Per Meo Sacchetti la post season che inizia oggi, sabato 12 maggio con i playoffs 2018, ha una doppia valenza. La prima strettamente contingente è quella di fare il miglior risultato possibile con la Vanoli Cremona di cui è allenatore, impegnata contro la Umana Reyer Venezia nei quarti di finale.
La seconda è quella di osservare i giocatori che fanno già parte del giro della Nazionale – della quale anche è allenatore – perché il 28 giugno ed il 1 luglio si gioca contro Croazia ed Olanda per le Qualificazioni al Mondiale di Cina 2019. E nei ruoli di playmaker, guardia ed ali in questi playoffs ci sono diversi giocatori interessanti da tenere d’occhio. Compreso qualcuno che potrebbe rientrare nelle convocazioni dopo una buonissima stagione.
Per cominciare non ci saranno – ma potrebbe anche essere un bene visto che si riposeranno dopo un’annata complicata e stressante per diversi motivi – Amedeo Della Valle, Pietro Aradori ed Alessandro Gentile: Reggio Emilia e Virtus Bologna non fanno i playoffs. Clamorosa l’esclusione soprattutto della seconda.
A Venezia ci sono Stefano Tonut e Paul Biligha che hanno dato grande sostanza alla formazione Campione di Italia. Il primo cerca conferme in azzurro dopo l’esclusione di un anno fa dai 12 per gli Europei, il secondo ha già dimostrato che la sua energia sotto canestro è molto importante.
Milano schiera Daniele Cinciarini e Davide Pascolo che sono due già affermati: il “Cincia” si è guadagnato il posto nell’Olimpia di quest’anno tornando ad essere quel play affidabile di quando era a Reggio Emilia mentre Pascolo giocando da ala grande, o numero 4, può dare a Milano una dimensione che finora le è mancata ed alla Nazionale una struttura diversa, una opzione in più.
Luca Vitali, play di Brescia non ha bisogno di conferme o di nuove motivazioni: nella Leonessa sembra aver trovato quello che gli serviva per mettere in campo il talento che ha sempre avuto. E’ una sicurezza per la sua squadra e per la Nazionale anche a causa dei suoi 2 metri che lo rendono davvero imponente a livello internazionale nel ruolo di playmaker.
Un altro che ha avuto un’annata straordinaria è Diego Flaccadori a Trento: anche nel 207-18 è stato votato il miglior Under 22 del campionato. Vuol dire molto per il ragazzo e dovrebbe anche dire molto per il sistema: se un giovane viene fatto giocare…
Avellino ha due esterni di estremo valore. Ariel Filloy che sa come vincere le partite importanti, chiedere a Venezia della scorsa stagione, e Lorenzo D’Ercole, ragazzo e giocatore silenzioso, difensore di qualità e tiratore notevole. Sempre puntuale e sempre pronto ad offrire sostanza, ecco uno che potrebbe davvero essersi giocato ottime carte per far sapere a coach Sacchetti “Se serve ci sono anche io“.
Christian Burns per tutta la stagione ha dato dimostrazione che Cantù ha fatto un affare a prenderlo e che la Nazionale ha fatto una buona operazione ad inserirlo nel giro. Giocatore solido fisicamente e mentalmente, soprattutto continuo nelle prestazioni anche in questi playoffs promette di essere una carta vincente per i brianzoli.
E poi c’è Simone Fontecchio da Cremona. Il passaggio alla squadra di coach Sacchetti gli ha fatto benissimo: è cresciuto in modo esponenziale tanto che l’approdo della squadra ai playoffs non può essere tanto disgiunto dalle prestazioni della guardia di Pescara. E dicono, gli osservatori, che potrebbe non aver dato ancora il meglio di sè quest’anno. Bene, aspettiamo.
Ci sono tutte le squadre dei playoffs…no…manca Varese, il miracolo di Attilio Caja, Miglior allenatore della stagione. Come mai? Dei sette italiani che Varese ha iscritto a referto sin qui (Bergamaschi,Ferrero, Ivanaj, Natali, Parravicini, Tambrone e Seck) quelli che hanno giocato di media più minuti sono stati Ferrero classe ’88 guardia/ala, 19 a gara e Tambrone classe ’94 playmaker, 17 minuti ad allacciata di scarpe come dicono quelli bravi. Il primo chiuso dall’età e da talenti più bravi, il secondo pur bravissimo chiuso – parliamo della Nazionale – chiuso dall’essere arrivato nel grande giro della serie A forse un pò tardi, con pochi minuti di esperienza totali rispetto a quelli che ci sono già. Gli altri? Natali è dell’88 e gioca meno di 9 minuti, gli altri tre sono del 2000 o 2001 e giocano 1 minuto a partita.
Eduardo Lubrano