Su Cantù, avversaria nei quarti di finale: “Mi ricorda la Sassari di Sacchetti magari meno profonda. Hanno talento a sufficienza per vincere al Forum ma noi abbiamo già dimostrato di poter vincere a Desio. Mentalmente ci prepariamo ad una serie lunga in cui sarà importante crescere dentro la serie e farlo ancora per tutti i playoff con grande attenzione ai dettagli e più cattiveria”.