Avellino, 13 maggio 2018 – C’era un solo campo su cui la Dolomiti Energia Trento, nella sua storia in serie A, non aveva mai vinto. E non esisteva occasione migliore che gara 1 dei quarti di playoff (i quarti in quattro stagioni di massima serie) per rompere questo tabù.
I ragazzi di coach Buscaglia passano sul campo della Sidigas Avellino per 79-77, togliendo subito il servizio ai più quotati avversari con una partita di una costanza e quantità incredibile. A rintuzzare ogni tentativo di fuga dei padroni di casa, recuperando un -11 in chiusura di terzo quarto (56-45 Avellino al 29’) che suonava come pietra tombale sul match.
Invece le super prestazioni di Dominique Sutton (22+6 e 26 di valutazione) e Diego Flaccadori (16 punti con 7/9 da due e 21 di valutazione) hanno rimesso in discussione la contesa. Che poi, nel finale, un episodio ha indirizzato. A poco più di un minuto dal termine, Joao Beto Gomes (14 punti e sei rimbalzi) subisce fallo fuori dai tre punti, in azione di palleggio, da parte di Jason Rich. Dez Wells commette un’ingenuità andando, dopo il fischio arbitrale, ad intervenire lui pure sul portoghese. Da regolamento è fallo antisportivo. Avellino ha bruciato il bonus. Sono quattro tiri liberi per gli ospiti (in quel momento sotto 72-71) più possesso palla. Gomes fa 3/4 e sull’attacco seguente Flaccadori segna un gran canestro in sospensione per il +4.
Avellino con la forza del cuore riporta comunque la gara fino al -1 a una manciata di secondi dal termine. 1/2 dai liberi ancora di Flaccadori. Rimessa in attacco irpina dopo il time out di Sacripanti. Rich si costruisce un ottimo per vincere la partita. Uno di quelli che non sbaglia mai, ma che questa volta si ferma sul primo ferro. 1-0 Trento e pressione ora tutta sulle spalle della Sidigas.
Che ha dimostrato, di nuovo, di subire tremendamente l’energia dei trentini, ancora una volta capaci di fare la partita a rimbalzo (36-35 per l’Aquila, ma 13 rimbalzi offensivi e 67 tiri totali tentati contro i 60 di Avellino), come nella sfida di mercoledì scorso. Dez Wells, al netto del fallo antisportivo, è stato il migliore dei suoi con 19 punti e una prestazione chirurgica al tiro (9/11), fiancheggiato dall’ottimo nuovo arrivo Patrick Auda (15 punti in 16’).
Chi è mancato a Pino Scaripanti, però, è stato Jason Rich, fermo a 11 punti con 4/11 al tiro, in un attacco che ha di nuovo perso tantissimi palloni (17), tendenza già mostrata a ripetizione anche in regular season.
Trento, dal canto suo, è stata brava a togliere dalla partita Kyrylo Fesenko (5 punti in 24’, fuori nel finale in favore di Auda) usando i muscoli di Dustin Hogue, ma anche un gran primo tempo di Luca Lechthaler. A quel punto la partita si è spostata sul perimetro dove la differenza l’hanno fatta la classe e la forza fisica di Sutton e un Diego Flaccadori in un momento di crescita davvero impressionante.
Lui è stato il faro dell’attacco Dolomiti nel finale. E vedere un ragazzo italiano di poco più di vent’anni condurre in isolamento tutti gli attacchi decisivi della sua squadra, in trasferta in un quarto di finale, peraltro con ottimi risultati, è stato davvero un piacere per gli occhi.
Ora un giorno di riposo e poi si ritornerà in campo martedì sera, sempre al Paladelmauro, sempre alle 20:45. Obbligo vittoria per i Lupi, che non possono permettersi in nessun modo di salire in Trentino sotto 0-2.
SIDIGAS SCANDONE AVELLINO – DOLOMITI ENERGIA AQUILA TRENTO 77-79
Parziali: 17-18; 21-17; 20-13; 19-31.
Progressione: 17-18; 38-35; 58-48; 77-79.
MVP: Diego Flaccadori.
WVP: Kyrylo Fesenko.